Airoldi: “Equiparare atti vandalici al terrorismo vero è offensivo. Per le vittime e per i loro familiari”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi in merito alla mozione sugli “atti terroristici” approvata martedì sera dal consiglio comunale.
Chi non è giovanissimo, ricorda bene la tragedia del terrorismo nero e rosso in Italia.
Da Piazza Fontana a Piazza della Loggia, da Bologna all’Italicus, all’esplosione nella galleria ‘direttissima’ tra Firenze e Bologna. Da Francesco Coco con Antioco Decana e Giovanni Saponara a Fulvio Croce a Carlo Casalegno, da Aldo Moro con gli agenti della scorta a Guido Rossa, da Vittorio Bachelet a Walter Tobagi, da Ezio Tarantelli a Roberto Ruffilli, da Massimo D’Antona a Marco Biagi. Solo per ricordare i fatti più noti.
L’elenco sarebbe lunghissimo. Agguati, rapimenti, omicidi, stragi: centinaia di morti, famiglie distrutte, la democrazia del Paese messa a rischio.
Nella seduta di Consiglio comunale dello scorso martedì, una mozione della Lega Nord Lega Lombarda per l’Indipendenza della Padania ci ha riportato agli anni di piombo. Chiedeva la condanna di “atti terroristici perseguiti da persone ai margini della società civile”: danneggiamenti al Municipio, graffiti sui muri, danneggiamenti alle panchine e alle telecamere, auto incendiate sul tetto del Comune.
Sono atti vandalici gravi, alcuni molto gravi. Atti che forze dell’ordine e magistratura perseguono. E comprendo l’annichilimento di una amministrazione che non ne viene a capo, soprattutto se ha fatto della sicurezza in città la sua unica bandiera.
Ma una panchina e una telecamera non valgono la vita di una persona!
Equiparare atti vandalici che tutti condanniamo al terrorismo vero è offensivo. Offensivo per le vittime. Offensivo per i familiari. Offensivo per un intero Paese che il terrorismo ha combattuto e vinto.
Il primo passo per contrastare qualsiasi fenomeno deviante è riconoscerlo. Sapergli dare il giusto nome. Solo così, il secondo, può essere quello attivare rimedi efficaci. Altrimenti il tutto si risolve nel polverone di fatue mozioni.
L’impressione è quella di una Amministrazione che, farà pure del suo meglio, ma proprio non ce la fa ad amministrare una città di 40 mila persone. Una città che merita molto di più!
(foto archivio)
16052019