Sicurezza a Saronno, “obiettivo lontanissimo”: Banfi svela tutti i dati
SARONNO – “Il segretario della Lega, Claudio Sala, riesce sempre a ricordare ottimamente ogni cosa fatta dall’amministrazione Fagioli. Ora scopriamo che finalmente è stato completato il programma amministrativo sulla sicurezza”. Esordisce così, in un comunicato, il consigliere comunale indipendente Francesco Banfi, su uno dei temi più “caldi” a Saronno.
Prosegue Banfi
A fronte di questo importante traguardo, se qualcuno si stesse chiedendo cosa c’è di diverso rispetto cinque anni fa e non fosse in grado di trovare elementi… beh, è tutto sufficiente per dire che gli sforzi profusi dal sindaco Fagioli e – addirittura – il programma amministrativo della Lega alla voce “sicurezza” sono stati completamente inutili.
Il numero di vigili non è aumentato: al netto di pensionamenti e trasferimenti (e purtroppo di un decesso), oggi abbiamo un organico uguale a quello del 2014. Persino l’età media è la medesima. Per sapere come lo so, basta cercare tra le mie richieste di accesso agli atti, questa credo ottobre 2018. Direi quindi che il punto del programma non è stato centrato. Il vigile di quartiere non c’è.
I “pendolari dell’elemosina” ci sono sempre. Con le forze dell’ordine del territorio c’è dialogo: dal Comune dicono che c’è meno spaccio e i carabinieri sequestrano immediatamente ingenti quantitativi. Non che le due cose siano collegate, ci mancherebbe, ma tant’è. Dal chilo e mezzo di stupefacenti sequestrati dalla polizia locale siamo passati ai 50 grammi perchè i vigili sono stati messi a fare multe. Poi il vicesindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, a cui un anno fa la Lega saronnese ha rifiutato aiuto per raccogliere le firme contro la situazione della stazione cerianese, aveva il cane antidroga… e allora lo prende anche Saronno. “Esempi virtuosi” potremmo dire. Vengono trovati alcuni ragazzi con droga e la Lega ne fa subito un trofeo “presi!”. Ma nessuno si chiede dove avranno preso la sostanza “a Saronno è impossibile! Abbiamo battuto gli spacciatori”.
I turni di notte della polizia locale non ci sono. L’illuminazione è stata rivista. Come praticamente in ogni comune d’Italia. Non è quindi un successo amministrativo, ma semplicemente un ordinario adeguamento tecnologico. Ma effettivamente c’è più luce: punto a favore. La rete di telecamere è stata obbiettivamente potenziata, ma spesso o non funziona o, comunque, non è determinante contro gli abituali “scrittori della generazione spray”. Poi, per fortuna della Lega, alle volte funziona e per caso beccano la ragazzina che scrive: bene intervenire. La formazione di comitati di cittadini è stata effettivamente incentivata: “Uniti per Grandi e Battisti” o “Salva via Roma” sono due esempi. Non so se nel programma si intendesse la stessa cosa. Gli edifici fatiscenti sono stati non solo sigillati, ma la Lega in consiglio è riuscita a dare nuove destinazioni: ad esempio nuovi supermercati e parcheggi al posto del parco pubblico sono l’ultimo successo.
Il “foglio di via” era stato sostituito dal “Daspo urbano”, ma dopo la mia interpellanza da cui è emerso che il sindaco non ha fatto nulla… beh, la Lega ha smesso di parlarne. Certo: qualche volta, come nell’ultima settimana, capitano “fatti da più”. E così Sala canta vittoria, addirittura che è finito il programma. Basta solo guardare la ragazzina che scrive ma non tutti gli altri oppure fare notizia con “immigrato irregolare” senza sapere se delinquesse o meno (trattandosi di “sicurezza” è determinante) tralasciando “italiani con casa popolare subaffittassero il box”.
Oppure basta girarsi dall’altra parte quando per strada e in pieno giorno a due anziani viene sottratto l’orologio.
C’è una frase nel programma che riporto alla mente del consigliere Sala: “la lotta alla criminalità non ha bisogno di proclami, ma di fatti concreti”. Fatevi un giro per Saronno, leghisti. Ma non ditemi in bicicletta: lo facevano già altri ed erano tranquillissimi.
25062019