Guzzetti vs Lucarelli, battaglia all’ultima opinione
UBOLDO – Torna a parlare del caso del carabiniere ucciso a Roma Lorenzo Guzzetti, ex sindaco di Uboldo. Nella giornata di ieri aveva commentato così la pubblicazione della foto di uno degli arrestati bendato: «Per me possono comparire tutte le foto che volete ma io resto dalla parte dei Carabinieri anche perché quando parla Ilaria Cucchi automaticamente si sta dall’altra parte. Così, tanto per mettere le cose in chiaro». Riceviamo e pubblichiamo la sua nota di chiarimento scritta dopo la ridda di commenti ricevuti: «Ringrazio le anime belle che oggi hanno voluto farmi la morale, tra cui la affermata giornalista Selvaggia Lucarelli. Ciò che resta, è questa foto e l’auspicio che la politica faccia davvero politica. Resta la foto di una vedova di un ragazzo che ha due anni in meno di me e che invece di passare una domenica estiva con lei da neo sposini al mare, in giardino o a letto tutto il giorno a fare l’amore, dopo 45 giorni di matrimonio glielo restituiscono dentro una bara, cucito nelle parti dove i fendenti sono entrati squartandolo come un capretto. Resta che tutti gli “indignati selvaggi” non si chiedono neanche per un minuto quale possa essere lo stato d’animo di colleghi che si ritrovano sicuramente sotto shock davanti a un fatto del genere. È vero, ho citato la Cucchi, ma solo perché hanno riportato la sua opinione come se fosse titolata moralmente a dare giudizi su una foto che, pur inopportuna, può avere tremila interpretazioni. Resta che mi chiedo quanti di questi “indignati selvaggi” abbiano mai provato a fare anche solo un’ora “di strada” con agenti o carabinieri per capire minimamente cosa significhi. Resta un Ministro dell’Interno che dopo tanti tweet mi auguro che si ricordi che il Parlamento è ancora aperto e che può ancora legiferare e allora, dato che la politica si fa con gli atti e non con i tweet, abbia le palle di cambiare le regole a questi nostri servitori dello Stato che prima di potersi difendere devono sempre pensare a quello che viene dopo, un dopo che spesso e volentieri li vede soli contro tutti. Il mio post di oggi aveva questo significato. Aveva il significato di chi a un funerale di un collega ci è andato, uccisa solo perché in quel momento rappresentava lo Stato. Aveva il significato di chi molte volte si è sentito dire “se ti succede qualcosa io ammazzo tutti” sapendo benissimo che non avrebbe ammazzato nessuno e che avrebbe, come la dolce vedova di Mario Cerciello Rega, accarezzato una bara. Alla fine, se anche Selvaggia Lucarelli sapesse leggere, scoprirebbe che io ho scritto null’altro che sono e resto dalla parte dei Carabinieri e di chi serve lo Stato».
29072019
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Commenti
Ma chi crede di essere ………… ???????
Che rottura ……….
Che noia,
Ma non esiste un limbo dei “social” dove gli individi spariscono senza esser più ne visti ne uditi?
No, non esiste, ma mi sembra una buona idea visto i personaggi che girano dalle nostre parti.
Dove punti la penna
là batte il tuo cuore.
Ciò che scotta il tuo labbro
rivela il tuo amore.
Se piangi una benda sugli occhi
se trepidi per il capo chino
dimentichi la vittima
e stai con l’assassino.
Alfonso Indelicato
Al solito si vuol vedere i fatti come fanno
più comodo
Viene ucciso un carabiniere e allora si abbia il coraggio di punire gli assassini
e di essere vicino alla sua famiglia
Punto a capo
Viene pubblicata la foto di uomo legato e bendato durante un interrogatorio si dica che questo non è quello si è autorizzati a fare in Italia.
Punto
Trovo di dubbio gusto la sua lirica
Ma una volta nella vita stare in silenzio, no?