Taglio parlamentari, Airoldi: “Il macete mal si adatta alle istituzioni”
SARONNO – Pubblichiamo la nota dell’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi in mrito al taglio dei parlamentari approvato martedì.
“So di rischiare un mare di critiche, ma il taglio dei parlamentari, così come è stato fatto, è una boiata pazzesca. E una diversa legge elettorale, piuttosto che una revisione dei collegi, potranno rimediare aspetti tecnici, non l’aver venduto al Paese l’idea che gli eletti (da ciascuno di noi) sono dei parassiti e che per essere rappresentati nelle istituzioni sia sufficiente la piattaforma Rousseau.
Certo 630 e 315 non sono numeri magici e possono benissimo essere modificati, ma dentro una riforma complessiva, non con il macete che mal si adatta alle istituzioni. Se gli eletti si chiamano De Gasperi, Moro o Berlinguer, puoi averne anche 2000; se si chiamano Scilipoti o Salvini o Meloni, tre sono già troppi.
In quanto alla sbandierata e condivisibile riduzione dei costi della politica, non sarebbe bastata una legge ordinaria che tagliasse del 30% la retribuzione di deputati e senatori senza martirizzare la Costituzione? Confesso che se fossi stato seduto alla Camera avrei faticato a non invocare l’art. 67 della Costituzione”.
10102019