Ospedale, Comitato: “Servono finanziamenti per una radicale di ristrutturazione”. E lancia un appello ai sindaci
SARONNO – Pubblichiamo integralmente la nota de Comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Saronno che chiama a raccolta i sindaci del saronnese “senza alcuna distinzione politica per trovare i mezzi necessari alla riqualificazione vengano al più presto messi a disposizione dalla Regione Lombardia”.
Ecco il testo integrale (i titoli sono stati inseriti dalla redazione per facilitarne la lettura)
“La prossima realizzazione del nuovo ospedale unico di Busto-Gallarate comporterà una profonda riorganizzazione della rete di offerta di posti letto e servizi della Asst Valle Olona che dovrà tener conto di quanto indicato da decreti ministeriali e leggi e norme regionali. Quindi, da tre ospedali pubblici (Busto, Gallarate e Saronno) si passerà a due: il nuovo ospedale, collocato sull’asse del Sempione, servirà circa 300.000 abitanti mentre all’ospedale di Saronno faranno riferimento circa 200.000 abitanti di 20 Comuni siti sull’asse della Varesina e non solo e appartenenti alle province di Varese, Como, Monza Brianza e Milano. La presenza dei presidi ospedalieri in due poli del territorio dovrà tener conto dell’accessibilità ai servizi stessi (tempi d’attesa e distanze percorse dai pazienti) e della completezza e qualità dell’offerta, come previsto dal D.M. 70/2015.
SERVE UNA RADICALE RISTRUTTURAZIONE
Regione Lombardia ha destinato oltre 700 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale in grado di offrire un servizio di alta qualità.
Nessun finanziamento straordinario è, invece, previsto per la necessaria e radicale ristrutturazione del presidio saronnese, storico ex ospedale provinciale. Un finanziamento assolutamente necessario per fornire servizi di qualità anche agli abitanti del nostro vasto comprensorio.
I cittadini del saronnese hanno bisogno di questa profonda ristrutturazione! E ne hanno ben diritto. Ben conosciamo le difficoltà e i problemi presenti in altri ambiti della Lombardia, ma noi dobbiamo pensare alla nostra gente, al nostro ospedale.
LA CRITICITA’ PER L’OSPEDALE DI SARONNO
Riteniamo che la vetustà di alcuni padiglioni, reparti e servizi imponga l’assegnazione di risorse dedicate importanti: giudichiamo ingiusta ed inaccettabile la prospettiva di offrire alla popolazione del bacino dell’Asst Valle Olona due strutture sanitarie profondamente differenti, l’una strutturalmente e tecnologicamente all’avanguardia e l’altra non adeguata ai tempi. La Asst Valle Olona è un’azienda unica ed il servizio offerto ai suoi cittadini deve essere di pari livello qualitativo. Il progressivo avanzare del processo per la realizzazione del nuovo ospedale di Busto Arsizio-Gallarate con la conseguente riduzione da 3 a 2 presidi ospedalieri, comporterà una riorganizzazione dei servizi erogati che dovrà tener conto degli inevitabili accorpamenti degli attuali presidi di Busto e Gallarate e dovrà nel contempo prevedere per il presidio di Saronno un reparto per le più importanti discipline previste dal Decreto Ministeriale per gli ospedali di primo livello: medicina, chirurgia, pronto soccorso, anestesiologia e rianimazione, cardiologia, ostetricia ginecologia, pediatria, urologia, otorinolaringoiatria, oncologia, neurologia, ortopedia e Dipartimento di emergenza urgenza ed accettazione (Dea) di Primo livello.
IL PROBLEMA DEL PERSONALE
Non dovranno, al contrario, esser eliminati altri primariati e servizi dell’ospedale di Saronno che solo così potrà continuare ad esser attrattivo sia per gli ottimi professionisti che oggi vi operano sia per quanti si aggiungeranno e vorranno partecipare a proseguire il cammino secolare di cura e tutela della salute dei tantissimi cittadini del saronnese, inseriti in un presidio di livello regionale adeguato.
LISTE D’ATTESA UN PROBLEMA INFINITO
Guardando l’attualità, il Comitato non può non stigmatizzare le lunghissime liste di attesa per le visite specialistiche prescritte dai medici di medicina generale. I tempi, spesso insostenibili ed inaccettabili, sono ben diversi e ben superiori a quelli recentemente presentati ai sindaci del saronnese dal rappresentante dell’Ats Insubria.
APPELLO A SINDACI E POLITICI
Con la viva speranza che quanto esposto sia di interesse comune, invitiamo tutti i politici e tutti i Sindaci del comprensorio saronnese a riflettere serenamente e senza pregiudizi su quante opportunità di cure ma anche di lavoro e di prestigio potrà dare un ospedale rimesso a nuovo e rilanciato. A loro chiediamo di impegnarsi insieme a noi, senza alcuna distinzione politica, affinchè i mezzi necessari alla riqualificazione vengano al più presto messi a disposizione dalla Regione Lombardia.
Anche su questo saranno giudicati.
(foto archivio)
03122019