25 aprile, Forza Italia Saronno nel ricordo di monsignor Benetti: “Troviamo le ragioni che uniscono”
SARONNO – Forza Italia Saronno celebra e ricorda con un comunicato il 25 aprile, festa della liberazione dalla guerra e dall’occupante tedesco. “A Saronno in quei giorni concitati e drammatici accadde un episodio esemplare di pacificazione nazionale. Ne fu protagonista monsignor Antonio Benetti, indimenticato prevosto, come riporta il “Liber Chronicon della parrocchia” ricordano i forzisti.
26 Aprile 1945 – una colonna fascista di autoblindate in fuga tra Milano e Como (si trattava della temibile Legione Ettore Muti comandata dal Capitano Cipolla ndr) viene a scaramuccia sull’autostrada nei pressi di Saronno in zona Cascina Fusetti. Viene invitato Monsignor Prevosto ad accorrere in macchina per i feriti (ci furono 3 morti tra i partigiani, tutti di Gerenzano ndr). Sceso dalla macchina si avvicina a piedi incontro alle autoblinde. Parlamenta con loro. Essi chiedono libero passaggio, altrimenti minacciano di voler circondare Saronno. Monsignore si fa mallevadore di far cessare il fuoco tra le file dei partigiani: riesce a persuaderli. Anche i fascisti applaudono e si allontanano. Qualcuno grida: “la colpa e’ di voi preti che non avete saputo tener calmo il popolo” alludendo al moto popolare. Monsignore risponde: “Ma se non l’avete saputo fare voi con le armi!” Un pezzo grosso durante il parlamentario avuto gli aveva stretto con effusione la mano, ringraziandolo
“Tutto sommato – ricordano da Forza Italia – le violenze e le rappresaglie in quelle ore furono poche in città. Certo anche monsignor Benetti ci mise del suo, riuscì a placare gli animi consentendo un ordinato passaggio di poteri. Con la nomina di Agostino Vanelli a sindaco la nostra città tornava alla normalità democratica dopo vent’anni di dittatura e 20 mesi di occupazione tedesca. Impariamo dalla storia. Stringiamoci “a coorte” – come dice il nostro inno nazionale – in questo momento di straordinaria difficoltà. Troviamo le ragioni che ci uniscono: la passione per la libertà, l’amor patrio, l’impegno per il progresso sociale, la lotta ad ogni forma di discriminazione, il rispetto per le differenti visioni politiche e ideologiche. Così potremo lasciarci alle spalle i lutti e ripartire come fecero con coraggio e fiducia i nostri padri e i nostri nonni. Viva l’Italia!”
24042020
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Commenti
Ctra di voi c’è e chi è andato a tendere omaggio sullectombe della x max ….
“Le ragioni che uniscono” sarebbero debellare in modo definitivo il fascismo… ma visto con chi siete apparentati, è un po’ predicare bene e razzolare male…
Sipario.
“temibile Legione Ettore Muti comandata dal Capitano Cipolla”
temibile non è il termine che si confà a questi….
…………
“Anche i fascisti applaudono e si allontanano”
forse proprio non speravano di cavarsela in quel modo
…………
“Monsignore risponde: “Ma se non l’avete saputo fare voi con le armi!””
non è una frase che mi piace ma Monsignor Benetti aveva a cuore la città di Saronno e voleva evitare alti morti
………….
Una piccola chiosa in un video avete parlato del Vostro assessore Gallera e tessendone gli elogi
poi concludete con
Stringiamoci “a coorte”
ma il ritornello continua e giustamente l’avete ignorato
«Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò»
Paolo Enrico Colombo
Cara Forza Italia i valori che uniscono sono la Democrazia e l’ antifascismo, Libertà conquistata appunto grazia a quello che ha rappresentato e rappresenta il 25 Aprile.
I buoni propositi andrebbero condivisi se comportamenti consequenziali fossero coerenti. Un dilemma che si scontra con una realtà viziata da opportunistiche decisioni e che non giustificano alleanze fuori tempo.