Mutui comunali, Indelicato: “Un uomo solo al comando”
SARONNO – Mutui comunali della discordia, le modalità di rinegoziazione erano state concordate all’unanimità in commissione bilancio da tutti i partiti ma poi in consiglio comunale Alessandra Fagioli ha stabilito di seguire un’altra strada. Il consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato ironizza, “un uomo solo al comando”.
La decisione del sindaco Fagioli di rinegoziare i mutui comunali col criterio del maggior risparmio e relativa liberazione di risorse nel breve termine, ma costi maggiori negli anni a venire, merita una riflessione a mente fredda, cessati i clamori del recente Consiglio svoltosi in dimensione tinellare.
Ho parlato di decisione “del sindaco” e non “dell’amministrazione” non per caso, perché mai come in questa circostanza egli ha dato l’impressione dell’uomo solo al comando. Un sindaco che sconfessa l’unanime orientamento della Commissione Bilancio dove la sua parte politica detiene solida maggioranza, e ciò poche ore dopo la riunione della medesima, durante il Consiglio comunale, nella diretta della videoconferenza, passando come un aratro sopra l’ assessore al bilancio che aveva appena detto tutt’altro, è cosa più unica che rara non dico negli annali saronnesi, ma in ben più ampio contesto. A “bucare lo schermo”, a quel punto, sono stati i volti dei consiglieri leghisti che nulla sapevano, o erano stati tardivamente informati, con le loro espressioni perplesse e i brontolii di sottofondo, e infine il tono imbarazzato e dimesso col quale pronunciavano l’ennesimo “favorevole” della loro uniforme esperienza amministrativa. Un uomo solo, dicevo, al di là di una ristrettissima cerchia di persone di cui immagino si fidi, ma che in tale circostanza più che in altre non ha assolto al suo compito.
Devo infine aggiungere, tristemente, che non mi sorprendo neppure del silenzio degli alleati: la politica svolta senza generosità e senza passione, brutale esercizio di rapporti di forza, ha di tali conseguenze. Restando dalle parti del mio ex partito, qualche suo rappresentante politico, posto che in città ve ne siano rimasti, non ha niente da commentare? Coraggio, ci accontentiamo anche di una fiacca difesa d’ufficio, perfino di un “mi rimetto alla clemenza della corte”. Così il sindaco si sentirà meno solo.
Alfonso Indelicato
Consigliere comunale eletto a Saronno
23052020
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Commenti
Se questa decisione ha dei costi superiori che ricadono sulla comunita’ possibile non si possa adire per vie legali contro questa amministrazione?
Non penso si possa spostare la questione sul fronte giudiziario. Per quello che ho imparato bazzicando i Tribunali, non c’è materia: rimane un fatto politico. Saranno gli elettori ad emettere sentenza.
Indelicato, lei doveva svegliarsi prima e capire con chi si stava accompagnando, è vero che scoprire il lupo travestito da agnello a volte è difficile ma non in questo caso. Era già evidente da moltissimo l’incapacita dei suoi ex ” compagni “.
Abitavo da poco a Saronno …
Saluti
Ma no che dice sig. Indelicato, Sala ha detto che erano tutti coesi….
Ormai sono pronti a smentire che 2+2 fa 4
Ci vuole decisionismo, basta ascoltare gente che con combina nulla
A me sta bene l’uomo solo al comando, se questo è un fuoriclasse come Coppi o Bartali, il problema è che in questo caso siamo di fronte a tutt’altro che un fuoriclasse.
#capolinea
Sig Indelicato, evidentemente Fagioli sta imparando da Conte circa l’uomo unico al comando. Saluti
Capisco che Lei a differenza di altri si senta colpevole di non aver capito con chi si stava mettendo….
Però , da buon cattolico, Lei sa che occorrono atti di contrizione per essere rimesso dal suo peccato ma soprattutto la massima attenzione a non rifare il medesimo peccato.
Vale
Paolo Enrico Colombo
Gentile Sig. Colombo,
non essendo, questa, materia religiosa, ho fatto come i protestanti: mi sono confessato ed assolto da solo. Il motivo dell’assoluzione è che non li conoscevo: i leghisti ma anche, e forse soprattutto, le persone che avevo al fianco.Cordiali saluti
Un intervento atteso e veicolato moderatamente in un ambito strettamente circoscritto agli ex amici di partito, sottolineando con discrezione lo sconforto generale dei consiglieri leghisti, manifestato con ironica affermazione di “un uomo solo al comando”. Quando i valori democratici vengono calpestati da un solo personaggio pieno di se ed egocentrico bisogna pensare in che modo i suoi stretti collaboratori (se sono autorevoli) lo possano riportare con i piedi per terra fino al termine del suo mandato.