Centrodestra, a Luino si spacca a Saronno si ri-attacca. Galeotta fu la cena alla Perla
SARONNO – Dopo settimane di sofferenze i leghisti saronnesi gongolano. Lo fanno al punto da dimenticare il tradizionale “niente informazioni alla stampa” e da lasciarsi scappare un “massi Sara ormai c’è la quadra, è tutto rientrato”.
Insomma si potrebbe dire che “gongolano di brutto”. E del resto ne hanno ben motivo. Mentre nell’intera provincia riecheggia l’urlo del coordinatore di Fdi Andrea Pellicini ferito a Luino dalla “Lega prepotente” con la prospettiva di accordi che saltano dai monti varesini al basso varesotto a Saronno con una cena galeotta i leghisti rimettono insieme tutti i pezzi. Come? Semplice, come si cura un maldipancia politico? Attenzioni e soprattutto con quell’ungento miracoloso che è un bell’accordo che accontenta tutti.
E così ieri alla Perla (ristorante pizzeria che ha già in passato ha visto momento cruciali della vita politica saronnese) gli animi si sono placati. I ribelli di Fi e di Fdi ha avuto rassicurazioni e garanzie sulla disponibilità di Alessandro Fagioli a rispondere a tutte le richieste.
Insomma il sindaco che fino a pochi giorni fa si trincerava dietro al “niente accordi” ha ceduto su tutta la linea persino facendo cadere gli ultimi veti. Insomma da padre padrone del “il pallone è mio e si gioca come dico io” a figliol prodigo pronto a riconoscere i meriti e i valori della squadra, pur di non ritrovarsi a giocare da solo contro i ragazzi più grandi (Airoldi e Gilli in primis).
Insomma tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio. Perchè qualche crampo post mal di pancia nella base è rimasto tanto che si annuncia qualche defezione. E c’è chi, veterano dell’ultima battaglia elettorale, ha un fastidioso déjà vu. Lega e Fi, una calda estate elettorale, un accordo stretto di notte poi però rimasto, a sorpresa, lettera morta.
(foto archivio: il centrodestra saronnese all’ultimo allargamento di coalizione)