Saronno, condannata per droga l’imprenditrice leghista Jona Mullaraj
24 Marzo 2022

SARONNO – Tre anni e 8 mesi di reclusione è la pena inflitta a Jona Mullaraj 36enne imprenditrice saronnese arrestata ai primi di dicembre per la vicenda legata al carico da 450 chili di droga stoccata in un box di Cesano Maderno. Come riportato dal Corriere della Sera, in un articolo di Federico Berni, la sentenza con rito abbreviato è arrivata oggi, giovedì 24 marzo, dal gup di Monza. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 60 giorni.
L’imprenditrice difesa da Gianluca Crusco ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in corte d’appello. Scarcerata qualche mese fa per scadenza dei termini di custodia cautelare si è sempre dichiarata estranea ai fatti.
La vicenda, incentrata su un carico di droga “scomparsa” da un garage scassinato a Cesano Maderno, aveva suscitato grande clamore soprattutto per le frequentazioni della saronnese nota per aveva partecipato a diversi appuntamenti ed iniziative organizzata dalla Lega della zona, da Saronno a Ceriano Laghetto, condividendo la sua presenza sui social con molti selfie e condivisioni. Ha sostenuto anche posizioni no vax e no green pass.
Tutto è iniziato nel mese di aprile quando il portiere di un palazzo di Cesano Maderno ha chiamato i carabinieri dopo che si era accorto che uno dei garage era stato scassinato. I militari si sono subito accorti che nel garage aleggiava un forte odore di hashish e hanno deciso di perquisire la casa del proprietario, arrivato nel corso della perquisizione. A casa del 45enne sono stati trovati 80 chilogrammi di sostanza stupefacente.
Così hanno iniziato ad indagare scoprendo che il 45enne era inserito nella rete di spaccio guidata dalla saronnese.
Ben presto è stato chiaro come l’uomo avesse ingannato il suo capo, la 36enne, fingendo un furto di 4 quintali di droga proprio dal garage di Cesano Maderno. Un “colpo” organizzato con l’aiuto di due conoscenti che sono finiti oggi in manette così come un 38enne di Senago anche lui coinvolto nell’operazioni dei carabinieri di Desio. I militari sono infatti riusciti non solo a ricostruire, con un’indagine partita dal cellulare del 45enne, la dinamica del finto furto ma anche l’attività della rete di spaccio gestita dalla 36enne sgominata oggi.
Come riportato da il Fatto quotidiano “sono stati condannati altri suoi due complici (a 3 anni e 10 mesi e a 3 anni e 4 mesi), mentre un terzo ha patteggiato una pena a 4 anni e mezzo”.
(foto archivio)
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Commenti
Dante sempre “no comment”???
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Impegnato nella scuola da 7 milioni di euro