Visto da Varese: Aumenta il lavoro ma spesso mancano i lavoratori
di EZIO MOTTERLE
Il lavoro non manca, ma spesso mancano i lavoratori. Risale nel Varesotto il tasso occupazionale, l’ultima indagine della Camera di commercio parla di 373mila residenti, 205 mila uomini e 168mila donne, inseriti nel mondo del lavoro, tasso d’occupazione risalito dal 64,7% al 66,2%. Ma non tutti i posti disponibili vengono coperti. Per ben il 40% delle posizioni ricercate, le imprese dichiarano infatti di non riuscire a reperire sul mercato del lavoro le competenze di cui hanno bisogno. Una difficoltà legata alla mancanza di candidati (19,1%), ma anche all’inadeguatezza della loro preparazione (16,7%) quanto a flessibilità, adattamento, capacità di lavorare in gruppo. Resta come segnale positivo l’aumento di occupazione, peraltro in attesa di conferme dati i tempi che corrono, tra emergenze bellico-sanitarie, costi delle materie prime e inflazione. Si torna comunque a cercare lavoro, superando l’effetto scoraggiamento che aveva caratterizzato il periodo del lockdown pandemico. E tornano in gioco soprattutto coloro che avevano subito maggiormente i contraccolpi dell’allerta sanitaria: le donne, che nel 2021 hanno visto una crescita degli impieghi pari a 10mila unità, e i giovani fino a 29 anni, per i quali i contratti si sono incrementati del 30%. In definitiva una quota importante di persone è rientrata nel circuito lavorativo, ma molti aspiranti occupati sono ancora alla ricerca di un posto tanto che il tasso di disoccupazione provinciale sale comunque dal 5,3% al 6,6%. Quanto ai settori, forte la crescita – indotta dalle agevolazioni previste – per l’edilizia (+2.563 occupati in un anno), ma rilevante anche l’aumento di chi è impiegato nell’agricoltura (+1.828), anche per effetto della regolarizzazione prevista dal decreto rilancio, e nell’industria (+1.666). Problemi invece per il commercio, che ha perso 6mila dipendenti, testimoniando – sottolinea l’analisi – la forte difficoltà che il settore ancora attraversa. Il 57% delle imprese varesine sostiene in ogni caso di avere esigenza di inserire personale nel proprio ciclo operativo, dato superiore anche a quello precedente l’emergenza sanitaria, quando la percentuale si fermava al 56%. La domanda maggiore di lavoratori è stata registrata nei servizi di alloggio-ristorazione e in quelli turistici, oltre 10mila richieste. Qui però emerge in particolare il problema del reperimento di figure adeguate: le aziende non trovano personale qualificato in ben il 51% dei casi. Fondamentale insomma, se si cerca lavoro, adeguarsi all’offerta. Finche c’è.