Saronno dà voce ai desideri dei viaggiatori lombardi: efficienza, soluzioni personalizzate per costi, treni notturni, trasporto biciclette e investimenti funzionali
SARONNO – E’ stato l’auditorium Aldo Moro ad ospitare ieri sera l’appuntamento “Il treno dei desideri” conferenza stampa programmatica dei comitati viaggiatori Tpl della Lombardia. Temi all’ordine del giorno: riformare il trasporto pubblico locale, un servizio ferroviario all’altezza e dare valore agli investimenti.
QUI LA DIRETTA DELLA SERATA DE ILSARONNO
A fare gli onori di casa Andrea Mazzucotelli portavoce del Comitato viaggiatori Tpl nodo di Saronno che ha organizzato l’appuntamento con gli altri comitati, con Fiab e con Legambiente. Proprio su input di Mazzucotelli si è tenuto un minuto di silenzio per ricordare le vittime nell’anniversario della strage di Pioltello.
Presente il sindaco Augusto Airoldi che ha ricordato come lo sviluppo del servizio ferroviario e della stazione di Saronno siano un asset cruciale per il futuro della città: “I trasporti devono funzionare nel migliore dei modi per far crescere la centralità del nostro scalo più di quanto non sia già – ha rimarcato il primo cittadino – E’ un interesse della città a prescindere da quale parte politica la guidi”.
Un tema, quello della politica, che è tornato più volte nel corso della serata vista anche la scelta dell’amministrazione regionale in carica e dell’intero centrodestra di rinunciare ad essere presenti all’appuntamento.
Se Fiab con Stefano Giusto ha rimarcato l’importanza di un impegno per potenziare la mobilità integrata che dia la possibilità di muoversi con bici e treni Legambiente con Davide Rossin ha rimarcato come il trasporto pubblico sia essenziale anche per la qualità ambientale della città da qui la decisione di sostenere l’incontro.
Quindi una lunga e dettagliata presentazione dei comitati che hanno parlato di qualità del servizio, di investimenti e di sfide da affrontare. Una presentazione decisamente tecnica frutto di un’attenta analisi di documenti e dati in cui si è parlato degli investimenti, del servizi ma anche di rinnovo delle paline e del servizio notturno. Non sono mancati riferimento alle problematiche legate ai biglietti integrati (che escludono alcune zone di confine a partire da Saronno) ma anche come di fatto i costi dei trasporti non siano calibrati sulle diverse fasce della popolazione diventando spesso un peso per le persone in difficoltà. Focus anche sull’accessibilità per i disabili degli scali e sull’integrazione tra il trasporto ferroviario e quello pubblico. Un livello di analisi per cui è arrivato un plauso da parte di molti presenti e relativi riassunto con efficacia dall’assessore alla Mobilità Franco Casali: “Questa serata dimostra come i viaggiatori, i pendolari non siano solo quelli delle proteste fine a se stesse sui social ma ci siano anche persone competenti in grado di fare analisi, presentare dati e da qua partano per formulare proposte concrete per migliore il servizio”.
Tra gli interventiquello di Cristina Maranesi che ha parlato della raccolta firme dei pendolari che ha superato quota 30 mila ma che non sono mai state “ricevute” in Regione ma anche con i delegati dei diversi comitati viaggiatori di proposte concrete come quella, alla luce della crescita dello smart working, di un carnet 30 viaggi dal costo simile con un mensile o del taglio dei treni dopo mezzanotte un problema su molte linee che rende impossibile poter utilizzare i mezzi per gli spostamenti serali per concerti, partite e spettacoli a Milano.
Diversi gli esponenti politici e candidati alle elezioni presenti all’appuntamento. Sono intervenuti, tra gli altri, Dino De Simone (Patto civico con Majorino), Elena Comelli (Alleanza Verdi-sinistra) e in video Niccolò Carretta (Azione), Luca Carignola (Pd), Simone Verni (M5s), Massimo Uboldi (M5s), Maurizio Cremascoli (Verdi sinistra) e Gigi Ponti.
A chiudere la serata Andrea Mazzucotelli che ha annunciato un proseguo del dibattito partendo dal fatto che le proposte fatte sono disponibili sugli spazi istituzionali dei comitati: “Stasera abbiamo visto il germoglio di una mentalità che non vuole scaricare le colpe, dobbiamo smettere inquadrare problemi e utopie e cercare di risolvere i primi e raggiundere le seconde. Serve riuscire a fare quello che è stato promesso, spiegando ai cittadini cosa viene fatto e i relativi motivi.”
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Commenti
Diventa facile amministrare le ferrovie togliendo prima i treni e chiudendo prima i cancelli delle stazioni vuol dire meno personale impegnato e meno giri delle guardie che aprono e chiudono le stazioni.
Regione Lombardia: trasporto pubblico e sanità un’agonia di disservizi che i cittadini non meritano
Ieri sera di ritorno dall’Auditorium Aldo Moro per questo “Il treno dei desideri” attraverso il binario tronco per andare a casa e trovo un uomo di Lomazzo in evidente difficoltà perché non riusciva a riprendere la macchina lasciata all’autosilo il quanto i cancelli del sottopassaggio erano già stati chiusi (autosilo utilizzato da cittadini di altri paesi per il collegamento con la stazione).Quindi l’uomo in questione ha dovuto fare tutto il giro per le vie adiacenti la stazione per recuperare la macchina che all’andata aveva percheggiato trovando il cancello aperto.Erano intorno alle 11.30.Mi chiedo come fanno a chiudere i cancelli a Saronno alle 11/11.30 se l’ultimo treno da Cadorna parte alle 11.30?Per Lomazzo era segnalàto anche un treno ma mi ha detto che quell’uomo che era un autobus sostitutivo.
Ieri sera mi è spiaciuto molto che non fossero presenti tutti i vari schieramenti politici attualmente in campo per discutere e prendere visione delle richieste degli utenti di questo servizio così importante. Gli inviti sono stati diramati a tutti, purtroppo non è stata colta l’opportunità.
Dalla presenza dei partecipanti (organizzatori e relatori intervenuti) di fatto era un comizio elettorale di sinistra per le prossime elezioni regionali che strumentalizza i disagi dei viaggiatori Trenord.
Invece pensa che hanno invitato tutti. Solito disagio da webbe.
Veramente sono stati invitati tutti e il problema riguarda i viaggiatori che immagino non siano tutti cattocomunisti. Tra l’altro sono state raccolte firme che hanno superato credo le 40.000 firme e dove sempre se non sbaglio regione Lombardia non risponde
Beh, se il centrodestra, invitato, non si presenta, è chiaro che ci sono solo esponenti degli altri schieramenti. Ma la colpa è di chi non c’è, non di chi c’è. E la domanda è: come mai non sono andati ? Che abbiano la coda di paglia ?