Dopo l’investimento del cervo ieri mattina, l’allarme di Coldiretti: “Escalation del pericolo-selvatici”
VARESE – Un animale selvatico di grossa taglia, pare un cervo, invade i binari mentre sopraggiunge un treno: una giornata iniziata in salita per tanti pendolari sulla tratta Varese-Milano della rete FNM, tra Venegono e Tradate, che si sono trovati a fronteggiare ritardi e perfino qualche treno cancellato.
Coldiretti Varese, attraverso il presidente Fernando Fiori, si dice “estremamente preoccupata” per l’escalation del pericolo-selvatici che interessa da vicino ampie aree dell’intero nord Lombardia: oltre a provocare danni seri e ripetuti a pascoli e coltivazioni, cervi e selvatici continuano a rappresentare un pericolo per l’incolumità pubblica come testimoniano i numerosi incidenti stradali che coinvolgono cervi e selvatici.
Nel nord Lombardia si sono verificati fatti gravi: dai cervi che invadono le gallerie a, purtroppo, incidenti mortali come quello occorso qualche mese fa a Cosio Valtellino. Continue invasioni di carreggiata si verificano un po’ ovunque, mentre nelle zone a nord del lago di Como e in Valtellina si contano ormai diverse predazioni attribuibili a branchi di lupi.
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Commenti
Coldiretti, il problema non sono i selvatici, ma la continua urbanizzazione del territorio che non lascia spazio alla fauna selvatica!
Tra l’altro l’evidente contraddizione, ci si lamenta dei troppi cervi, ma poi anche dei lupi che sono i nemici naturali dei cervi e che controllano adeguatamente la loro popolazione! A dispetto invece di quanto facciamo noi, che per la caccia abbiamo sempre favorito anche la diffusione di alcuni animali (vedasi cinghiali, di cui ovviamente ci si lamenta e che rappresentano sicuramente un problema, ma finora NON c’è mai stato un approccio vero per risolverlo). Per limitare i problemi dell’incontro selvatici e strutture, serve ricreare zone verdi e soprattutto passaggi sicuri su strade e ferrovie che la fauna possa utilizzare, oltre a installare deterrenti nei punti di attraversamento critico, ma ad oggi BEN poco di tutto questo viene fatto.