Niente punto nascita a Saronno, inizia il quarto anno senza fiocchi rosa e azzurri in piazzale Borella
SARONNO – Anche il Capodanno 2024, come i tre che l’hanno preceduto, è diventato l’occasione di un promemoria dell’assenza di un punto nascita nella città di Saronno. All’inizio dell’anno tra le feste si salutano anche i piccoli nati arrivati nella notte più lunga dell’anno ma all’ospedale di piazzale Borella fiocchi e vagiti non ci sono più ormai da quattro anni.
L’ultimo primo nato nel presidio saronnese è del 2020: era un maschietto di 4 chili e 830 grammi ed è venuto alla luce all’1.41 del primo gennaio 2020. Era stato il primo nato dell’intera provincia di Varese. Era l’anno del covid e di lì a poco il reparto maternità di Saronno sarebbe stato chiuso proprio per la pandemia con grandissimo rammarico delle mamme e del personale.
Terminata l’emergenza sanitaria si è tornato a parlare del reparto chiuso che anzi era stato uno dei temi della campagna elettorale. Ne aveva chiesto la riapertura non solo il mondo politico ma anche la cittadinanza con il Comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Saronno ricordando come “la mancanza della maternità è anche quella dei servizi dedicati le mamme che hanno perso un riferimento, un’ assistenza oltre alla possibilità di partorire. Certo si va a partorire a Como, a Garbagnate o a Tradate ma non è la stessa cosa”.
Si è parlato a lungo del problema numeri, inteso come numero minimo di parti all’anno, come causa della mancata riapertura del reparto: nel 2019 c’erano stati 486 parti poco meno del minimo di 500 previsti per garantire l’apertura.
Più recentemente del punto nascita ha parlato il comitato Il Saronnese per l’ospedale e la sanità pubblica durante il consiglio comunale aperto, nel maggio scorso, chiedendo notizie sulla sua riattivazione (insieme ovviamente a quella del reparto di pediatria). E nel mese di ottobre, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova fondazione Saronno in Salute era stato il fondatore Gianfranco Librandi a parlare della necessità del ritorno nel presidio cittadino del reparto per le mamme in dolce attesa e per i bimbi.
(foto il murales con colori cangianti realizzato ad hoc per la sala parto dell’ospedale di Saronno inutilizzata da anni)
Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche il canale whatsapp, clicca qui per iscriverti
Lascia un commento
Commenti
Fontana grazie di tutto quello che stai facendo per la sanita’ in lombaridia e in particolare per Saronno…
Con il continuo calo di nascite chi è chiuso non riaprirà più. Fatevene una ragione . Chiedete piuttosto i servizi così detti accessori prima di arrivare a partorire, visite, esami, ecografie. E se volete davvero che riapra fate figli tanti figli non solo per il punto nascite ma anche per le pensioni future
Sono per la famiglia, via punto nascite, aumento iva prodotti per infanzia …. alla fine però compensano, sarà per questo che hanno aumentato gli sbarchi
Non serve , il governo ha deciso di far arrivare tante risorse da fuori … sbarchi + 50%
W regione lombardia
Purtroppo non è solo la regione Lombardia. Anche in Liguria è la stessa cosa. Basta leggere dei nati nelle piazzole e autogrill autostradali perchè non si riesce ad arrivare in tempo in un ospedale attrezzato per le nascite