Saronno, un migliaio di fedeli (anche sotto la pioggia) alla Via Crucis in Prepositurale: foto e video
SARONNO – Un’intensa omelia sulla difficoltà di gestione dell’angoscia e del dolore fisico, una chiesa gremita di fedeli con tante persone sotto gli ombrelli sul sagrato, le stazioni della Via Crucis reste visibili con quadri sul crocifisso di Saronno, le parole dell’arcivescovo Mario Delpini e del vescovo Luca Raimondi accolti tra i fedeli con affetto e un lungo applauso.
Sono i momenti salienti della Via Crucis della quarta zona pastorale della diocesi di Milano che si è tenuta ieri sera, venerdì 1 marzo, nella chiesa Prepositurale di piazza Libertà a Saronno. Era previsto un percorso tra le vie del centro che portasse i fedeli fino al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli ma la pioggia battente che dal mattino è scesa in città ha spinto la comunità pastorale e la diocesi a scegliere una versione indoor.
Così l’arcivescovo Delpini ha attraversato la chiesa in 6 stazioni ognuna davanti ad un intenso quadro del Crocifisso risorto simbolo della comunità pastorale saronnese. Diverse le riflessioni portate avanti nel corso della cerimonia: dal pensiero ai migranti, ai danni fatti dall’odio e dal disprezzo alla condanna della violenza in tutte le sue forme. Particolarmente intense le intenzioni sulla coerenza e sul rispetto degli altri. Del resto ad aprire il momento di preghiera il decano don Riccardo Pontani ha ricordato proprio come la comunità della quarta zona pastorale (la più popolosa dopo quella di Milano della diocesi) fosse una “chiesa al mattino con una tensione verso il miglioramento”.
In tema quaresimale l’omelia dell’arcivescovo partita dall’analisi dell’angoscia che strazia la vita di tante persone e lascia segni anche in chi gli sta accanto. Un intenso discorso che ha toccato anche il tema del doloro fisico e quello del perdono.
Al termine della celebrazione, dopo un’intensa benedizione finale, il discorso del vescovo Luca Raimondi (recentemente a Saronno per l’arrivo della reliquia di Carlo Acutis) che nel ringraziare la macchina organizzativa ha ricordato l’impegno di monsignor Claudio Galimberti “che sta seguendo questo momento di preghiera con noi mentre vive la sua Pasqua”. Dopo il saluto al prevosto dell’arcivescovo alla fine della Via Crucis i due religiosi si sono concessi un lungo passaggio tra i fedeli presenti che al termine della navata davanti alla porta aperta li hanno salutati con un caldo applauso.
Tra i tanti religiosi presenti arrivati da tutta la zona pastorale anche l’ex prevosto monsignor Angelo Centemeri e don Fabio Verga accolto con affetto da tanti saronnesi.
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