Lara Comi: “Valorizzare il Made in Italy riscoprendo la Efsa di Parma”
SARONNO – “Dobbiamo valorizzare il made in Italy e costruire sinergie con gli orgasmi europei che hanno un ruolo decisivo nella costruzione delle politiche dell’Ue. Efsa, European food safety authority, l’agenzia europea che si occupa di sicurezza alimentare, con sede a Parma, svolge un lavoro determinante a livello scientifico, producendo pareri di supporto alle decisioni della Commissione Ue in materia di autorizzazioni al commercio di alimenti e fornendo valutazioni sui possibili rischi legati ad esempio all’utilizzo di pesticidi e Ogm”.
Così Lara Comi, saronnese, eurodeputato di Forza Italia e vicepresidente Gruppo Ppe al Parlamento europeo.
Il supporto scientifico di Efsa è poco conosciuto, sia dalle aziende dell’agroalimentare, sia dai consumatori. Per questo giovedì scorso, insieme a diversi imprenditori e istituzioni locali e a rappresentanti della Coldiretti, ho incontrato il management di Efsa e la struttura della comunicazione, facendo da apripista per una costante e proficua collaborazione tra Efsa, Parlamento europeo e realtà locali.
Come rappresentante dell’unica istituzione europea direttamente eletta dai cittadini, mi sono impegnata ad essere il tramite tra le istanze del mondo produttivo, le associazioni di categoria, i consumatori ed Efsa. L’agenzia ha confermato di essere pronta a comunicare in modo sempre più trasparente a tutti i cittadini le proprie attività e i risultati delle proprie ricerche. Una costante attività di informazione e di dialogo informale con il Parlamento europeo è sempre più necessaria per far sì che la conoscenza scientifica prodotta sia davvero al servizio delle imprese e dei consumatori e ci permetta così di difendere al meglio le nostre eccellenze in campo alimentare.
15022016
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Commenti
Probabile refuso, ma divertente:
“Dobbiamo valorizzare il made in Italy e costruire sinergie con gli 《orgasmi》 europei”
Garantisco che noi italiani non siamo secondi a nessuno in fatto di avere e procurare sinergie ed “orgasmi” in compagnia di italiani/e ed europei/e senza distnzione di razza, religione o cultura.
L’europarlamento (e di conseguenza gli europarlamentari) è parassitismo bello e buono…..tutti a lavorare a 1000 euro al mese!!!
Quindi ricapitolando cara cittadina: le commissioni PROPONGONO DELLE LEGGI ma chi le APPROVA È IL PARLAMENTO!
#fenomena@studia che è meglio!
Cittadina forse è lei che mostra la sua IGNORANZA o ignora le leggi e vuole confondere i cittadini. Ecco a lei, presa dai documenti dell’unione europea la dicitura della commissione:La Commissione rappresenta e tutela gli interessi dell’Unione europea nella sua interezza; avendo il monopolio del potere di iniziativa legislativa, PROPONE l’adozione degli atti normativi comunitari, la cui APPROVAZIONE ULTIMA SPETTA AL PARLAMENTO EUROPEO e al Consiglio dell’Unione Europea.
STUDI ANCHE LEI CHE È MEGLIO!
Elmundo mi sa che è lei che mette in mostra la sua incompetenza: i tecnici danno dei dati CHE IL PARLAMENTO EUROPEO TRASFORMA IN LEGGE. Quindi è il parlamento europeo che dà il veto finale. Studia che è meglio.
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Caro Anonimo noto che persisti nel mostrare la tua IGNORANZA non CONOSCENZA . Ha perfettamente ragione elmundo TECNICI DELLA COMMISSIONE UE …Spero ti sia almeno chiaro non solo che sia COMMISSIONE UE e che compiti abbia ma chi sono i TECNICI …. #Fenomeno
Brava Laura, poi insegnaci come si portano a compimento le sinergie con
Brava Laraaaaaa, clap, clap, clap, battiamole le mani
Giustissimo, concordo al 100%
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Rif IL SARONNO
Lara Comi contro le “agromafie”: “Tutelare il made in Italy”
SARONNO – “L’agroalimentare, con 130 miliardi di produzione, è economicamente strategico per il nostro Paese e per la stessa Lombardia che è la prima regione agricola d’Italia. È pertanto giusta e sacrosanta la protesta di Coldiretti contro chi danneggia il made in Italy grazie all’utilizzo della pratica scorretta dell’italian sounding, che sottrae 60 miliardi alla crescita del settore. Per non parlare delle agromafie il cui giro di affari è di circa 12 miliardi. La strada per combattere l’illegalità e garantire la sicurezza dei prodotti, a tutela della salute, è la piena tracciabilità e la sensibilizzazione del consumatore in modo che abbia tutte le informazioni necessarie sull’origine e la reale qualità dei prodotti. La battaglia che vogliamo continuare in Europa è contro quei Paesi del Nord che si oppongono alla trasparenza. E anche contro i maldestri tentativi di danneggiare il nostro Paese, come quello della Gran Bretagna che vorrebbe imporre etichette ‘a semaforo’ sui beni alimentari venduti nel Regno Unito per attaccare la dieta mediterranea e dunque il made in Italy”.
Lo afferma l’europarlamentare saronnese di Forza Italia, Lara Comi, che era presente al convegno “Legalità e responsabilità alimentare: la sfida di Expo per l’agricoltura del futuro” che si è tenuto l’altro giorno a Bergamo al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della Camera di Commercio.
“Dal novembre 2011 – spiega Comi – è entrato in vigore un nuovo regolamento Ue sull’etichettatura alimentare che sostituisce una direttiva adottata oltre trent’anni fa, e che è fondamentale per dare piena trasparenza alla filiera e tutelare meglio la qualità dei prodotti. Un provvedimento votato dal Parlamento europeo che va nella giusta direzione della tracciabilità ma che va comunque ampliato. E nella prossima legislatura bisognerà condurre nel merito un’aspra battaglia, a causa delle resistenze in seno al Consiglio per la forte opposizione dei Paesi del Nord, Gran Bretagna in testa”.
Bravissima e bellissima! La migliore Europarlamentare D’Europa. Ora le vongole sopravviveranno e le banane verranno importate di misura giusta…e il latte sarà solo in polvere e ecc ecc…..GRAZIE EUROPARLAMENTO DI esistere, siamo contenti di regalare altri tributi per mantenere i vostri viaggi da Strasburgo a Bruxelles…evviva l’Europa, evviva ?
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Anonimo mette in mostra la sua assoluta incompetenza LA MISURA
DELLE VONGOLE, BANANE E SIMILI NON …NON …NON E’
DECISA DAGLI EUROPARLAMENTARI …. MA DAI
– C O M I T A T I T E C N I C I della C O M M I S S I O N E UE
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Ringraziamo il parlamento Europeo anche per le importazioni dall’est di MocciaLELLA frisKa, tonnellate di Banaranci, di funghi trifoGlati già digeriti, il Karmiggiano, di pomitolo san mazzato, di sugggo già pronto alla putthanieskyaya color verde vomito, di olivka autoctona del baltico ecc ecc..
Bravi quelli del parlamento europeo, bravi. Brava Lara comi ca-
da VARESE REPORT
Vinitaly, la forzista Comi paladina della lotta a contraffazione e agromafie
“I dati molto positivi delle esportazioni confermano che il vino è la locomotiva del nostro export alimentare: piace negli Usa, tradizionale mercato, ma piace sempre più anche nei Paesi arabi e in Cina. I vini della Lombardia, in particolare, hanno fatto registrare un +11 ,6% nel 2013 rispetto a una crescita nazionale che è comunque importante e che si assesta a un +7,3%”. Lo afferma l’europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi, presente oggi alla manifestazione Vinitaly, a Verona.
“Queste buone notizie – prosegue l’eurodeputata forzista – confermano che la madre di tutte le battaglie, da perseguire in Europa, è quella contro la contraffazione e la pratica scorretta dell’‘Italian sounding’, che sottrae alla crescita del settore agroalimentare 60 miliardi, per non parlare dei 12,5 miliardi di affari che ruotano attorno alle agromafie”.
“Nel maggio 2013 – fa sapere la Comi – il Parlamento europeo ha dato mandato per i negoziati su un accordo di libero scambio commerciale tra Ue e Stati Uniti. L’ accordo recupererà risorse importanti da fenomeni di contraffazione e aprirà nuove opportunità per le piccole e medie imprese. Gli Usa rappresentano il primo mercato per l’Italia che è leader per volume di export. Secondo l’Istituto per il Commercio l’accordo potrebbe incrementare le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti di 5,6 miliardi, e creare fino a 30 mila nuovi posti di lavoro nell’arco di tre anni. Ma buone notizie arrivano anche dalla Cina: qui l’export di vino italiano è cresciuto negli ultimi cinque anni del 305%”.
“Lo scorso marzo – conclude la Comi – Pechino ha chiuso la denuncia di antidumping e antisovvenzioni che aveva presentato nel 2013 contro i vini europei come ritorsione per la decisione Ue di applicare dei dazi sui pannelli solari cinesi. Ora, grazie al rinnovato dialogo, si aprono prospettive importanti per il made in Italy su un mercato vastissimo”.
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Bravissima … davvero bravissima
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Ottimo Comi, ottimo.
Peccato che siano cittadini che, nei fatti, comprano MADE IN CINA , mentre a parole tifano made in italy.