Festa del Voto, dal sole ai look, dall’omelia al sottopaggio: gli highlights
SARONNO – Anche quest’anno la città degli amaretti ha rinnovato per la 440esima volta il proprio Voto alla Beata Vergine dei Miracoli. Un evento religioso molto sentito in città che ha avuto una buona partecipazione malgrado i grandi eventi delle ultime settimane dalla Via Crucis con il cardinale Angelo Scola alla visita di ieri di papa Francesco a cui hanno partecipato moltissimi fedeli saronnesi, oltre 500 solo a San Siro.
IL SOLE
Malgrado un sabato notte di pioggia senza sosta e una mattinata decisamente grigia alle 14,30 su piazza San Francesco splende un bel sole caldo. “Si vede – spiega don Federico Bareggi salutando i fedeli sul sagrato – che la Madonna ci teneva proprio alla nostra processione ed ha fatto il possibile perchè si tenesse”. In mattinata ha spiegato il religioso la comunità pastorale aveva anche pensato di rinviarla ed invece il beltempo è arrivato.
PRESENTI
Nessuno a voluto mancare accanto alle autorità religiose cittadine tante anche quelle civile. Dal sindaco Alessandro Fagioli al presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli. Nutrito anche il gruppo degli assessori (Vanzulli, Banfi, Castelli, Lonardoni) più limitato quello dei consiglieri (Sironi e Licata). In prima fila le autorità militari il capitano dei carabinieri Pietro Laghezza e quello della Guardia di Finanza Adriano Celentano. Presenti anche l’ex sindaco Luciano Porro e l’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi.
LA PROCESSIONE
Particolarmente apprezzata dai fedeli da scelta di leggere durante il corteo dalla chiesa di San Francesco al Santuario alcuni brani sulla peste a Saronno e sulla scelta della città di istituire il voto perpetuo. Malgrado il significato del Voto fosse noto è stata una “ripassata” di storia locale che ha fatto piacere a molti.
SOTTOPASSAGGIO
I graffiti a caratteri cubitali rossi sono stati stati cancellati e la processione ha sfilato in un sottopassaggio candido. Un intervento apprezzato dai saronnesi che avevano stigmatizzato, in occasione della via Crucis con il cardinale, che i graffiti non fossero stati eliminati.
SIMBOLI
Nessuna novità: il sindaco malgrado la presenza del gonfalone e di tutte le autorità rinuncia alla fascia tricolore mentre il presidente del consiglio comunale sfoggia la pochette verde con il sole delle Alpi nel taschino della giacca
OMELIA
Tanti i temi toccati dal prevosto tutti uniti dal tema del Vangelo “il Signore che ricrea l’uomo”. C’è spazio per la visita del Papa e per il Santuario che deve coltivare la sua vocazione “giovane” visti i tanti ragazzi che lo sfiorano quotidianamente. Non manca un riferimento alla Festa del Voto “che la città di Saronno rinnova ogni anno malgrado ormai nel mondo moderno nessuno più faccia voti o promesse”. L’appello ai fedeli e alla comunità, autorità comprese, è quello di riuscire ad attualizzare questo Voto. Non a caso per la prima volta è arrivato l’invito a partecipare a tutte le associazioni cittadine “vero antidoto alle tante pestilenze che affliggono la nostra società”.
LOOK
In una giornata con un bel sole caldo ma ancora temperature mite pochi i look davvero primaverili. Svetta la giacca beige del vicesindaco Pier Angela Vanzulli, impeccabile in prima fila tra il presidente del consiglio comunale e il sindaco. La cravatta azzurra su camicia bianca, decisamente a tema, dell’assessore Francesco Banfi. Tocco di colore, sciarpa viola dell’assessore Castelli e per quella azzurra del consigliere comunale Francesco Licata.
Apprezzato da molti il continuo rimando al logo del Santuario: dalla casula del prevosto, alla stola dei religioli sull’altare, fino al drappo sull’ambone. Un elemento distintivo semplice ma elegante che ha dato uniformità e personalizzazione alla cerimonia.
CANDELE
A differenza dell’anno scorso quando erano contenute in un cestino quest’anno i ceri portati all’altare dal sindaco erano posizionati su una composizione di foglie. Irrinunciale il tradizionale nastro celeste per tenere uniti i ceri. A portare i doni all’altare sono state le autorità cittadine: il sindaco Alessandro Fagioli le candale e prima il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli e il vicesindaco Pier Angela Vanzulli.
PREGHIERA DELLA BEATA VERGINE
Prima della benedizione finale viene letta la preghiera alla Beata Vergine del cardinale Dionigi Tettamanzi che era presente all’ultima edizione della Festa del Voto. “Un modo per dedicargli una preghiera visto i problemi di salute che sta fronteggiando in questo periodo” ha spiegato don Armando.
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26032017