La provocazione della Lega: “Saronno come Kabul”
SARONNO – “Saronno come Kabul!”: non usa giro di parole il capogruppo della Lega Nord, Angelo Veronesi, per definire la situazione delle strade saronnesi.
“Strade e i marciapiedi sono in uno stato pietoso – segnala Veronesi – Ci saremmo aspettati di più da un’Amministrazione che fa della sicurezza stradale il proprio cavallo di battaglia sostenendo di voler trasformare Saronno in una città a misura di pedone e di ciclista. I pedoni, soprattuto anziani e madri con la carrozzina, fanno fatica sia a salire sui marciapiedi, sia a camminare tra le voragini del manto stradale“.
“Saronno è più simile a Kabul, avvicinandosi al modello di Città a cui probabilmente si ispira questa Amministrazione, di Centrosinistra” ironizza il leghista.
Prosegue l’esponente del Carroccio:”Le piste ciclabili disegnate sulle strade dove non vi era necessità, come ad esempio nel quartiere Strà Fossaa, non servono a niente. Mancano invece le necessarie opere di sicurezza stradale per segnalare effettivamente alle auto di procedere piano e con prudenza nelle vie ad alto traffico veicolare”.
Il consigliere comunale della Lega, Raffaele Fagioli, parla di dati
Le zone a 30 all’ora non funzionano e i controlli vengono fatti dove non è utile farli. Su 42 mila veicoli solo 544 sanzioni (1 contravvenzione ogni 77 transiti). I transiti nella Zona a traffico limitato sono invece il modo brutale per fare cassa di questa Amministrazione che non pensa minimamente a rendere maggiormente visibili i cartelli esistenti soprattutto in accesso a via Genova. Gli accessi irregolari sono 9580 (circa l’1 per cento dei transiti totali) contro i 6000 previsti nonostante un calo di quasi il 50 per cento dei transiti complessivi.
“Ciò sembra dimostrare – sostiene Fagioli- che gli indisciplinati sono i non-saronnesi e probabilmente una buona parte è causata dalla segnaletica di preavviso in alcuni casi carente.
Il buon assessore Fontana fa quasi tenerezza per come ha saputo trasmettere la sua impotenza operativa nel testo della sua relazione. Se fossimo a teatro chiederei un applauso di incoraggiamento, ma siamo in consiglio comunale. Devo evidenziare l’aspetto drammatico della situazione Saronnese; la frase che ricorre quasi in ogni capitolo dell’attività di programma dell’assessorato opere pubbliche è questa: “l’avvio della procedura non è stato consentito a causa del mancato reperimento delle risorse necessarie”. L’unica opera completata è la manutenzione straordinaria del verde pubblico! Per quali ragioni mancano i soldi e siamo costretti a questa specie di gioco alla sopravvivenza è un dato storico: spesa pubblica allegra e fuori controllo. Lo Stato, in modo particolare negli anni ’80, ha creato un debito che è cresciuto esponenzialmente provocando l’attuale assurda situazione. Situazione nella quale tre Regioni padane versano allo Stato i fondi necessari a mantenere lo Stato e le altre Regioni, ed in cambio ricevono l’elemosina. Elemosina che si traduce, per noi cittadini lombardi, in un continuo taglio ai servizi unito ad un aumento delle tasse”.
180513