25 aprile, Porro: “Alla fine è sempre il sindaco che paga per tutti”
E’ questo il sunto dell’intervento del sindaco Luciano Porro sui fatti del 25 aprile. Dopo i commenti a caldo del post cerimonia e contestazioni il primo cittadino, durante il question time di stamattina, è tornato sui fatti che hanno infiammato la mattinata di venerdì.
“Dal punto di vista politico e morale mi rincresce per la violenza a cui abbiamo assistito: la violenza va condannata sempre. Almeno questo mi impone il mio stile di vita: nessuna violenza ne quella fisica ne quella delle parole può essere tollerata. Voltare le spalle al sindaco durante il discorso ufficiale è molto grave quanto i fischi e gli insulti per impedire il discorso”.
Il giudizio di Porro è insomma di una forte condanna per tutto quanto accaduto a partire dai tafferugli: “Non ero presente ma da quello che ho visto nei video in via Carlo Porta ci sono stati eccessi da entrambe le parte. C’è stata una provocazione ed una pressione da parte dei manifestanti ma ovviamente questo non giustifica in alcun modo le manganellate anche se sono arrivate nel tentativo di evitare che venisse ostacolata la cerimonia”.
Durissima l’attacco ai centri sociali: “Si è scelta la celebrazione del 25 aprile per contestare il sindaco e il Pd perchè si sono resi responsabili degli sgomberi. Hanno scelto questa giornata per dar sfogo alla propria rabbia. Occupare non è la legalità di questa Amministrazione e ci spiace che il nostro concetto di lecito è molto diverso da quello di questi gruppi”.
Una nota del tutto personale il sindaco se la concede sui contenuti di alcuni cori: “Si è scelto di deridere la mia spiritualità: sono molto orgoglioso di questa componente della mia persona che ha riflessi nella mia attività politica sebbene non sia condivisa allo stesso modo da tutta la Giunta. Credo che sia un modo per avere nel cuore valori universali come la pace, la giustizia e la libertà d’espressione che evidentemente mancano in altre persone”.
Porro commenta anche la massiccia presenza di forze dell’ordine:”Non sono stato io o l’amministrazione a chiedere l’intervento dei blindati e dei poliziotti che ci siano 2 mila o 50 agenti e soprattutto se, come e quando debbano intervenire viene sempre deciso dalla Questura. Io auspicavo che non ce ne fossero in piazza perchè avrebbe significato che non ce n’era necessità”.
29042014