Corteo Telos, parla il questore: “I reati saranno perseguiti”
Così esordisce il questore Francesco Messina facendo il punto della situazione dopo il corteo di sabato pomeriggio che ha visto tante prese di posizione a partire da quella del sindaco Luciano Porro in consiglio comunale lunedì sera.
“Fin dal mio arrivo a Varese ho scelto di gestire la situazione dei centri sociali trovando un equilibri tra la necessità di tutelare l’ordine pubblico e il diritto al dissenso che è garantito nel momento in cui segue i binari della legalità”. Il questore fa il punto della manifestazione di sabato:”Erano presenti un centinaio di uomini e devo dire che sono soddisfatto del loro operato che ha portato alla conclusione del corteo senza scontri. I manifestanti erano 350, come abbiamo potuto accertare grazie al controllo dall’alto, di cui oltre un centinaio arrivati da fuori città. Nel corso del corteo ci sono state persone che si sono travisate, che avevano dei bastoni che hanno fatto danneggiamenti e scritte. Sono in corso gli accertamenti e tutti questi comportamenti saranno perseguiti. Non con uno sparo nel mucchio ma identificando gli autori ed addebitandogli le proprie responsabilità. Va infatti distino il momento della prevenzione e della gestione su piazza dell’ordine pubblico da quello investigativo, in cui la legge chiederà conto a ciascuno, del proprio comportamento personale”
“Dal settembre 2013 – continua il questure facendo il punto dell’attività della Questura – abbiamo fatto 5 sgombero ed inviato 22 informative di reato per un totale di 167 denunce. I reati sono diversi: possesso di armi improprie, manifestazioni non preavvisata, violenza, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamenti, invasioni edifici pubblici e privati ed inottemperanza ai fogli di via. Inoltre la questura ha anche emesso 3 fogli di via e due avvisi orali”.
E conclude: “Per quanto riguarda i centri sociali la questura è in prima linea sia sulla gestione dell’ordine pubblico, dalle occupazioni alle manifestazioni, sia per la repressione. Il tutto trovando un equilibrio con il legittimo diretto al dissenso che però deve avvenire nel rispetto delle legge”.