Saronno ferma per l’addio a Marco Cotza
SARONNO – Era gremita da oltre 500 persone oggi pomeriggio alle 15,45 la chiesa parrocchia prepositurale, in piazza Libertà per l’ultimo saluto a Marco Cotza il 45enne saronnese ucciso nella notte tra il 17 e il 18 gennaio in un hotel a Jarabacoa nella Repubblica Dominicana. Sono moltissimi i saronnesi, tra cui il sindaco Alessandro Fagioli e gli assessori Dario Lonardoni e Gianangelo Tosi, che hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto al saronnese. Accanto ai genitori Giampaola e Benigno, alle sorelle Michela, Marina e Miranda, ai cognati ed ai nipoti si sono stretti gli amici di sempre e tanti conoscenti.
Davanti all’altare è stata deposta una urna con le ceneri circondata da fiori bianchi.
A presiedere la cerimonia funebre è stato il prevosto monsignor Armando Cattaneo mentre a tenere l’omelia è stato l’ex prevosto monsignor Angelo Centemeri, amico di vecchia data di Marco: “Cara famiglia lasciateci unire al vostro dolore. Prendiamoci tutti un minuto di silenzio carico di ricordi”.
E ha continuato:”Ricordiamo Marco, la sua voglia di vivere la sua ricerca di identità e la sua voglia di vivere. Personalmente ricordo le lunghe chiacchierate, la lotta per salvargli la vita dopo quell’incidente a cui è seguita la perdita del braccio. Una perdita che non gli ha fatto perdere la voglia di vivere e correre”
Ma non solo:”Marco non ha mai perso l’amore della sua famiglia e quello dei amici. Se ascoltiamo bene possiamo sentire che Marco è presente. La sua vita infatti non è persa è solo mutata. Quello che lui cercava gli è stata donato un’esistenza nuova in attesa della resurrezione”
“Anche se non abbiamo potuto salutarlo – ha concluso – possiamo rivedere il suo sorriso e ricordarlo come l’avevamo in mente. Ho pensato molto a lui in questi giorni di attesa dopo una tragedia così incomprensibile. Ora in questo momento difficile è lui che ci incoraggia. Anche le lacrime di questi giorni sono importanti puliscono gli occhi e spalancano il cuore per dire a Marco arrivederci. Lui continuerà ad aiutare e confortare la famiglia, gli amici a continuare il loro cammino facendo del bene.”
Difficile per tutti presenti accettare l’accaduto. Secondo quando è stato ricostruito il delitto si è consumato nella notte tra il 17 e il 18 gennaio quando il saronnese si trovava nella sua camera d’albergo a Jarabacoa. Non si sanno bene le motivazioni ma sarebbe scoppiata una violenta discussione con Yankaury Abreu Cepeda, uno studente di 22 anni. Il giovane avrebbe colpito ripetutamente il 45enne fino a lasciarlo senza vita. Secondo la confessione resa all’assassino, dopo il delitto avrebbe avvolto il corpo ormai senza vita di Marco in un lenzuolo, l’avrebbe caricato sull’auto e l’avrebbe abbandonato in piena notte lungo la strada che da Jarabacoa porta a Costanza. Qui è stato trovato la mattina dopo dalla polizia di stato. La salma era senza documenti è stata identificata nel giro di 48 ore. Su input dell’ambasciata italiana a Panama, competente per la Repubblica Dominicana, i carabinieri della stazione di Saronno a portare la notizia ai genitori che vivono nella villetta di famiglia tra via Quasimodo e via Dante alle porte di Saronno.
Al termine della messa, salutato da un lungo applauso il commosso ricordo delle sorelle e della nipote. Fuori, il momento delle condoglianze e quindi il trasferimento dell’urna al cimitero maggiore di via Milano a Saronno.
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