VARESE - "Pronto soccorso sovraffollati perchè mancano luoghi di cura sul territorio": il consigliere regionale e capogruppo del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti, esponente Pd di Varese, commenta così gli allarmanti dati sugli accessi ai pronto soccorso dell’Asst Sette laghi, che gestisce tra l'altro gli ospedali varesini e di Tradate. “Da tempo- afferma Astuti - lo stato dei pronto soccorso è il più evidente sintomo della malattia che affligge il sistema sanitario lombardo, la mancanza di una medicina territoriale di prossimità, promessa già otto anni fa dalla giunta Maroni, poi da Fontana e Moratti, ma ancora lontana dall’essere realizzata. I cittadini vanno in pronto soccorso perché non sanno a chi altri rivolgersi e questo ne rende sempre più difficile la gestione. L’Asst Sette laghi aveva decantato, a settembre, in piena campagna elettorale, il suo innovativo modello per la gestione dei pronto soccorso e la riduzione dei tempi d’attesa, che poteva, a suo dire, diventare riferimento per tutta la regione, un progetto in realtà inesistente, sbandierato solo per cercare di nascondere la gravità della situazione. Nel sistema sanitario lombardo non è stato avviato alcun processo di innovazione. L’attuale giunta continua a definire la sanità lombarda un’eccellenza, che, come tale, non ha bisogno di evolversi perchè funziona così com’è. Ma la narrazione è purtroppo smentita ogni giorno dai fatti”.
“Il sovraffollamento dei pronto soccorso - conclude Astuti - implica, infine, il rischio di un gravissimo stress per gli operatori sanitari, costretti a turni massacranti. E questo è inaccettabile. Non possono essere gli operatori sanitari a pagare il prezzo delle inefficienze frutto della pessima gestione della Giunta Fontana”.
(foto: l'ospedale di Tradate)
18112022
[post_title] => Astuti (Pd), Asst Varese e Tradate: “Pronto soccorso affollati perché mancano luoghi di cura sul territorio" [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => astuti-pd-asst-varese-e-tradate-pronto-soccorso-sovraffollati-perche-mancano-luoghi-di-cura-sul-territorio [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-11-18 01:33:12 [post_modified_gmt] => 2022-11-18 00:33:12 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=315021 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 2 [filter] => raw ) [1] => WP_Post Object ( [ID] => 311276 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-10-20 05:29:00 [post_date_gmt] => 2022-10-20 03:29:00 [post_content] =>TRADATE - Prosegue l'attuazione da parte di Asst Sette Laghi dell'assetto istituzionale previsto dalla riforma sociosanitaria lombarda per il Polo Territoriale, con riferimento in particolare al coinvolgimento degli enti locali. L'altra sera, a Tradate, a Villa Truffini, si è riunita l'Assemblea dei sindaci di quel Distretto, composta dai sindaci o loro delegati dei Comuni compresi nel territorio del Distretto, durante la quale si è proceduto all'elezione del presidente, Giuseppe Bascialla, sindaco di Tradate. Vicepresidente è Cristiano Citterio, sindaco di Vedano Olona.
Presidente e vicepresidente sono stati eletti tra i componenti dell’assemblea con votazione segreta, secondo il metodo del voto unico e ponderato in rapporto alla consistenza numerica della popolazione rappresentata. Alle sedute dell’Assemblea partecipano senza diritto di voto i componenti della direzione dell’Asst, il presidente della Conferenza dei sindaci, il neoeletto Gian Luca Cavalluzzi, e il direttore di Distretto dell’Asst, Augusta Diani. Le funzioni dell'Assemblea del Distretto consistono nel verificare l’applicazione della programmazione territoriale sanitaria e sociosanitaria nel Distretto, nel contribuire ai processi di integrazione delle attività sociosanitarie con gli interventi socioassistenziali, nel formulare proposte e pareri, tramite del Consiglio di rappresentanza dei sindaci, e nel contribuire all’individuazione di potenziali progettazioni condivise per la programmazione sociale di zona.
(foto: il sindaco di Tradate, Giuseppe Bascialla)
20102022
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"L’Asst Sette Laghi è l’unica in Lombardia a fornire chirurgia protesica peniena in convenzione con il Ssn - spiega Federico Deho, direttore dell'Urologia varesina - anche se, al momento, solamente per pochi casi. L'obiettivo futuro a cui stiamo lavorando è riuscire a portare sempre di più l’attenzione su questa specializzazione affinché rientri pienamente nei livelli essenziali di assistenza, intensificando il rapporto con le Istituzioni per poter essere riconosciuti come centro di riferimento in materia".
Il centro varesino, infatti, è l’unico ad offrire tutti gli approcci chirurgici: penoscrotale, mininvasivo infrapubico e l’unico ad avere i responsabili dei due registri esistenti, ovvero Capogrosso e Deho.
Da segnalare, inoltre, la stretta collaborazione clinica e scientifica in corso con Gabriele Antonini, chirurgo con il maggior numero di impianti di protesi peniene idrauliche in Italia e ricercatore e professore aggregato all’Università Sapienza di Roma.
12102022
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A Tradate è stata ricavata in via Gradisca 16 ed è stata la prima ad essere consegnata ufficialmente alla comunità che il distretto, dando sostanza alla riorganizzazione del Polo territoriale e piena applicazione alla riforma del Sistema socio-sanitario lombardo. "La Casa della Comunità non è semplicemente un luogo fisico, infatti, ma un nuovo modo di concepire la sanità, più vicino al cittadino e alla sua famiglia, più completo, che integra l'assistenza ospedaliera con quella sociosanitaria e sociale, che unisce gli Ospedali e i distretti alle Cure primarie e ai Comuni" specificano dall'Asst Sette laghi. La novità rappresentata da questa struttura è stata ben sottolineata da tutte le istituzioni che hanno preso la parola, e ancora prima dall'infermiera referente della struttura, Barbara Macchi: "Siamo arrivati qui, a Tradate, all’inizio di gennaio di quest’anno, in un piccolo gruppo di infermieri ospedalieri, e abbiamo iniziato ad integrarci con i servizi già attivi in questa sede. Siamo stati accolti da colleghi motivati e disponibili che ci hanno fatto conoscere cos’è il territorio. Eravamo timorosi ma in poco tempo il telefono del punto unico di accesso ha iniziato a squillare e le richieste di aiuto si sono moltiplicate. Stiamo cercando di promuovere una nuova collaborazione con le istituzioni del territorio, del nostro territorio, con l’intenzione di valorizzare tutte le risorse che esso offre per rispondere ad un bisogno crescente. È grande la sfida che abbiamo accolto ma credo che, come infermieri, possiamo mettere a servizio della comunità competenze preziose per stare accanto a chi ha bisogno e promuovere benessere e salute della popolazione".
"Due le parole d'ordine per il successo di questo servizio - ha esordito il direttore generale di Asst Sette laghi, Gianni Bonelli - una è entusiasmo, quello degli operatori, che stanno dando il massimo con passione per soddisfare il bisogno di salute dei cittadini in una logica nuova, più vicina al loro contesto di vita, ed è un tema fondamentale in uno scenario caratterizzato dall'elevato tasso di abbandono del posto di lavoro. L'altra è comunità, il radicamento al territorio, l'idea che i servizi vadano progettati partendo dal territorio e in stretta sinergia con le istituzioni locali e anche con il Terzo settore. E' l'applicazione del Glocalismo, la risposta alle esigenze specifiche di una comunità locale senza rinunciare a restare in rete con un sistema più ampio, di grande eccellenza come è il Sistema socio-sanitario lombardo, portando proprio questa eccellenza a livello capillare nei territori e nelle case dei pazienti, proprio come fanno tutti i giorni i nostri Infermieri di famiglia".
L'attività del "Infermiere di famiglia" rappresenta infatti uno dei servizi più innovativi avviati in questi mesi da Asst Sette laghi sul territorio e i numeri confermano quanto sia apprezzato dalla cittadinanza: 152 i pazienti già presi in carico a Tradate, per 792 chiamate telefoniche e 245 visite al domicilio. A Laveno, dove l'Infermiere di famiglia è attivo dal 7 marzo, i pazienti presi in carico sono 85, ad Arcisate, dove il servizio è attivo dal 14 marzo, sono 71. A questo proposito, l'Università dell'Insubria ha attivato la prima edizione del Master di primo livello in Infermieristica e Ostetricia di Famiglia e Comunità e Case/Care management dei processi sanitari e sociosanitari.
"Il territorio dell'Insubria, per la sua particolare conformazione, beneficerà ancora di più di strutture di prossimità come questa, nata in una logica di integrazione, dove decisivo è stato e continuerà ad essere il ruolo dei Comuni - ha detto Lucas Maria Gutierrez, direttore generale di Ats Insubria - In questa Casa della Comunità il cittadino trova servizi moderni, organizzati nella logica di integrazione, con un approccio globale alla persona".
30042022
[post_title] => Prima Tradate poi Saronno: arrivano le Case della Comunità [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => prima-tradate-poi-saronno-arrivano-le-case-della-comunita [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-04-29 19:41:38 [post_modified_gmt] => 2022-04-29 17:41:38 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=289939 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 4 [filter] => raw ) [4] => WP_Post Object ( [ID] => 279840 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-02-15 05:13:00 [post_date_gmt] => 2022-02-15 04:13:00 [post_content] =>TRADATE - Primo intervento, nelle scorse ore, dell'Infermiere di Famiglia e di Comunità nell'area territoriale di Tradate. L'équipe, composta da 12 professionisti formati appositamente allo scopo, è di stanza nella Casa della Comunità di via Gradisca 12 a Tradate. In particolare, nel Punto unico di accesso, che accoglie gli utenti all'ingresso. Ma il loro lavoro si svolge prevalentemente al domicilio dei pazienti, selezionati innanzitutto tra coloro che, dimessi dall'Ospedale di Tradate, presentano particolari condizioni di fragilità e di esigenze socio-assistenziali.
Il compito principale dell'Infermiere di Famiglia è infatti quello di colmare l’offerta sociosanitaria nell'ambiente di vita del paziente, coniugando le competenze più propriamente sanitarie con le necessità sociali e sociosanitarie, attraverso interventi educativi, specialistici e di relazione tra paziente, familiari, caregiver, Medici di Medicina generale, specialisti ospedalieri, assistenti sociali, Comuni e Terzo Settore.
La prima paziente a beneficiare di questo servizio è un'ottantenne di Castiglione Olona, dimessa dal Galmarini pochi giorni fa.
A raggiungerla a casa, gli infermieri Tommaso Bardelli e Alga Cascioli, entusiasti di iniziare: "Andare a casa dei pazienti, ascoltarli nel loro ambiente di vita, conoscere i loro famigliari offre opportunità eccezionali per comprendere i reali bisogni della persona e rispondere con maggiore efficacia. Instauri un rapporto più diretto, più completo, recuperi il significato pieno del nostro lavoro, che va oltre l'assistenza e abbraccia la cura in tutte le sue declinazioni".
L'infermiere di famiglia, infatti, offre un servizio ampio, che parte da una valutazione multidimensionale, comprensiva degli aspetti clinici, ma anche del contesto familiare e abitativo.
"Non ci limitiamo a registrare i parametri dei pazienti - aggiungono - Parliamo con loro, chiediamo come si sentono davvero, come si trovano nel loro contesto di vita. Conosciamo i famigliari che li aiutano o il caregiver e non ci limitiamo a dare consigli utili ma, laddove necessario, attiviamo i servizi che meglio rispondono alle loro esigenze grazie alla stretta collaborazione con i medici di base, con l'ufficio di piano e i comuni, oltre che ovviamente con i nostri colleghi di tutte le articolazioni di ASST Sette Laghi e con il Terzo Settore".
Ma il ruolo dell'infermiere di famiglia, come suggerisce il nome, va ancora oltre: partendo dal paziente, questo servizio si propone di prendersi cura dell'intero nucleo familiare, sia intervenendo con indicazioni e prestazioni sanitarie, sia promuovendo la cultura della salute, in termini di prevenzione, corretti stili di vita ma anche di corretto utilizzo dei servizi offerti dal Sistema Sociosanitario e sociale integrato lombardo.
15022022
[post_title] => Primo intervento degli infermieri della nuova Casa di comunità di Tradate [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => primo-intervento-degli-infermieri-della-nuova-casa-di-comunita-di-tradate [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-02-14 23:51:06 [post_modified_gmt] => 2022-02-14 22:51:06 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=279840 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 1 [filter] => raw ) [5] => WP_Post Object ( [ID] => 274498 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-01-04 14:45:00 [post_date_gmt] => 2022-01-04 13:45:00 [post_content] =>SARONNO - Arriveranno a destinazione mercoledì 5 gennaio i furgoni del corriere di Poste italiane, Sda, per la consegna all’Azienda ospedaliera della Valle Olona di Busto Arsizio (che gestisce anche l'ospedale di Saronno) e l’Azienda ospedaliera Sette laghi di Varese (che gestisce anche Tradate) di 12.200 dosi del vaccino Moderna.
Nella mattinata di mercoledì alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Piacenza e proseguiranno il loro viaggio, per raggiungere la loro destinazione finale nelle strutture sanitarie del varesotto. In totale il corriere Sda in collaborazione con l’Esercito italiano consegnerà venerdì in Lombardia 127.500 dosi di vaccini Moderna. Coinvolte nella fornitura anche le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Trento, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto per un totale complessivo di 714.800 dosi.
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04012022
[post_title] => In arrivo dalle Poste 12200 vaccini Moderna negli hub della zona [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => in-arrivo-dalle-poste-12200-vaccini-moderna-negli-hub-della-zona [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-01-04 11:45:59 [post_modified_gmt] => 2022-01-04 10:45:59 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=274498 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [6] => WP_Post Object ( [ID] => 274114 [post_author] => 2 [post_date] => 2022-01-02 05:35:00 [post_date_gmt] => 2022-01-02 04:35:00 [post_content] =>TRADATE / SARONNO - A Saronno da due anni non si nasce più, per la chiusura del reparto in ospedale; l'ostetricia del nosocomio "Galmarini" di Tradate va invece a gonfie vele.
"Sono tre anni consecutivi che il punto nascita dell'ospedale di Tradate va crescendo - commenta con un sorriso che esprime tutta la sua soddisfazione Fabio Ghezzi, direttore dell'Ostetricia e ginecologia e della Rete integrata materno-infantile dell'Asst Sette laghi - Quest'anno abbiamo raggiunto un risultato che è davvero un grande traguardo. Sono orgoglioso della mia squadra e del loro lavoro!"
607 i nati registrati nel 2021 all'ospedale di Tradate in un contesto generale di deciso calo della natalità: "Le nascite in Italia sono in continuo calo - continua Ghezzi - ma Tradate, come gli altri punti nascita della nostra Azienda, sono in crescita. E' una conferma forte della loro capacità attrattiva, frutto di un lavoro che non si improvvisa ma che si costruisce nel tempo, con l'impegno quotidiano che ha consolidato una squadra vincente sotto tutti i profili: medici, infermieri, Oss, ma anche il resto dell'Azienda ospedaliera. Tradate può infatti contare anche su un punto nascita nuovo, completamente ristrutturato solo due anni fa e davvero accogliente".
Ma i punti di forza di Tradate sono tanti: un'équipe competente e affiatata, l'integrazione strettissima con l'hub materno-infantile dell'ospedale Del Ponte di Varese, dati di attività che crescono non solo in quantità, ma anche in qualità, con la conferma per il terzo anno consecutivo come centro con il minor numero di tagli cesarei (7% a Tradate) in tutta la Lombardia (media al 22%)"
"Ringrazio Ghezzi e i suoi collaboratori - conclude il direttore generale di Asst Sette laghi, Gianni Bonelli - nemmeno la pandemia ha intaccato la qualità del loro lavoro: si sono impegnati il doppio, il triplo, per mantenere allo stesso livello di eccellenza il servizio alle coppie che hanno scelto Tradate per vivere il momento più importante della loro vita".
02012022
[post_title] => L'ospedale di Tradate supera quota 600 nati, 0 Saronno [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => lospedale-di-tradate-supera-quota-600-nati-0-saronno [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2022-01-01 12:14:43 [post_modified_gmt] => 2022-01-01 11:14:43 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=274114 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 9 [filter] => raw ) [7] => WP_Post Object ( [ID] => 273813 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-12-30 04:55:00 [post_date_gmt] => 2021-12-30 03:55:00 [post_content] =>TRADATE / VARESE - Una tensostruttura, ampia e chiusa ai lati, è stata montata dalla Protezione civile della Provincia di Varese nel piazzale antistante il centro vaccinale della sede dell'Esselunga di Masnago. In questo modo, i vaccinandi possono attendere la chiamata nei box in un'area riparata, soprattutto in caso di pioggia.
"Ringrazio la Protezione civile che, ancora una volta, ha dimostrato una grandissima disponibilità nei nostri confronti - ha commentato il direttore generale di Asst Sette laghi, Gianni Bonelli - Grazie al loro intervento, così come a quello dell'Esercito e della Comunità Montana Valli del Verbano per la sede di Rancio, ancora una volta riusciamo a sopperire alla mancanza di una struttura stabile per allestire i nostri centri vaccinali e garantire comunque non solo un'attività notevolissima, con quasi 5.500 vaccinazioni al giorno, ma anche un'accoglienza confortevole ai vaccinandi".
All'Esselunga di Masnago sono in funzione 6 linee vaccinali che si sommano a quelle attive all'ospedale di Varese, di Angera, di Tradate e a quelle di Rancio Valcuvia, per un totale di 42 linee.
30122021
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Ad essere precisi, ad essere somministrato ai più piccoli è lo "scudo Magicovid", capace di proteggere da qualsiasi attacco del terribile virus. L'idea è della Fondazione il Ponte del sorriso, che insieme ai clown di Stringhe colorate e de I Colori del sorriso, ai Supereroi di Cuorieroi per bambini eroi e all’Associazione volontari ospedalieri Avo, cura l'accoglienza dei vaccinandi e li accompagna con serenità prima e dopo il vaccino.
Le vaccinazioni per i bambini vengono compiute a Varese: il centro vaccinale del Padiglione Santa Maria consta di sei linee vaccinali, attive dal lunedì al sabato dalle 13 alle 21 e la domenica dalle 8 alle 20. L'appuntamento è prenotabile sul portale di Regione Lombardia.
(foto: via alle vaccinazioni dei bambini anche all'Asst Sette laghi)
18122021
[post_title] => Covid: vaccinazioni bimbi, via anche all'Asst Sette laghi [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => covid-vaccinazioni-bimbi-via-anche-allasst-sette-laghi [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-12-17 12:43:18 [post_modified_gmt] => 2021-12-17 11:43:18 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=272512 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [9] => WP_Post Object ( [ID] => 270456 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-12-01 15:07:00 [post_date_gmt] => 2021-12-01 14:07:00 [post_content] =>BUSTO ARSIZIO / SARONNO - Arriveranno a destinazione giovedì 2 dicembre, i furgoni del corriere di Poste italiane, Sda, per la consegna all’Azienda ospedaliera della Valle Olona di Busto Arsizio e Saronno; e all’Azienda ospedaliera Sette laghi di Varese e Tradate di 11.200 dosi del vaccino anti-covid Moderna.
Nella mattinata di giovedì alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Piacenza e proseguiranno il loro viaggio, per raggiungere la loro destinazione finale presso le strutture sanitarie del varesotto. In totale il Corriere Sda in collaborazione con l’Esercito italiano consegnerà lunedì in Lombardia 132.000 dosi di vaccini Moderna.
Coinvolte nella fornitura anche le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Trentino Alto Adige, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto per un totale complessivo di 772.000 dosi.
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Dall’inizio della pandemia abbiamo sempre diffuso i dati relativi al contagio forniti dalle fonti ufficiale. Regione Lombardia diffonde quotidianamente un bollettino coi i dati relativi ai nuovi positivi emersi dall’elaborazione dei tamponi. Vengono conteggiati esclusivamente coloro che risultano positivi per la prima volta. Riportiamo il totale da inizio pandemia e la variazione giornaliera. Altri dati vengono forniti dai sindaci che hanno a disposizione i dati forniti dall’Ats nel cruscotto a loro dedicato. In questo caso oltre ai positivi ci sono anche i decessi, i guariti e in alcuni casi la fascia d’età.
01122021
[post_title] => Poste italiane domani consegna i vaccini Moderna all'Asst di Busto e Saronno, e a quella di Varese [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => poste-italiane-domani-consegna-i-vaccini-moderna-allasst-di-busto-e-saronno-e-a-quella-di-varese [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-12-01 13:13:00 [post_modified_gmt] => 2021-12-01 12:13:00 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=270456 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [10] => WP_Post Object ( [ID] => 261342 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-09-28 11:11:13 [post_date_gmt] => 2021-09-28 09:11:13 [post_content] => SARONNO / BUSTO ARSIZIO - Arriveranno a destinazione domani mercoledì 29 settembre i furgoni del corriere di Poste Italiane, Sda, per la consegna a Varese e Busto Arsizio di 20.400 dosi del vaccino Moderna, in collaborazione con l’Esercito italiano. I mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Piacenza e proseguiranno il loro viaggio, sempre grazie ai mezzi di Sda, per raggiungere le loro destinazioni finali presso l’Asst Valle Olona di Busto Arsizio e l’Asst Sette Laghi di Varese. "Sono particolarmente orgoglioso della nostra collaborazione con l'Esercito Italiano nell'ambito del piano di somministrazione nazionale dei vaccini: un bacino potenziale del 37% della popolazione verrà vaccinato grazie alle dosi prenotate sulla nostra piattaforma Cloud e consegnate da Poste Italiane". Lo afferma Matteo Del Fante, A.d. e direttore generale di Poste Italiane, commentando i risultati del primo trimestre e il ruolo del gruppo in questa fase difficile. 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Ad aprire l'incontro, una bella notizia: la campagna vaccinale di Asst Sette Laghi ha superato il mezzo milione di somministrazioni tra prime e seconde dosi. Un grande risultato, che però non segna un traguardo: le vaccinazioni, infatti, proseguono nei centri vaccinali di Schiranna, Rancio, Angera e Tradate e, da oggi, si apriranno all'accesso diretto per chi lavora nelle scuole e non ha ancora ricevuto il vaccino. Ma dal 27 dicembre scorso, data di inizio della campagna vaccinale, migliaia di persone hanno ricevuto il prezioso farmaco nelle sedi vaccinali ospedaliere di Varese, Luino, Cittiglio, Angera e Tradate, ma anche nelle rsa, le residenze anziani. e nelle strutture che accolgono pazienti fragili, grazie alle équipe vaccinali itineranti. Dal 3 aprile, l'attivazione degli hub vaccinali di Schiranna e Rancio Valcuvia ha permesso un deciso cambio di basso, con una media di 5 mila vaccinazioni al giorno. "Ringrazio l'Esercito, la protezione civile, gli enti locali e i volontari per il contributo decisivo a questa grande campagna di salute pubblica - commenta il direttore sociosanitario, Ivan Mazzoleni - Oggi però voglio dire grazie innanzitutto ai nostri medici e infermieri e ai medici di medicina generale e della Cri impegnati in prima linea nelle sedi vaccinali e a tutti gli altri operatori, tecnici e amministrativi in particolare, che permettono a queste grandi macchine di funzionare con efficienza. Lo dimostrano i tempi medi per la somministrazione dei vaccini, ormai inferiori ai 4 minuti, così come il buon funzionamento di tutta la catena dello stoccaggio, conservazione e distribuzione non solo dei farmaci, ma di tutto il materiale occorrente. Soprattutto, però, lo dimostrano le tantissime attestazioni di apprezzamento e gratitudine ricevute dalla popolazione". 17072021 [post_title] => Tradate e dintorni: superate le 500 mila vaccinazioni anti-covid. 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Questa patologia è una delle malattie genetiche più comuni: con un'incidenza di 1 su 1000 persone è la principale causa genetica di insufficienza renale dell'adulto. Circa il 10% dei pazienti in trattamento dialitico ne è affetto. La malattia ha un esordio tra i 40 e i 50 anni, ma può manifestarsi anche prima. Oltre ai reni, altri organi possono essere interessati dalle cisti (fegato, pancreas e milza) e spesso questa patologia si associa ad aneurismi cerebrali e coronarici, valvulopatie cardiache e costante presenza di ipertensione. 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Un altro possibile obiettivo del virus è il sistema nervoso anche se sappiamo ancora poco sulle conseguenze a lungo termine dell’infezione. Per questo - conclude Versino - abbiamo voluto questo ambulatorio dedicato dove monitoreremo i casi e imposteremo dei protocolli di cura specifici.” Il servizio è destinato ai pazienti che presentino dei problemi neurologici di qualsiasi tipo comparsi dopo la guarigione da covid 19. 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Questo è un classico caso in cui le indispensabili attività di monitoraggio, studio e ricerca si coniugano con l’applicazione di protocolli di cura specifici per patologie ancora in larga parte sconosciute specie nelle conseguenze a medio-lungo termine.” L’ambulatorio di neurologia post Covid si terrà ogni lunedi dalle 10 alle 13; la prenotazione della visita potrà essere effettuata, previa impegnativa del medico di base, tramite il CUP o il call center dedicato di Asst Sette Laghi al numero 800775330 dalle 9 alle 16, dal lunedì al venerdì. 29052021 [post_title] => Asst 7 Laghi: ambulatorio neurologico dedicato ai disturbi post covid [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => asst-7-laghi-ambulatorio-neurologico-dedicato-ai-disturbi-post-covid [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2021-05-28 11:48:27 [post_modified_gmt] => 2021-05-28 09:48:27 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=245992 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [14] => WP_Post Object ( [ID] => 246016 [post_author] => 2 [post_date] => 2021-05-28 16:06:24 [post_date_gmt] => 2021-05-28 14:06:24 [post_content] => SARONNO / VARESE - Arriveranno a destinazione domenica 30 maggio i furgoni del corriere di Poste Italiane, Sda, per la consegna a Varese e Busto Arsizio di 7.600 dosi del vaccino Moderna e 6.650 dosi del vaccino Johnson & Johnson, in collaborazione con l’Esercito italiano. 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I cittadini vanno in pronto soccorso perché non sanno a chi altri rivolgersi e questo ne rende sempre più difficile la gestione. L’Asst Sette laghi aveva decantato, a settembre, in piena campagna elettorale, il suo innovativo modello per la gestione dei pronto soccorso e la riduzione dei tempi d’attesa, che poteva, a suo dire, diventare riferimento per tutta la regione, un progetto in realtà inesistente, sbandierato solo per cercare di nascondere la gravità della situazione. Nel sistema sanitario lombardo non è stato avviato alcun processo di innovazione. L’attuale giunta continua a definire la sanità lombarda un’eccellenza, che, come tale, non ha bisogno di evolversi perchè funziona così com’è. Ma la narrazione è purtroppo smentita ogni giorno dai fatti”.
“Il sovraffollamento dei pronto soccorso - conclude Astuti - implica, infine, il rischio di un gravissimo stress per gli operatori sanitari, costretti a turni massacranti. E questo è inaccettabile. Non possono essere gli operatori sanitari a pagare il prezzo delle inefficienze frutto della pessima gestione della Giunta Fontana”.
(foto: l'ospedale di Tradate)
18112022
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