Tribunale congelato e “dimenticato” nella neve
18 Dicembre 2012

SARONNO – Tribunale “congelato” e, si arrabbiano gli utenti.
Lo stabile di via Varese è del Comune ed il Comune si dovrebbe occupare della manutenzione ma già lunedì scorso, le udienze si sono tenuta al freddo perchè i caloriferi si sono spenti alle 10; problemi che si sono riproposti in una “freddissima” settimana, quella appena trascorsa, con ancora grossi problemi di riscaldamento ed il personale a “cavarsela” con le stufette elettriche portate da casa.
GELIDO LUNEDI’
Dopo il fine settimana, ieri ad attendere addetti giudiziari ed utenti c’era una struttura ancora freddissima: 14, massimo 15 gradi nelle due grandi aule d’udienza, ancora meno nell’atrio dove la gente attende il proprio turno, siano testimoni o imputati o avvocati. Le udienze, sia quelle civili del giudice di pace Erminio Venuto che quelle penali del giudice monocratico Piera Bossi, hanno visto tutti quanti indossare cappotti e giacche a vento per proteggersi dal gelo.
E fuori tanta, tantissima neve. Alle 9 quando è arrivato il cellulare con un detenuto, non è neppure riuscito ad entrare e la polizia penitenziaria lo ha dovuto “scaricare” direttamente in strada, nel mezzo della trafficata via Varese, con tutti i rischi connessi sul piano della sicurezza ed anche con il grave imbarazzo patito dal diretto interessato, che si è ritrovato in manette, sotto scorta, fra i passanti, su un marciapiede tra l’altro trasformato in “pista di pattinaggio”.
E poi la rampa pedonale d’accesso, da venerdì completamente coperta di neve: salire era una impresa, in tanti sono stati alle prese con scivoloni, tutti si sono dovuti aggrappare al corrimano, quasi fosse una “ferrata” alpina. A metà mattina, dopo i solleciti del personale del tribunale, il Comune ha inviato un addetto che, quanto meno, ha spalato i gradoni, rendendo meno pericoloso salire.
L’ultimo appuntamento con le udienze penali è per venerdì, e le previsioni parlano di “rischio neve” per giovedì notte. La speranza del personale, degli utenti e dei testimoni è di trovare un’atmosfera più calda e la strada “accessibile”
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Commenti
Vedi Umberto, già nel 58 d.C. qualcuno spiegava in una sua opera che il “condottiero razionale non deve incarnare la verità, bensì solo indicarla agli altri” insomma, fate quel che dico, non fate quel che faccio! E che ciascuno tragga la conclusione che meglio crede opportuna.
E cosa dire dei marciapiedi prospicienti le scuole di proprietà comunale? L’ordinanza di sgombero neve per i cittadini non si applica alle proprietà comunali?
Un suggerimento: S.G.Bosco, marciapiede ancora innevato lunedì sera, 4 giorni dopo la nevicata. E lì ci passano bambini ed anziani (i nonni che spesso sostituiscono i genitori).