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SARONNO – Grecia, le colpe per un Paese dove dilaga la miseria sono della Unione europea e del sistema bancario: la pensa così il saronnese Marco Bersani, già consigliere comunale dei Verdi ed ora esponente nazionale dell’associazione Attac Italia.

marco bersani

Ecco uno stralcio dell’intervento di Bersani, disponibile integralmente su Facebook.

“A partire dal marzo 2010, Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale hanno “salvato” la Grecia con ben 23 tranches di finanziamento, pari ad un totale di 206,9 miliardi di euro. Senza naturalmente fornire alcuna informazione sull’utilizzo di queste enormi cifre provenienti da fondi pubblici.

E’ solo grazie ad uno studio condotto da Attac Austria che siamo in grado di affermare come il 77% di questi fondi siano andati a beneficio diretto o indiretto del settore bancario e finanziario.

Infatti 58,2 miliardi (28,13%) sono serviti a ricapitalizzare le banche greche; 101,33 miliardi (48,98%) sono andati ai creditori dello Stato (fra questi 55,44 miliardi per rimborsare i buoni del Tesoro in scadenza, 34,6 miliardi come incentivo per ottenere l’accordo dei creditori sulla ristrutturazione del debito nel marzo 2012); 11,3 miliardi (5,4%) sono stati destinati al riscatto del debito nel dicembre 2012; 0,9 miliardi (0,43%) hanno rappresentato il contributo della Grecia al finanziamento del fondo di salvataggio europeo (MES).

Dell’intera somma di “aiuti” solo 43,7 miliardi (22,46%) hanno alimentato il bilancio statale e questa cifra va ulteriormente rapportata a quella parte di uscite che nel medesimo periodo lo Stato greco ha avuto per il pagamento degli interessi sul debito (34,6 miliardi) e per il bilancio della difesa (10,2 miliardi), mai ridotto su diretta pressione dell’industria d’armi di Francia e Germania.

Un pacchetto di “salvataggio” con saldo negativo per la popolazione greca che, oltre a non aver ricevuto alcun aiuto diretto, si è trovata a pagare, con draconiane misure di austerità, l’intero costo del salvataggio di un sistema bancario speculativo e corrotto”.

070713

3 Commenti

  1. ..e da ottobre, il governo di Letta Continua, ci prepara una ricetta greca. Dobbiamo essere pronti a contrastarla, anche con gli inopponibili argomenti che fornisce Attac Italia, attraverso Marco Bersani! Chi è d’accordo ci contatti, prossima riunione di Attac Saronno lunedì 15 luglio ore 21,15 presso la sede provvisoria di via Parini, 54 (ex Pizzigoni)!

  2. l’analisi sembra corretta ma quale è la proposta ?

    PS il Lura continua ad essere schiumoso, sporco ed inquinato, ma l’attuale amministrazione saronnese fa come tutte le altre precedenti amministrazioni – il suo impegno ambientale è ancora vivo ? – come mai i verdi saronnesi non si sentono più ? – Legambiente tace e gli ex verdi tacciono, che cosa è cambiato ? – sono cambiate le priorità e gli ordini di scuderia ?

  3. Ciao Marco Fusé. Le proposte non mancano e ti invito a leggerle sul sito di Attac Italia (www.attac.it), dove trovi anche la possibilità di scaricare gratuitamente “Il granello di sabbia”, il nostro mensile, ricchissimo di analisi e proposte come quella di Marco Bersani che hai appena commentato. Altre proposte ancora, come nostra abitudine democratica, le costruiremo insieme da venerdì 13 a domenica 15 settembre nel corso dell’Università di Attac, ovviamente popolare e gratuita, che si terrà – come sempre – a Cecina (Livorno) ed è proprio mirata quest’anno sul tema dell’Europa.
    Come sai, è il nostro modo di agire, duro nella critica ma anche forte sulla proposta alternativa. Per questo, data la loro inconcludenza, ce ne andammo dai Verdi nel lontano 1993-94. Per questo – quanto a Legambiente e Verdi di Saronno – devi chiedere ad altri in merito alla loro presenza sul tema del Lura. Quanto a noi, ti segnalo che il Comitato per l’Acqua Bene Comune della provincia di Varese (di cui Attac Saronno fa parte in quanto fondatore) sta per incontrare l’amministrazione comunale di Saronno per rilanciare il nodo (cruciale per l’applicazione del referendum del 2011) della ripubblicizzazione di Lurambiente SpA, prospettata nella delibera del 2012 sul Servizio Idrico Integrato approvata dopo un consiglio comunale aperto fatto convocare da oltre 300 cittadini con le loro firme e finora non applicata, come torniamo a sollecitare. Infatti pensiamo che solo un controllo davvero pubblico di questi enti possa portare a decisioni finalmente risolutive sul tema dell’inquinamento del Lura, che – ultima segnalazione – stiamo affrontando anche con gli amici e compagni della neonata Attac Lomazzo. Saluti!

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