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CARONNO PERTUSELLA – Delusione, amarezza ed anche molta rabbia ha accompagnato il faccia a faccia televisivo organizzato dalla trasmissione di Raiuno “Porta a Porta” tra il premir Enrico Letta i lavoratori della Riva Acciaio 165 dipendenti costretti a bloccare la produzione per i sequestri predisposti dalla magistratura di Taranto in merito alla vicenda l’Illva.
La troupe della Rai è arrivata intorno alle 13,30 e i preparativi son proseguiti fino alle 18,30 quando è iniziata la registrazione.
Dopo aver affrontato temi nazionali, dalla tenuta del governo alla precarietà, è arrivato il collegamento con Caronno Pertusella dove agli operai si era unita anche una delegazione arrivata da Verona. Dopo i cori e le testimonianze dei lavoratori la risposta di Letta è stata schietta: “La situazione dei lavoratori di Varese e della Riva acciaio è un danno collaterale. Ci spiace e stiamo lavorando da sabato pancia a terra per trovare una soluzione. Purtroppo è una situazione complessa si tratta di un’azienda privata e non possiamo commissariarla come avvenuto per l’Ilva di Taranto perchè non c’è l’input di un problema ambientale. Siamo in un impasse giuridica ma non li lasceremo per strada”.
Una risposta che non ha convinto i lavoratori che durante il secondo collegamento hanno duramente contestato il premier ribadendo le proprie richieste:”Noi siamo pronti a lavorare e a fare produzione: vogliamo certezze! Vogliamo lavorare. Chiediamo che il Governo ci aiuti a ripartire”. Quasi stizzita la risposta di Letta: “Per Taranto abbiamo trovato una strada con la problematica ambientale. Questa vicenda è diversa. Il Governo può e farà tutta la pressione sull’azienda affinchè l’azienda riapra. Ci sarà un percorso giuridico per vedere se la soluzione di Taranto può essere riproposta anche a Varese, Verona e nelle altri sedi Riva”.
Frasi che hanno fatto esplodere la rabbia dei lavoratori tanto che la redazione ha preferito non realizzare il previsto terzo collegamento.
16092013
Non c’era niente da aspettarsi da quello lì e dal suo governo… solo parole e rimandi…così chi ha la sfortuna di essere nella pessima situazione del lavoratore deve sobbarcarsi tutto il problema creato da un sistema che è troppo difficile da smontare. Tanti auguri di cuore alle maestranze di Caronno Pertusella, mi auguro che per la vostra situazione si giunga ad un’equa e SPECIALMENTE RAPIDA soluzione.
e che cosa volevano che dicesse il nipote dello zio letta, amico e consigliere di silvio? non poteva certo deluderlo
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