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SARONNO – I bruciatori stanno scaldando le siviere, grossi contenitori in cui si prepara l’acciaio e lunedì sera sarà realizzata la prima colata: alla Riva acciaio di via Bergamo è stata riattivata la produzione.
Dopo l’accordo siglato venerdì dal ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato con la proprietà, il curatore e gli istituti di credito nello storico stabilimento, dove è nata l’epopea della famiglia Riva e uno dei fiore all’occhiello del settore metallurgico italiano ed europeo, sono tornate a suonare le sirene.
Sabato mattina alle 8 gli operai sono tornati in azienda e hanno riattivato gli impianti a partire dal forno:”Nelle due settimane di stop – spiega Francesco Zaccagnino Rsu e risponsabile sicurezza – abbiamo controllato costantemente gli impianti ogni giorno un meccanico e un elettricista controllavano la situazione e c’era una squadra sempre pronta ad intervenire”. Del resto i lavoratori hanno presidiato l’azienda, 24 ore su 24, da quando, lo scorso 12 settembre, il sequestro degli immobili e dei conti correnti predisposto dalla magistratura di Taranto in merito alla vicenda Ilva, ha bloccato la produzione.
A suscitare la tempestiva e forte reazione dei 163 dipendenti, protagonisti anche di blocchi a singhiozzo della Varesina, di un presidio a Varese, una manifestazione a Verona e un corteo fin alle porte dell’autostrada, la paura che uno stop troppo prolungato potesse deteriorare gli impianti e la competitività dell’azienda che rischiava di perdere ordini e commesse.
Sabato nel primo pomeriggio sono stati smontati i gazebo ma la lotta non è finita come spiegano Giovanni Tonelli e Amabile Otello rispettivamente delegati di Fiom Cgil e Uilm:”Ci sono ancora tanti nodi da sciogliere dalla retribuzione di questi 15 giorni fino alle garanzie per il futuro. La ripartenza è arrivata dopo un accordo con il ministro ma bisogno scongiurare possibili blocchi futuri”.
29092013
Bene, felicitazioni, e avanti così!!!
bene ragazzi. si ricomincia!
Chiedo a qualcuno molto più esperto di me. Come mai a Taranto dobbiamo preoccuparci per i tumori causati dall’ILVA e a Caronno Pertusella non dobbiamo preoccuparci?
Attendo spiegazioni da qualcuno più informato di me.
Sarebbe troppo lungo da spiegare, tecnicamente sono 2 realta molto fiverse con impianti è produzione certificati iso .
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