GB Grassi: la Provincia vuole chiudere la succursale. Preside e genitori mobilitati
Subito dopo le feste di Natale è arrivata la conferma dell’intenzione della Provincia dei Varese di non rinnovare il contratto di affitto della succursale di via Buozzi del liceo scientifico saronnese. Le motivazioni sono esclusivamente economiche: la struttura costa complessivamente, tra affitto e manutenzioni, 150 mila euro e dal capoluogo vogliono tagliare le spese. L’idea è quella di stringere gli studenti nella sede centrale e spostarne alcuni in altre sedi scolastiche vicine.
Una possibilità che ovviamente preoccupa studenti, genitori e corpo docenti soprattutto per le ricadute sulla qualità dell’offerta didattica. Il rischio è quello di una riduzione degli spazi per le attività, il Grassi ha una ricchissima offerta di attività extrascolastiche e di progetti speciali inoltre potrebbe diminuire anche la frequenza con cui gli studenti fanno lezione nei laboratori di chimica, fisica e informatica. Inoltre c’è la preoccupazione che una riduzione degli spazi porti ad una riduzione degli iscritti che nel giro di qualche anno potrebbe anche condurre alla perdita di autonomia della scuola.
Il direttore scolastico Giulio Ramolini si è subito attivato, dando voce anche alle preoccupazioni del consiglio d’istituto e del comitato genitori, tanto che è stato organizzato un tavolo di lavoro con la Provincia di Varese e l’ufficio scolastico territoriale: “Stiamo lavorando per evitare che questa novità non intecchi la qualità dell’offerta formativa del nostro liceo – spiega il direttore – il clima è molto positivo e credo ci sia la volontà di tutti di non penalizzare una realtà tanto dinamica e vivace”.
Ramolini ha coinvolto anche il sindaco Luciano Porro che si è detto possibile a fornire il sostegno a nome dell’Amministrazione.
(foto di archivio – ultima autogestione al Grassi)
27012014