Parla don Desio: “E’ stato scoperto tutto, non ci sono altri ragazzi”
Le indagini, partite dai sospetti di un papà che ha trovato un post sul profilo Facebook del figlio che secondo gli inquirenti sarebbe stato scritto dal sacerdote con le password del minore, attribuiscono a don Desio anche i reati di atti sessuali con un ragazzino e l’adescamento di un secondo minore.
Se lunedì si è rifiutato di parlare all’interrogatorio di garanzia davanti al gip ieri mattina il religioso ha affidato al proprio legale Battista Cavassi una dichiarazione riportata da molti media locali: “Quello che c’era da scoprire sta tutto lì. Non c’è nulla d’altro da scoprire. Non ci sono altri ragazzi”. Insomma dalla sua cella don Desio sembrerebbe aprire ad una sostanziale ammissione di responsabilità: del resto gli elementi in mano agli inquirenti sarebbero molto concreti a partire da intercettazioni decisamente esplicite.
Il legale del parroco, rimasto a colloquio con lui per oltre un’ora racconta di come il suo assistito “sia decisamente annientato”. L’avvocato, sempre secondo quanto riportato dalla stampa ravennate, gli avrebbe portato due libri “Delitto e Castigo” di Dostoevskij e ‘Lord Jim’ di Conrad.
Nonostante le parole diffuse dal legale del religioso, che potrebbero essere l’anteprima della difesa che potrebbe partire proprio con un’ampia ammissione di fatti, la Squadra mobile è ancora all’opera con l’analisi del materiale sequestrato e l’audizione dei ragazzi coinvolti nella vicenda.
11042014