Caronno: in corso lo sfratto dell’artigiano 60enne
CARONNO PERTUSELLA – E’ in corso da stamattina alle 8 lo sfratto di Giuseppe Melis 60enne artigiano che ha perso la propria abitazione in seguito al fallimento dell’impresa edile che ha costruito la palazzina di via Pio XI dove vive da 29 anni. L’uomo avrebbe dovuto lasciare, al termine di un lungo iter, l’appartamento lo scorso 7 aprile ma l’intervento del sindaco Loris Bonfanti gli aveva dato un altro mese di tempo.
Stamattina alle 8,30 è arrivato l’ufficiale giudiziario con cui Melis sta parlando all’interno dell’appartamento da due ore dove è arrivato anche il primo cittadino Loris Bonfanti. Sul posto anche un gruppo di attivisti del Comitato autorganizzato saronnesi senza casa che già in occasione del primo tentativo di sfratto avevano organizzato un presidio.
Presenti in forze anche carabinieri e polizia di stato.
(Seguono aggiornamenti)
29052014
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Commenti
Problema: se la casa non è sua, perchè questo mi sembra che il giudice abbia stabilito, che si fa?? Non discuto che probabilmente il sig. Melis abbia subito un qualche tipo di raggiro dovuto al fatto che il suo credito non è riuscito a dimostrarlo, ma il punto è proprio questo: la casa non era o non è mai stata sua. E poi, scusate, perchè intervenire solo per lui? D’ora in poi il sindaco interverrà per tutti quelli che protestano l’ingiustizia di essere sfrattati?
Io non conosco la vicenda nei dettagli ma in ogni caso e’ assurdo che una persona di 60 anni venga buttata fuori di casa.
Ad essere ancora più precisi non si comprende se Melis fosse o no il legittimo proprietario oppure il locatario, visto che la procedura assomiglia molto ad uno sfratto per via di canoni non pagati: assegnazione non è sinonimo di vendita.
E comunque l’esproprio è una procedura che può compiere solo la pubblica amministrazione a seguito di cartelle esattoriali inevase, e di certo non sui immobili privati.
Come sopra: spiegate meglio tutti i particolari della vicenda e non date colpa di tutto alla polizia, obbligata ad intervenire in base ad un provvedimento che ha acquisito efficacia immodificabile.
La cronaca postata nel commento è erronea: non è che le forze dell’ordine si sono alzate una mattina e hanno deciso di mettere fuori casa una persona, ma è l’ufficiale giudiziario che ha avuto l’obbligo di eseguire un provvedimento di un magistrato, probabilmente divenuto definitivo; la forza pubblica si è resa necessaria in quanto il soggetto non ha lasciato spontaneamente il bene.
A voler essere precisi Giuseppe Melis non ha perso la propria abitazione in seguito al fallimento: semmai in seguito al fallimento il curatore fallimentare, per ripagarlo del debito di milioni mai ricevuti dall’azienda per cui aveva svolto lavori edili nel palazzo, gli assegno’ piu’ di vent’anni fa la casa, con tanto di regolare atto notarile. Fatto questo che non ha impedito che le “forze dell’ordine” lo buttassero in mezzo ad una strada,nonostante fosse appunto il legittimo proprietario dell’appartamento. E faccenda, questa, a dir poco vergognosa: raccontiamola.
magari se lo spiegassi meglio
Dunque questo è un esproprio, non uno sfratto.