Via Monti: rapinatrice, studentessa di Saronno
SARONNO – E’ appena maggiorenne la ragazza saronnese che giovedì sera ha tentato di rapinare il negozio d’abbigliamento Luxuria di via Padre Monti aggredendo con un coltello da bistecca ed una pistola da soft-air la titolare, una 63enne di Borgo Ticino e la figlia di 29 anni.
Ma andiamo con ordine tornado a quando, alle 18,20, in una caldissima serata saronnese la ragazza che indossava pantaloncini jeans ed una maglietta bianca è entrata nel negozio. Con sé aveva una borsetta scamosciata da cui, una volta all’interno del negozio, ha estratto la pistola, che sembrava in tutto e per tutto vera ed ha urlato alla commerciante dietro al banco “Dammi tutti i soldi o ti ammazzo! Dammi tutti i soldi o ti taglio la gola”. Mentre la 18enne brandiva il coltello la figlia della titolare è corsa fuori chiedendo aiuto ai commercianti.
Così per controllare la situazione la giovane ha deciso di uscire dal punto vendita trascinando la commerciante. Ha fatto qualche metro sempre spingendo la 63enne fino al ristorante Brasserie. Mentre la figlia chiedeva aiuto ad alcuni passanti e commercianti la 18enne ha sbattuto violentemente la testa della madre contro la vetrina ed ha tentato di ferirla alla mano. La 63enne si divincolava, così ha riportato diverse ferite all’avambraccio, ma la saronnese era così esagitata che nemmeno l’intervento della figlia è riuscita a fermarla. La svolta è arrivata con l’intervento di un agente della polizia locale di Saronno, Matteo Piuri, che si trovava a poche centinaia di metri in via Silvio Pellico. Appena la rapinatrice ha visto l’uomo in divisa avvicinarsi l’ha minacciato con l’arma obbligandolo a fermarsi. Nel frattempo decine di persone si sono avvicinate con la ragazza che minacciava alternativamente la folla e il vigile che lentamente continuava ad avanzare lentamente verso la giovane. Sfruttando proprio un attimo di distrazione della ragazza un vigile urbano della polizia locale di Ferno in borghese, Vincenzo Liguori, l’ha bloccata. L’agente di Saronno è subito intervenuto in suo aiuto ammanettando la rapinatrice. Solo in questa fase ci si è accorti che la pistola impugnata dalla ragazza non era un’arma vera ma una soft-air. Sono intervenuti i carabinieri che hanno preso in consegna la giovane accompagnata al comando di via Manzoni dove terminato il disbrigo delle pratiche burocratiche è stata scortata al carcere di Monza.
Ora si attende l’udienza di convalida del fermo. Studentessa residente con i genitori la 18enne non ha mai avuto problemi con la legge. Ora dovrà rispondere dei reati di tentata rapina aggravata, lesioni volontarie aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e minacce gravi. La commerciante è stata dimessa dal pronto soccorso nella notte con una prognosi di 15 giorni per le lesioni superficiali riportate alla braccia, 10 giorni di prognosi invece per la figlia che ha riportato lesioni al ginocchio e diverse escoriazioni.
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13062014