Barin: “La viabilità è studiata in modo da bilanciare le esigenze di tutti”
Il tema della viabilità e della mobilità, in una città piccola ma affollata come Saronno, ha un peso enorme ed interessa la vita di tutti, residenti ed utenti “di passaggio”.In qualità di Assessore alla partita posso affermare che l’impegno è senz’altro gravoso.
Ricevo abitualmente persone che segnalano velocità eccessive sotto casa, scarsità di parcheggi, situazioni di traffico caotico mentre si recano al lavoro, richieste di maggior tutela dei pedoni negli attraversamenti pedonali, di percorsi più sicuri per i ciclisti, di potenziamento delle linee di autobus locali.
Altre volte vengono fatte raccolte di firme e petizioni, per affermare con forza le necessità di un intero quartiere.
C’è però una domanda ricorrente che traspare a fronte dei molti colloqui con i cittadini o leggendo le loro lettere: come può l’Amministrazione approvare o negare l’introduzione di soluzioni viabilistiche, quando sono “chiaramente” in contrasto con i residenti della zona o con chi la strada la usa per necessità?
In altre parole, che diritto ha il Comune di mettersi contro le necessità di chi, dopotutto, paga le tasse per riceve un servizio?
La difficoltà del mio lavoro e dei tecnici comunali è proprio questa: bilanciare gli interessi di tutti i possibili utenti, spesso contrapposti, per raggiungere il miglior obiettivo possibile, che sia valido non solo oggi ma anche un domani quando le esigenze di mobilità saranno probabilmente mutate.
E’ proprio l’occhio doverosamente rivolto al futuro, la necessità di programmare interventi al di là dell’emergenza, che determina la difficoltà di comunicare ai cittadini le scelte che vengono fatte dall’Amministrazione.
A titolo di esempio, vorrei portare all’attenzione di lettori alcuni dati, utile per immaginare la viabilità di domani.
Il rapporto TERM 2013 della European Environment Agency evidenzia che mediamente ogni cinque italiani possediamo ben tre automobili. Oggi siamo i primi in Europa. Il prossimo futuro potrebbe quindi portare ad una riduzione di auto nelle strade, come sta avvenendo da tempo nelle altre nazioni. Meno problemi di parcheggi quindi.
Ma la nota positiva è che per i nostri spostamenti urbani già oggi usiamo le auto meno di tedeschi, francesi e inglesi,non disprezzando l’uso di autobus e treni.
In effetti capita a tutti di valutare, di volta in volta, se sia più conveniente spostarsi con la propria auto o con i trasporti pubblici, piuttosto che per le distanze più brevi a piedi o in bicicletta. Dipende dal tempo che si ha a disposizione, dalla comodità, dai costi, non ultimo dalla qualità dell’offerta dei servizi alla mobilità messi a disposizione all’utente.
Certamente le grandi città sono in grado di offrire trasporti pubblici efficienti, in virtù di una platea di utilizzatori più ampia, in grado di coprire con minor difficoltà le enormi spese che si rendono necessarie per garantire il trasporto collettivo.
Le città più piccole, come Saronno, per esigenze vitali di contenimento della spesa oggi possono rendere disponibili autobus ad intervalli di mezz’ora tra una corsa e l’altra, con il risultato che è impossibile soddisfare tutte le possibili richieste e necessità dei cittadini.
Ma l’esigenza di una mobilità più sostenibile, che tenga conto anche dell’ambiente, contagia tutti. Anche se l’auto rimane il principale mezzo di trasporto, la tendenza è quella di ragionare sui mezzi di trasporto alternativi.
Un altro spunto di riflessione è la ricerca effettuata da Ambiente Saronno Onlus – Legambiente assieme ad altre associazioni del saronnese, nell’ambito del “Progetto Mobilitiamoci”, promosso dal CESVOV.
Dalle risposte ai questionari somministrati a 359 studenti dei licei G.B. Grassi e Legnani e dell’Istututo Padre Monti, risulta evidente l’interesse per la mobilità sostenibile e cresce la motivazione a utilizzare la bici come vero e proprio veicolo, perché più rapido per gli spostamenti in città.
La maggior parte degli studenti intervistati proviene da fuori Saronno, con l’utilizzo nell’ordine di autobus, treno ed auto.
Quelli che abitano più vicino alla città userebbero volentieri la bici ma lamentano la scarsità di ciclabili per il collegamento con i paesi vicini.
Credo che anche il messaggio lanciato da questi ragazzi sia molto importante, su cui lavorare. Del resto, tutto quello che cerchiamo di fare oggi, in realtà lo facciamo per loro!