Via Monte Grappa: caos sensi unici
SARONNO – Gli operai hanno ultimato ieri sera la realizzazione della segnaletica orizzontale ma le critiche e le lamentele per i nuovi sensi unici di via Monte Grappa e via Bainsizza sono già fortissime ed arrivano da ogni categoria i residenti, gli automobilisti di passaggio e persino i pedoni per i quali la rivoluzione è stata studiata.
Ma andiamo con ordine partendo dall’intervento. Per garantire una maggior sicurezza per gli utenti deboli ed evitare una serie di punti pericolosi (l’immissione da sinistra da via Monte Santo a via Monte Grappa e da quest’ultima a via Marconi) l’Amministrazione ha deciso, come anticipato la scorsa primavera dall’assessore alla mobilità Roberto Barin, di istituire due sensi unici. In sostanza via Monte Grappa si può ora percorrere solo da via Marconi a via Bainsizza e quest’ultima è percorribile solo verso via Don Monza. Da ieri dunque non si può più utilizzare il percorso via Monte Grappa e via Bainsizza come alternativa per lasciare rapidamente il quartiere senza passare da via Don Monza.
Tra i problema segnalati c’è l’allungamento dei tempi di percorrenza: gli abitanti dell’ultimo tratto di via Monte Grappa e di via Bainsizza invece di una decina di metri per raggiungere via Marconi e lasciare Saronno devo attraversare l’intero isolato percorrendo oltre un chilometro. Non solo in questo modo tutto il traffico del quartiere si riverserà per uscire in via Don Monza un’arteria non certo larghissima e con un ingresso non certo facile su via Marconi.
Tra i problemi sollevati dagli automobilisti anche il calo dei parcheggi: un lungo tratto della via quello centrale sono stati eliminati degli spazi della sosta, almeno una decina, anche se, essendo diventata l’arteria a senso unico, lo spazio per la convivenza di stalli e pista pedonale non mancherebbe.
In realtà neppure il percorso pedonale si è salvato dalle critiche soprattutto perchè è realizzato sul lato sinistro della strada dove “sbuca” via Monte Santo. “Al di là della realizzazione della fantasiosa della segnaletica orizzontale (non si sono mai viste le strisce pedonale realizzate dopo la riga d’arresto?) non si poteva realizzare la ciclabile dall’altro lato della strada? Per svoltare le auto devono uscire molto invadendo completamente il percorso pedonale con rischio per chi ci cammina”.
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03092014