Porro e Nigro:”Le forze dell’ordine non bastano ma le ronde non sono la soluzione”
Ci siamo sgolati, fino alla noia, nell’affermare che la sicurezza è una questione di tutti. Mai abbiamo nascosto minimizzando quanto accadeva in città e sta accadendo ancora in questi giorni. Sempre abbiamo rappresentato il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico a Saronno alle autorità cui compete garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Neppure per un momento ce ne siamo lavati le mani. Al contrario ci sono forze politiche che cercano di lucrare su problemi reali per scopi politici.
Non ci stancheremo di ricordare che ” Al Ministero dell’interno è attribuita la responsabilità e la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e, come tale, è autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza … A livello provinciale la figura del Prefetto è caratterizzata da un duplice ruolo: egli, infatti, è preposto all’attuazione delle direttive ministeriali ed al coordinamento delle forze di polizia, ed è anche responsabile provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica” (cfr. http://www.interno.gov.it/mininterno/).
A breve il “Patto per la Sicurezza” – fortemente voluto dall’Amministrazione di Saronno, che ha trovato nel Prefetto un sensibile interlocutore – sarà in vigore. Con la Prefettura di Varese l’Amministrazione di Saronno ha sempre interloquito, perché alla città fosse dedicata l’attenzione massima. I successi che le forze dell’ordine possono vantare stanno a dimostrare che la strada è quella giusta. Altro è se le leggi sono inadeguate e un ladro violento, dopo essere stato arrestato e processato, viene scarcerato il giorno dopo.
Ma in uno stato democratico non c’è spazio per il “rondismo”, tipico di movimenti eversivi che fanno del razzismo il loro credo.
Quanto accade pressoché quotidianamente negli ultimi tempi a Saronno: violenze verso i giovani, le donne, e gli anziani, furti nelle case, danneggiamenti delle automobili, sono delitti contro le persone e la proprietà non più sopportabili. Siamo convinti e lo diciamo da tempo che gli organici delle forze dell’ordine presenti in città non sono sufficienti per fronteggiare il fenomeno che vive Saronno, città frontiera fra area metropolitana e provincia di Varese, in questa fase della sua storia.
Non si tratta di moltiplicare tipologia di forze dell’ordine. In Italia ci sono ben sette forze di polizia, cinque dello stato e due degli enti locali. Troppi! Si tratta però di garantire maggiore presenza delle forze dell’ordine in modo stabile e permanente. Il rapporto fra numero di abitanti e presenza delle forze dell’ordine è troppo modesto per contenere il gran numero di marginali, violenti, delinquenti che insistono sulla nostra città. Fare fronte alle emergenze è possibile. Sono necessari mezzi ulteriori.
Per concludere, rispondiamo alla domanda del titolo. Saronno presenta molteplici problemi, ma non possiamo rappresentare la nostra città soltanto come un luogo violento e insicuro. L’insistenza su questo tema, senza individuare soluzioni possibili, è il modo per infliggerle una ferita ancora più grande. I problemi reali dobbiamo affrontarli con misure reali, nel rispetto dei ruoli delle competenze e delle regole democratiche. Rispondendo ai bisogni dei meno fortunati e rispettando la legalità.
Per risolvere i problemi di ordine pubblico la strada maestra è quella di affidarsi alle forze delle ordine la cui presenza va potenziata. Questa è la richiesta dell’Amministrazione. Questo è quanto chiediamo di sostenere a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Serve un’alleanza per la legalità e la sicurezza.