Barin replica a Sportelli: “E’ triste vedere che gli interventi non sono compresi neanche dai politici”
Inizia così la replica dell’assessore alla Viabilità Roberto Barin all’intervento del consigliere comunale di maggioranza Stefano Sportelli sulla situazione del tratto di via Varese all’altezza dell’ufficio postale una zona dove si erano registrate anche le proteste dei residenti.
” L’eventuale sconcerto dei residenti nasce dal fatto che Saronno è una città che per molti anni è stata progettata per il solo traffico veicolare e quindi gli ultimi interventi, che si rivolgono finalmente anche alla mobilità debole, devono essere ancora assimilati. E’ invece un po’ più triste apprendere che anche per molti politici locali la questione è tutt’altro che chiara.
L’obiettivo che ci siamo posti in questi ultimi anni è stata la definizione di una rete di percorsi ciclabili o ciclopedonali in grado di rendere più sicuro l’uso della bicicletta, quale elemento fondamentale per cercare di contrastare il traffico veicolare, del quale tutti si lamentano ma che di fatto ben pochi contribuiscono a ridurre, usando quando possibile mezzi di trasporto alternativi.
Con dei percorsi ciclabili ben chiari e definiti sarebbe più facile e premiante l’uso della bicicletta, quindi nei prossimi anni dovremo lavorare sia per collegare i vari spezzoni fino ad oggi realizzati, sia per evitare il più possibile i tratti a zig-zag nelle nuove realizzazioni, che sono “soluzioni” pensate non per il ciclista ma solo per non creare intralcio ad altri utenti della strada.
L’intervento di via Varese rientra tra questi tentativi: creare un collegamento nord-sud privilegiato anche per i ciclisti, sia residenti che di passaggio, che fosse il più possibile veloce e sicuro. La scelta di “valorizzare” la ciclopedonale di fronte al Teatro non rientra invece in questa logica, sarebbe l’ennesimo zig-zag che certamente risulterebbe inutilizzato dai più.
Per rispondere a Stefano: ci ritroviamo quindi due ciclopedonali parallele? Spero proprio che sia solo il primo di numerosi altri casi analoghi, che le prossime Amministrazioni contribuiranno a creare. Anche se ci vorranno anni, credo che sia l’unico modo per contribuire ad un cambio radicale di mentalità, necessario per chi come me è stanco di respirare i fumi di scarico delle auto altrui”
29122014