Veronesi svela i segreti dalla cometa Lovejoy
“La cometa Lovejoy (C/2014 Q2) passa in questi giorni vicino alle stelle più luminose della costellazione del Toro, vicino alle Pleiadi, ma è difficile vederla a occhio nudo da Saronno se non come una debole luminosità, dato che i cieli non sono tersi e le luci della città creano un forte bagliore che nasconde la maggior parte degli oggetti celesti.
La cometa è stata scoperta il 17 agosto 2014 da Terry Lovejoy utilizzando un telescopio Schmidt-Cassegrain di 20 cm di diametro.
La cometa transiterà nel punto più vicino al Sole il 30 gennaio 2015 e sarà ad una distanza dal Sole di poco superiore a quella della Terra dal Sole. La cometa è transitata vicino al Sole circa 11 mila anni fa. Il passaggio ravvicinato con il Sole cambierà la sua orbita, per cui il prossimo avvicinamento al Sole è previsto tra 8 mila anni.
La cometa potrebbe avere una superficie con ghiaccio di acqua o di altri composti chimici ghiacciati. Durante il passaggio nelle vicinanze del Sole il ghiaccio sublimerà facendo staccare polvere e ghiaccio dalla cometa. La polvere seguirà il percorso della cometa, ponendosi sul cammino appena percorso dalla cometa lungo la propria orbita intorno al Sole, caratterizzando la cometa con una coda di polveri che riflettono la luce del Sole e la rendono molto luminosa. Il gas dei composti sublimati che passano da solido a gas per via del calore del Sole, si dispongono invece in direzione contraria a quella del Sole. Il Sole infatti emette una quantità enorme di particelle ad alta velocità che spingono questi gas della cometa in direzione contraria rispetto al Sole, come se fosse la scia di acqua lasciata da una nave in viaggio.
E’ possibile, ma non c’è alcuna certezza in proposito, che verso fine gennaio, quando la cometa passerà nel punto della propria orbita più vicina al Sole, diventerà più luminosa a causa della maggiore quantità di polveri e di ghiaccio che si staccheranno dalla superficie della cometa. Verso fine gennaio la cometà sarà nella costellazione del Triangolo, poco sotto le Pleiadi, per cui potrebbe essere possibile riuscire a vederla meglio, se non a occhio nudo, almeno con piccoli telescopi o binocoli.
Cieli sereni a tutti.
La foto che accompagna l’articolo è stata scattata dal Pian dell’Armà, in provincia di provincia di Pavia, da Lorenzo Comolli, astrofilo e astrofotografo a cui va il ringraziamento della redazione per la disponibilità dimostrata.
21012015