Teatro: l’incognita futuro offusca la presentazione della stagione
SARONNO – Ci sarà Filippo Timi, Giuliana Musso, Paolo Calabresi, l’opera, la danza e la stagione per bambini l’anno prossimo nella stagione del teatro Pasta ma la presentazione che si è tenuta alle 18 nella sala di via Primo Maggio è stata catalizzata dalle preoccupazioni sul futuro della sala.
Davanti al palco si sono radunati diversi abbonati e esponenti del mondo politico cittadino: l’ex sindaco Valeria Valioni, il capogruppo di Pd Francesco Licata, l’ex consigliere provinciale Alfonso Attardo.
A presentare l’appuntamento è stato il presidente Domenico Mecca rammaricato per l’assenza del sindaco Alessandro Fagioli: “Sarà stato trattenuto da altri impegni. Peccato perchè il contributo dell’Amministrazione è indispensabile per tenere in vita una realtà come quella del teatro che ormai con i soli biglietti non riesce ad andare avanti. Pur offrendo un contributo importante alla vita cittadina”. Tra le novità anticipate, e i ringraziamenti allo sponsor, la pubblicazione dei bilanci sul sito del teatro: “Non basta che sia depositato. Il teatro deve essere una casa di vetro in cui tutti possano guardare”.
A rappresentare l’Amministrazione l’assessore alla Cultura Lucia Castelli che dopo aver portato il saluto del sindaco Fagioli ha sottolineato come la nuova stagione sia “variegata e di gran qualità tanto da attirare persone da Saronno ma anche da tutto il comprensorio”.
Durante il saluto dei membri del cda Giuseppe Uboldi ha parlato delle “preoccupazioni per il futuro del teatro” facendo riferimento alle dichiarazioni del sindaco Alessandro Fagioli che durante l’insediamento in consiglio comunale ha parlato della necessità che la fondazione si sostenga da sola. La dichiarazione ha aleggiato nella sala durante la presentazione degli spettacoli ed infatti le domande del pubblico sono subito arrivate al punto. La richiesta era quella di chiarire la situazione: l’assessore ha garantito di farsi portatore delle istanze del teatro e degli spettatori dall’Amministrazione mentre il presidente Mecca, malgrado le insistenze del pubblico ha preferito non entrare nel merito: “Non credo sia corretto riferire quanto detto in un’altra sede senza che i protagonisti siano presenti per spiegare le proprie posizioni”.
La serata si è conclusa con la certezza di una proposta culturale di gran qualità e tanti dubbi sul futuro del teatro saronnese.
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08072015