Ciocchina, Airoldi: “La città e i premiati meritavano più rispetto istituzionale”
Inizia così la riflessione che Augusto Airoldi, ex presidente del consiglio comunale, ha condiviso nelle ultime ore sul proprio blog in merito alla cerimonia della consegna delle Ciocchine che si è tenuta sabato pomeriggio in sala Vanelli. Di seguito riportiamo il testo integrale.
Ma non ritenere gli insigniti della benemerenza e i cittadini saronnesi degni di alcuna parola che non sia la mera lettura della motivazione del premio riportata sulla pergamena, mi sembra una scorrettezza che il sig. Sindaco avrebbe potuto evitare. Solo la presenza del Coro Alpe, da sempre garanzia di bel canto, ha evitato che la cerimonia di consegna delle Civiche Benemerenze “La Ciocchina”, che si è svolta ieri pomeriggio in sala Vanelli a, fosse da ricordarsi come la più scialba di sempre.
Capisco che indossare la fascia tricolore infastidisca un Sindaco che si è fatto eleggere in un gruppo politico nel cui nome è esplicito l’obiettivo dell’indipendenza della padania (sic!). Vorrei però rammentargli che quando agisce in pubblico a nome della città, in quel momento non è il sig. Alessandro Fagioli, privato cittadino, ma organo di Governo del Comune il cui distintivo è rappresentato dalla “fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla” (art. 50 del D. Lgs. n. 267/2000). Perché nell’esercizio delle sue funzioni, non rappresenta né il suo movimento politico né solamente coloro che lo hanno eletto, ma tutta la città di Saronno. E la città di Saronno ha diritto di essere rappresentata con le insegne istituzionali della Repubblica alla quale appartiene, non dal colore verde di una cravatta o di un fazzoletto al taschino della giacca”.
26102015
Invito il Sindaco Alessandro Fagioli a riflettere su queste sue scelte, certo indotte dal movimento politico al quale appartiene. Perché Saronno merita di più.