Pasta, Licata: “Un consiglio comunale aperto è improrogabile”
SARONNO – “La sala Nevera gremita durante la conferenza stampa del dimissionario CdA del Pasta ci dà la cifra dell’interesse e della preoccupazione della città intorno alla situazione del Teatro Saronnese”.
Inizia così l’intervento del capogruppo del Pd Francesco Licata in merito al futuro del cda del teatro cittadino.
“Senza mezzi termini o giri di parole, nel passaggio più importante della relazione del Presidente della Fondazione c’è l’affermazione, suffragata da evidenze e dettagliata, che con il contributo decurtato a € 210.000 (- € 50.000 rispetto all’anno precedente) il Teatro non potrà avere una gestione sostenibile con rischi evidenti per la prossima stagione, che è già adesso in fase di programmazione.
A questo punto, udite le due campane, palesemente discordanti di CdA ed amministrazione civica, sarà opportuno un momento incontro tra quest’ultima e la Città che chiede di sapere, ed è assolutamente legittimata a farlo. Un momento di confronto in un consiglio comunale aperto, il quale a questo punto diventa inevitabilmente improrogabile”.
18042016
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Commenti
Quanta bella kultura…….
I consigli comunali aperti non sono deliberativi, cioè i consiglieri non votano. Parla il pubblico, magari ammaestrato, e dà l’impressione di rappresentare la città. Più di quanto la rappresentino gli eletti dal popolo. A Licata, per una sera, sembrerà di essere ancora in maggioranza.
#LicataStaiSulTetto
Il teatro dovrebbe stare in piedi da solo!!!! Sono le persone con tanta voglia di fare che fanno la differenza…. vedi Sporting Club di via Lorca dove fino ad un anno fa si tirava a campare. Poi con l’arrivo di Altobelli ex campione di tennis la situazione è cambiata drasticamente. Volontà, organizzazione, spirito di sacrificio….. VEDERE PER CREDERE!!
ma i saronnesi non vanno mai nelle altre città? lavorano tutti a Saronno ? non vanno mai a teatro, allo stadio , , alla Scala a Milano? Lo sanno che usano i servizi pagati dalle tasse di altri cittadini ?Un sindaco poi deve lavorare per tutti i cittadini anche per quelli che non lo hanno votato e per quelli che lo hanno votato magari amano il teatro
Allibita ha ragione. È sufficiente alzare il prezzo del biglietto. Gli amanti del teatro continueranno ad utilizzarlo, gli altri non dovranno più pagare un servizio non indispensabile.
Alzare il prezzo del biglietto significa affermare che il teatro è solo per chi è particolarmente abbiente: Si ecludono i più giovani , i ” lavoratori” che hanno un reddito più basso. Inoltre avere un presidio serale in una zona difficile è lavorare a favore di una MAGGIORE sicurezza per tutti. Possibile che pensiate davvero che la cultura debba essere appannaggio solo delle classi agiate? E poi basta con i discorsi prima quelli di saronno… Quelli di saronno vanno ovunque , studiano in scuole finanziate dal comune di Milano , vanno allo stadio di Milano , magari alla scala, o nei teatri finanziati dal comune di Milano.
Non ho mai sentito nessun politico o cittadino milanese , neppure un leghista dire basta ai saronnesi . Suvvia ……!!!!“studiano in scuole finanziate dal comune di Milano , vanno allo stadio di Milano , magari alla scala, o nei teatri finanziati dal comune di Milano.”
certo, ma pagano il corrispettivo richiesto dai gestori/proprietari.
Ha idea di quanto costa assistere ad una partita di calcio a San Siro?Nelle scuole civiche pagano meno della metà delle scuole private con lo stesso indirizzo. ( questo perchè il comune le sovvenziona e mai un cittadino milanese ha posto questo problema , neppure la lega quando governava). Allo stadio si può andare con 30 euro . Mio figlio e mio marito ci vanno. Usano come i saronnesi tram e metro , pagati dalle tasse dei milanesi. Questa polemica è a doppio taglio.
In comune di milano ci lavorano saronnesi . Si immagina un cittadino di milano che chiede
di licenziare quelli di altre città ? hahahah !!!!!!Siamo in Europa , i nostri figli spesso vanno in altri luoghi a lavorare
e stiamo fermi a questi risibili pretesti solo perché considerate le istituzioni culturali inutili per la crescita di un cittadino ?
Nello stesso Consiglio Comunale parliamo anche dei 50.000 €uro tagliati all’asilo Regina Margherita di Cassina Ferrara, dell’atletica che non sa dove allenarsi e gareggiare o anche, perchè no del Calcio. Poi con un Referendum comunale facciamo decidere ai Saronnesi come vorrebbero utilizzare quei 280.000 €uro all’anno visto poi che in 20 minuti e 6 €uro di spesa con le FNM siamo in centro a Milano.
Ma con tutti i problemi che creano le RISORSE che gravitano a Saronno, il teatro certo non è una priorità avvertita dai cittadini!
Si faccia piuttosto un consiglio comunale aperto sul problema SICUREZZA!
#licatavaisultetto
Forse il buon Licata non si è accorto che Fagioli ha vinto le elezioni con un programma chiaro dove si può leggere, a proposito del Pasta: “Il Teatro di Saronno oggi necessita di un contributo a fondo perduto da parte del Comune: dovrà invece essere in grado di sostenersi con le proprie forze, come si suol dire “staccando i biglietti”. Il sostegno con il danaro pubblico dovrà effettuarsi per quegli eventi che valorizzano esperienze culturali intraprese dai Saronnesi, o che servano ai Saronnesi per migliorare le proprie capacità e qualità espressive emozionali, attraverso dei bandi a progetto.”
La parte di città che si riconosce in Licata, in Mecca, può chiedere 10, 100, 1000 consigli comunali aperti per sapere. Siamo, per ora, in una democrazia rappresentativa e non diretta: pertanto le decisioni sono prese dall’amministrazione in carica, con il voto favorevole del consiglio comunale nelle forme previste dal Testo Unico Enti Locali.
bastaaa Licata bastaaa soldi con sto teatro a misura rosso-borghese!
E chi ci portiamo? Nanni Svampa e i Legnanesi? Tanto per capire… Visto che il noto sinistrorso Barbareschi calcò quel palco.