Cda Pasta: “Ecco perchè non approviamo il bilancio”
SARONNO – Dopo l’incontro con il pubblico e la stampa ecco la nota inviata dal Cda del teatro Pasta per spiegare la scelta di dimettersi, annunciata in mattinata dal sindaco Alessandro Fagioli.
In seguito all’incertezza sulle linee guida dell’attuale Amministrazione Comunale nei confronti del Teatro Giuditta Pasta, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deciso di non approvare il bilancio 2015 in segno di protesta e nella speranza di porre l’attenzione sul futuro di questa importante istituzione cittadina.
I RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE FAGIOLI
Nel mese di ottobre 2015, a seguito di dimissioni del Consiglio di Amministrazione per fine mandato dopo l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2014, come risultava agli atti della Camera di Commercio, è nato un confronto con il Sindaco sulla legittimità della continuazione per un altro esercizio finanziario, finito positivamente poi con un lodo del notaio che ha redatto lo statuto della Fondazione.
IL CONTRIBUTO 2015
In occasione di quegli incontri vi è stato anche un confronto sul contributo annuale del Comune a favore della Fondazione sia per l’anno 2015 sia, soprattutto, per l’anno 2016. In tale sede il Consiglio del Teatro ha chiesto di conguagliare il contributo 2015 e di versare il contributo straordinario stanziato dalla precedente giunta, a copertura degli oneri straordinari sopportati per la chiusura di una lite giudiziaria in essere con l’ex direttore organizzativo. Tale richiesta è stata oggetto di un successivo sollecito nel mese di gennaio 2016.
CONTRIBUTO 2016
Per quanto riguarda l’anno 2016 la Fondazione ha chiesto di poter contare sull’importo massimo previsto in Convenzione necessario per la copertura dei costi fissi non comprimibili ed ha inviato al Sindaco il Bilancio Preventivo. In data 5 febbraio 2016, oltre il termine del 31 dicembre 2015 previsto dalla Convenzione, il Sindaco ha fatto recapitare al Teatro una lettera dove per la prima volta richiama che la misura del contributo del Comune è direttamente collegato all’entità dei cosiddetti “costi sociali” sopportati dalla Fondazione “per garantire la partecipazione agli spettacoli di categorie deboli o per la realizzazione di eventi a titolo gratuito o a prezzo agevolato rivolti alla popolazione scolastica”.
All’obiezione che gli obblighi nei confronti del Teatro nascevano direttamente dalla Convenzione e che altre richieste come l’inserimento di nuovi spettacoli e una “più aggressiva politica dei prezzi”, contenute nella stessa lettera, erano direttamente demandati sia dallo statuto sia dalla succitata convenzione all’autonomia degli organi della Fondazione, per tutta risposta in data 4 marzo 2016 il Sindaco scrive che il contributo per l’anno 2016 è fissato in € 210.000.= invece di € 260.000. del 2015 e che tale riduzione non comporterà la chiusura del Teatro ma un’azione di stimolo nei confronti dell’organo amministrativo della Fondazione per assumere iniziative che promuovano maggiori attività culturali e conseguenti maggiori proventi che ne riducano la dipendenza dalle risorse economiche fornite dalla collettività, dimenticandosi dei servizi resi dal Teatro ai cittadini saronnesi.
Con tale decisione il Sindaco determinerà di fatto il forte ridimensionamento dell’attività di spettacolo e in poco tempo la chiusura del Teatro dovuto ad un contributo molto al di sotto delle spese di struttura di € 270.000.
LA SCELTA DELLA DIMISSIONI
In questo quadro molto incerto e premonitore di decisioni di ridimensionamento dell’attività del Teatro, con ripercussioni dirette nei confronti degli abbonati, degli spettatori e dei cittadini saronnesi, il Consiglio della Fondazione ha rassegnato nelle mani del Sindaco le sue dimissioni irrevocabili e si appella alla cittadinanza, ai compenti delle forze politiche di Saronno e alle associazioni culturali affinché il Teatro Giuditta Pasta possa continuare a svolgere attraverso il ripristino dell’entità dei contributi comunali, senza interruzioni e riduzioni, i livelli delle attività sociali e di spettacolo raggiunti.
Questo Consiglio di Amministrazione ha saputo interpretare le esigenze del territorio e da quando è in carica può affermare di aver:
1. sistematicamente migliorato l’andamento economico e per la prima volta ha chiuso il Preconsuntivo 2015 con un avanzo di gestione;
2. provveduto all’attuazione di una programmazione artistica di tutto rispetto molto gradita dal pubblico e dalla critica.
3. incrementato e diversificato il pubblico;
4. posto una maggiore attenzione verso i giovani;
5. ampliato la proposta culturale in appoggio alla stagione ufficiale (laboratori teatrali che coprono tutte le fasce di età, incontri formativi di maggiore approfondimento sui differenti linguaggi);
6. rafforzato il rapporto con le istituzioni scolastiche del territorio attraverso numerose iniziative.
16042016
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Commenti
Mentre loro se ne vanno Davide Van de Sfroos fa il tutto esaurito a 30 €uro, non ci voleva un genio, bastava pensare anche agli incassi per far quadrare il bilancio e forse fare anche guadagni.
Guardi che lo spettacolo di Davide Van de Sfroos è stato organizzato sotto la gestione di questo CdA.
Vuole dire che questo spettacolo è stato organizzato dal sig. Fagioli ? Ma allora abbiamo un fenemeno!
A casa e fine della discussione !!! Soldi sprecati inutilmente per far vivacchiare quattro benpesanti che si riempiono solo la bocca !! A CASA !!!
ma per carità!!!! è ovvio che i soldi per la cultura sono sprecati.meglio un bel parcheggio coperto, per andare a prendere il treno per vedere un film con Fantozzi-salvini a milano?
Ricordo che la giunta precedente ha chiuso il tribunale perché i comuni vicini non hanno contribuito alla sua sopravvivenza qui è diverso?
Vorrebbero quasi un milione di €uro ogni tre anni ed il ripianamento, subito, del debito di 20.000 che la precedente amministrazione non ha coperto, per chiudere il bilancio 2015.
Diamolo in gestione al GB Grassi ed ai suoi studenti volontari che faranno sicuramente meglio. Sette dipendenti con stipendi dorati in rapporto alle ore lavorate, per non parlare del Bar.
Cambio drastico o non ce lo possiamo permettere questo “confettino”.
La scusa della cultura è sempre servita a pagare i vizi ai ricchi con i soldi (tasse comunali) dei poveri e pensionati.
E aggiungiamo che non depositano nemmeno i bilanci (ma non sono tenuti), né che questi sono disponibili in formato digitale e né visionabili quando espressamente richiesti (nemmeno hanno avuto il decoro di rispondere alla mia richiesta legittima di avere copia del bilancio della Fondazione degli anni 2013 e 2014).
Caro cittadino fai come diceva Goebbels quando sento la parola cultura metto mano alla pistola
In merito al tribunale è giusto dire che alcuni comuni avevano risposto positivamente ( sicuramente Caronno Pertusella) altri hanno risposto da par loro, sicuramente Origgio e Uboldo. Naturalmente tutti gli abitanti dei paesi vicini vogliono posteggiare in centro a Saronno gratis.
Gli studenti del Liceo Grassi, cresciuti con il Teatro, sono prossimi agli studi universitari e i nuovi non potranno arricchirsi con il teatro, perciò più poveri.
Leghisti non capiscono, tornate a scuola.
Traspare tutta la disperazione della sinistra per aver perso il controllo della kultura.
Tranquilli, vi restano le scuole. E le associazioni.
E sono terrorizzati all’idea che la Lega possa fare bene.
caro anonimo, anhe tu, come Goebbels, quando senti la parola cultura metti mano alla pistola?
Stalin ha fatto lo stesso ….. w i kumunisti. Portatori della verità assoluta.
Grazie, se non fosse per lei io non mi sarei accorto che il Teatro G.Pasta era in mano ai comunisti; sarà anche per questo che ci sono pochi bambini!
Per le scuole vuol dire che Collegio ARcivescovile, Sant’ Agnese, Orsoline, Istituto Prealpi, Centro Studii sono in mano ai comunisti?
Certo che la Provincia Leghista ha fatto delle ottime scelte per il Liceo Classico Stefano Maria Legnani. Nonostante le qualificate segnalazioni che consigliavano una nuova sede più ampia si è rimasti nello steso sito con la conseguenza che si hanno due sedi (via Antici) con maggiori costi e necessità di rifiutare iscrizioni che la qualità dell’insegnamento richiama. Il Liceo SML ha vinto un premio nazionale per la loro rappresentazione teatrale.
Si faccia raccontare dai suoi amici leghisti della doppia inagurazione! Chi ha pagato?
Che capitani coraggiosi… una stagione teatrale trionfante, un bilancio in attivo e NON lo approvano?
Se questa non è un’azione politica, di cosa si tratta? Ignavia?
A fronte degli avvenimenti di questi giorni, al di là di ragioni, polemiche o quant’altro, vorrei ringraziare pubblicamente l’operato di questo CdA e del teatro nel suo insieme (dipendenti compresi). Ieri sera ho visto tanti giovani; a teatro vedo spesso tanti giovani. In questi anni tanta gente (io per prima) si è avvicinata al teatro. E’ stata un’eccellente esperienza per tutti. Non lasciamola morire!! E soprattutto non lasciamo che l’alta qualità che ha raggiunto il teatro in questi anni venga sprecata.
Cara Giulia, ne faranno strame delle tue parole
Senza vergogna!
Che fortuna….. dei comunisti in meno da pagare !
Da pagare? Non prendevano alcun consenso. Farà lo stesso il nuovo CdA nominato da Fagioli?