Consiglio comunale aperto: un’occasione persa
Dai lunghissimi interventi dell’Amministrazione comunale è emersa una volontà di spiegare e un po’ anche giustificare ogni scelta fatta negli ultimi mesi ma non era questo che volevano i saronnesi. Nessuno voleva sentire come mai il cda non si era dimesso ad ottobre o perchè il bilancio non era stato approvato. I saronnesi, sia quelli che voglio difendere la qualità dell’offerta del teatro sia quelli che vogliono soprattutto un contenimento dei costi, volevano sapere che cosa succederà nei prossimi giorni, settimane, mesi in teatro. Qual è il progetto del Comune fermo restando la rassicurazione del sindaco Alessandro Fagioli sulla “non volontà di chiudere”.
Qualche risposta è arrivata dal presidente Paolo Pasqui che ha parlato delle dimissioni del direttore artistico e degli intenti della fondazione in base alle indicazioni del Comune. Non sarebbe stato meglio partire da qui?
Il consiglio comunale ha lasciato molte domande aperte: questo è un momento cruciale per la nuova stagione, lo stop imposto dalle dimissioni del cda e del direttore artistico creeranno dei problemi? Il fatto di dover fare una stagione “che si regge da sola” creerà difficoltà? Saranno mantenuti tutti i tipi di abbonamento? E tutte le tipologie di spettacoli?
Queste erano le domande che si facevano gli abbonati prima di entrare al consiglio comunale aperto. Domande rimaste senza risposta malgrado un consiglio comunale di tre ore, di cui poco meno di due occupate da un monologo dell’Amministrazione.
Sara Giudici