Il presidente Bene: “La Robur non giocherà più al Ronchi. Vi spiego perchè”
SARONNO – “Alcuni fatti successi nelle ultime settimane hanno fatto si che al momento la Robur giochi solo in due campi: il Prealpi e lo stadio. Voglio fare chiarezza su questo aspetto perchè nelle ultime settimane sono corse diverse voci ed è il momento che la nostra società faccia chiarezza e spieghi cos’è accaduto”.
Così prima dell’inizio della presentazione della prima squadra e dell’intero team societario della Saronno Robur il presidente Piero Bene ha deciso di entrare “a gamba tesa” sul tema centro sportivo Ronchi.
“Quando sono arrivato alla Saronno Robur, oltre ad aver acquisto debiti e crediti, della prima voce ce ne son tanti della seconda molti pochi, ho acquisito anche tre strutture: il Prealpi, lo stadio comunale e il centro sportivo Ugo Ronchi. In queste tre strutture erano divise tutte le nostre categorie. Ad esempio gli Allievi giocavano al Ronchi”.
Piero Bene ha continuato spiegando la vicenda nei minimi particolari: “C’era un contratto ad uso gratuito con un rimborso spese di 1.800 euro al mese tra il centro sportivo Ronchi (di proprietà della comunità pastorale crocifisso risorto ndr) e la Saronno Robur. In questo contratto era ben precisato, all’articolo 10, che sarebbe venuto meno in caso di fusioni o cambi di società. A rigor di contratto nel momento in cui la Saronno Robur si è fusa con il Marnate Nizzolina (nell’estate 2015 operazione che ha portato all’ingresso in Prima Categoria della società ndr) questo avrebbe dovuto decadere. Però di questa situazione non se ne è accorta ne la parrocchia ne il vecchio presidente (Mario Busnelli ndr)”.
E continua: “Quando sono diventato presidente della Robur mi sono accorto che c’era un’anomalia: ossia nel contratto c’era una partita iva che non era la mia società ma bensì quella della vecchia dirigenza. Sono andato dal prevosto per chiarire: ci siamo incontrati più volte e c’è stato accordo su tutto. Al punto che c’era anche il progetto di realizzare un campo di sintetico vista la bella collaborazione che era nata. Ho pagato regolarmente tutti gli affitti anche il debito della gestione precedente e quindi ho chiesto a don Armando Cattaneo un nuovo contratto. Non è arrivato nulla fino a quando l’ho rivisto il 30 giugno, giorno di scadenza, ed è stato quando mi hanno detto, che in virtù dell’articolo 10 del contratto stesso, non lo voleva rinnovare ma scindere”.
Dura la chiosa di Piero Bene: “Le voci che si sono susseguite in questi giorni sono tante, a partire da quelli sui mancati pagamenti, ma noi abbiamo voluto aspettare questa conferenza stampa per fare chiarezza. Se don Armando ha qualcosa da dire che faccia una conferenza stampa e lo dica. Dica se ci ha mandato via perchè non abbiamo pagato o se ci ha mandato via perchè ha pensato lui di fare il suo business. Perchè secondo me don Armando Cattaneo è un imprenditore ed ha pensato bene di fare il suo business a modo suo e infatti oggi ha la sua società”.
“Ho tenuto a fare chiarezza sulle motivazioni di questa situazione per chiudere questa agonia, fatta dagli altri, anche perchè a noi di questa sterile polemica non interessa nulla”.
In sostanza la Robur Saronno non giocherà più al centro sportivo Ronchi e non avrà la scuola calcio e i pulcini: “Abbiamo lasciato tutto a Giorgio Nocera che in questi anni si è impegnato molto su questo fronte. E’ un settore che funziona per cui si è speso molto ed abbiamo ritenuto giusto lasciarglielo”.
18072016