Sar-Ser, sindaco di Solaro: “Continuare controlli, anche con l’esercito”
Ho appreso della decisione dai suddetti organi di stampa e ho verificato, anche con la nostra polizia locale, che non ci fosse scappata qualche comunicazione ufficiale, che tuttavia non è pervenuta: immagino dipenda dal fatto che Solaro dal punto di vista giurisdizionale faccia capo alla Prefettura di Milano. In ogni caso, sto predisponendo una comunicazione ad entrambe le prefetture perché su questa questione Solaro sia coinvolto ed informato in anticipo, dal momento che i suoi cittadini fruiscono del servizio di trasporto e credo abbiano il diritto di essere tenuti in considerazione quando si prendono decisioni che li riguardano”
Inizia così la presa di posizione, diffusa qualche giorno fa, del sindaco di Solaro Diego Manenti in merito alla decisione della Prefettura di Monza di sospendere alcune fermate della tratta Saronno-Seregno a partire dalla giornata di oggi.
“Negli unici due incontri dello scorso anno cui siamo stati invitati dalla prefettura di Monza per affrontare la questione dello spaccio in area Groane lungo la S9 (cui hanno partecipato sindaco e comandante dei vigili al primo, vicesindaco e comandante al secondo), abbiamo dato disponibilità alla formazione di una squadra sovracomunale di controllo e presidio territoriale con partecipazione di unità della nostra Polizia Locale in supporto alla presenza di forze di pubblica sicurezza, purché questo intervento di coordinamento fosse guidato da livelli sovracomunali vista l’estensione del territorio coinvolto.
Il progetto non ha avuto seguito perchè diversi Comuni delle Groane non hanno potuto fornire analoga disponibilità, fatto salvo che per tutti, anche per noi, sarebbe stato un sacrificio rinunciare a un paio di unità su Solaro una volta a settimana per ingaggiarli in azioni di contrasto allo spaccio nell’ambito più vasto dell’area del Parco.
D’altra parte, la polizia locale di Solaro già di fatto collabora con i carabinieri di Solaro, non solo in alcuni pattugliamenti di controllo ordinario del territorio, ma anche con un distacco di una nostra pattuglia presso la locale stazione dei carabinieri quando questi sono impegnati nelle operazioni antispaccio nel Parco Groane e nelle zone della linea ferroviaria.
Da questo punto di vista, bene è stato fatto, e ringrazio calorosamente prefettura e carabinieri, nell’ingaggio di forze di polizia e sicurezza per presidi e pattugliamenti della zona, tenendo conto di quanto sia difficile l’obiettivo. Io stesso ho segnalato ancora in questi giorni ai carabinieri di Solaro episodi di spaccio tra la fine di alcuni tratti ciclabili e le strade adiacenti in zona Via Cellini e in zona Ca’ Del Re.
L’impegno deve proseguire e possibilmente estendersi con l’ingaggio anche di forze dell’esercito per azioni di rastrellamento decise ed estese, perché stride con la bellezza della zona delle Groane il fatto che questa sia trattata come zona di spaccio del nord-Milano.
Capisco che in questo contesto si possano prendere misure emergenziali come la sospensione delle fermate fuori dalle ore di punta, ma dubito possa essere questa la soluzione definitiva.
Se il collocamento delle fermate dei treni non presidiate in pieno bosco (e fuori dal centro abitato, almeno per Ceriano-Groane!) è stato un errore di progettazione grave, che andava corretto per tempo e purtroppo difficilmente rimediabile ora che ne sentiamo le conseguenze, diventa difficilmente sostenibile l’idea che per stroncare il fenomeno dello spaccio di debba sospendere un servizio pubblico! Peraltro, il rischio è che lo spaccio di sposti semplicemente di qualche centinaio di metri rispetto all’asse della linea ferroviaria, ma non abbandoni l’area del Parco (vedasi i casi di via Cellini e Ca’ del Re).
Confido, come si è appreso, che la sperimentazione sarà oggetto di valutazione rispetto all’efficacia e che su questa base verranno assunte le decisioni del caso alle quali speriamo di poter offrire un contributo, venendo coinvolti nelle sedi nelle quali se ne discuterà”
01082016