Telos, fogli di via: Matteo racconta la “sua” repressione
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lunga nota scritta da Matteo uno dei giovani che gravita intorno al centro sociale Telos che negli ultimi giorni ha ricevuto un foglio di via richiesto dall’Amministrazione comunale per la sua presunta partecipazione all’occupazione dello stabile di via Pasta lo scorso aprile.
Ecco il testo integrale
Prima di iniziare questa lettera ci tengo a spiegare cosa mi ha portato a scriverla.
La repressione non sempre è deportazioni e pestaggi in pubblica piazza, spesso è più sottile, visibile solo ad un occhio sensibile e allenato. Affinchè questa piccola storia di repressione sia invece alla portata di tutti ho deciso di renderla pubblica, omettendo semplicemente alcuni aspetti strettamente personali e familiari. Scusatemi se non sarò né breve né conciso, ho bisogno di raccontare per bene la vicenda.
E ora veniamo ai fatti.
Un mesetto fa mi viene notificato l’avvio di procedimento del foglio di via obbligatorio dalla città di Saronno. Si tratta di una delle cosiddette misure di prevenzione di cui dispongono le Questure. In soldoni con il foglio di via si vieta al soggetto indesiderato di fare ritorno nel Comune in cui si ritiene svolga attività delittuose per un massimo di tre anni.
Il foglio di via è una misura del tutto arbitraria e poliziesca, come l’avviso orale, perché la Questura può decidere di darlo senza dover passare dalla convalida di un giudice. La violazione del foglio di via comporta una denuncia, che a sua volta a processo può portare a una condanna di qualche mese (secondo il codice penale da 1 a 6 mesi) di arresto. Oltretutto si tratta, se rispettata, di una misura particolarmente afflittiva e fastidiosa, anche perché l’eventuale primo ricorso viene presentato allo stesso Questore che ha deciso di allontanare il soggetto in questione (mentre i passi successivi, cioè Prefetto e poi Tar, hanno tempi lunghi e sopratutto costi esorbitanti).
Ed è questo il mio caso.
Dopo aver ricevuto il foglio di via mi sono subito attivato nella rete di conoscenze che ho sul territorio per presentare un ricorso che riassumesse 28 anni di vita nel saronnese.
Infatti, caso particolare, io abito dalla nascita a cento metri in linea d’aria dal confine tra Ceriano Laghetto e Saronno, e quindi sin da piccolo ho gravitato su Saronno per motivi familiari (ho diversi parenti residenti a Saronno, dai nonni al cugino), educativi (ho frequentato a Saronno il liceo scientifico GB Grassi), affettivi (abitano a Saronno moltissimi amici ed amiche che ho conosciuto negli anni), di salute (l’ospedale di Saronno è a meno di un km in linea d’aria da casa mia, va da sé che sia l’ospedale di riferimento, dove tra l’altro in questi giorni avrò una visita specialistica prenotata da mesi), di cultura (ho frequentato assiduamente la biblioteca civica, il teatro, i cinema, la libreria Pagina 18, gli eventi culturali organizzati dall’Isola che non c’è, dal movimento Acqua Bene Comune), sportivi (ho giocato nella società calcistica locale Robur Saronno e lo scorso anno mi sono allenato tutto l’anno al centro sportivo di via Sampietro), di movimento (frequentando l’università di Milano, ma in generale il capoluogo o altre città della zona mi è necessario prendere il treno, e Saronno è uno snodo imprescindibile per lo spostamento nella nostra zona) e altro ancora.
Nel ricorso ho specificato e dimostrato come nell’ultimo periodo in particolare abbia spesso aiutato i miei nonni che essendo ottuagenari e con invalidità certificata hanno ovviamente bisogno di aiuti concreti (motivazione già di per sé sufficiente, dato che ha portato all’annullamento del foglio di via nei confronti di una ragazza anch’essa residente fuori città ma con i nonni residenti a Saronno), e come abbia assiduamente aiutato nello studio durante l’anno scolastico mio cugino iscritto in prima media.
Tuttavia, dopo aver interrogato, nel mesetto abbondante a disposizione, due miei parenti riguardo il mio effettivo aiuto in famiglia e la mia presenza in città, nei giorni scorsi, come prevedibile, mi è arrivata la risposta del Questore Ingrassia di Varese. Trascrivo in particolare la parte con cui viene liquidato il ricorso in questione:
ATTESO che le memorie difensive, presentate da XXXXX Matteo, in questi Uffici, in data 01.06.2016, non sono state ritenute idonee a modificare il giudizio espresso;
ACCERTATO che XXXXX Matteo non risiede in Saronno (VA), che in quel Comune non espleta alcuna attività lavorativa lecita, non possiede beni immobili e/o rendite, non ha addotto motivi sanitari personali che giustifichino la sua presenza in loco, lasciando presupporre, quindi, che si rechi in Saronno (VA) solo per commettere reati;
E di conseguenza, adducendo alla mia presunta pericolosità per l’ordine, la sicurezza e la tranquillità pubblica, mi viene confermata la misura preventiva del foglio di via obbligatorio da Saronno per il massimo della durata, cioè tre anni.
La richiesta è stata fatta dalla Polizia Locale di Saronno per conto del sindaco Alessandro Fagioli, il pretesto con cui è stata presentata sarebbe la mia partecipazione (tutta da dimostrare, peraltro) ad una occupazione di uno dei tanti stabili dismessi di proprietà comunale, nella fattispecie l’ex centro di collocamento nel centro storico in via Giuditta Pasta angolo piazza Indipendenza.
Nei fatti la realtà è chiaramente un’altra, e cioè il tentativo della giunta tinta di verde di fare piazza pulita di chi abbia in cuore ideali di libertà, uguaglianza e solidarietà, così da poter attuare le proprie politiche razziste e discriminatorie senza nemici interni con cui fare i conti.
Secondo le carte io vengo punito e sorvegliato solo per dei sospetti a mio carico, sospetti riguardanti l’occupazione, durata due settimane, di uno stabile comunale vuoto e lasciato a marcire da un decennio.
Questo per mettere al loro posto alcuni tasselli e farci tutti insieme un’idea della situazione.
Questa misura è una evidente ingerenza nella mia sfera privata, anche perché più che impedirmi di andare nella tal città mi viene impedito di stare nella città in cui sono nato e cresciuto e in cui ho una parte importante dei miei affetti e quindi della mia vita.
È una limitazione pesante della mia libertà che non sono disposto ad accettare.
E’ difficile riuscire ad analizzare il periodo storico in cui ci si è trovati a vivere, tuttavia alcuni elementi potrebbero aiutarci nell’analisi. Il sistema economico mondiale e la maniera in cui le società occidentali si sono strutturate nell’ultimo periodo portano alla concentrazione in determinati spazi di grandi masse di uomini, donne e bambini. La gestione di questi flussi è il nodo che l’Europa sta cercando sciogliere a suo modo: erigendo frontiere e concentrando in campi costruiti ad hoc migliaia di persone con la necessità di muoversi. E’ una frontiera il Mediterraneo, mare rosso sangue che grida sofferenza; sono frontiere Ventimiglia, Como e il Brennero; è una frontiera Malpensa con i voli di rimpatrio coatti; sono frontiere l’Hotspot di Taranto e i CIE sparsi per l’Italia.
Ma cos’è una frontiera? Una frontiera è un limite, un confine, un muro, un filo spinato. Per noi occidentali la frontiera il più delle volte è semplicemente il messaggio sul cellulare che ci avverte del cambio di tariffa, è il cambio di lingua e della segnaletica stradale.
A noi è celato il vero volto delle frontiere, che si mostra invece a chi occidentale non è, a chi non ha il giusto pezzo di carta per attraversarla. Allora la stessa frontiera che per noi e per le merci altro non è che una porta, si palesa per ciò che è: un limite.
La parola limite deriva dal latino limes (= limite, confine, barriera), connesso a limus (= obliquo) e limen (=soglia).
Il limes aitempi dell’Impero Romano costituiva il confine, la barriera fortificata dell’Impero, costituiva l’equivalente nel mondo reale del tratto di una penna su una mappa.
Ecco allora le frontiere cosa sono sin dalla loro nascita e nella loro evoluzione.
Muri e filo spinato sono solo una delle rappresentazioni, e forse la meno conveniente per chi vuole gestire, controllare e reprimere uomini e donne. La meno conveniente perché la meno spendibile a mezzo stampa e meno assimilabile, forse, dalla popolazione. Per questo motivo è bene che il sangue, le botte, le manette, gli stupri e la morte rimangano celati agli occhi del cittadino. Non significa che questa gestione sia meno violenta e repressiva, tutt’altro, ma semplicemente che l’altra faccia della medaglia è celata ai nostri occhi, avviene nei CIE, veri e propri lager moderni, avviene nei rastrellamenti della Polizia, avviene… e avviene nel silenzio generale.
Ma una frontiera può diventare, nel mio piccolo, anche il semplice passare da Ceriano Laghetto a Saronno. Una frontiera che il Questore di Varese ha deciso di erigere per me come per altri ragazzi e ragazze.
E quindi si evince che una frontiera non ha bisogno di muri, di filo spinato e di un posto di blocco per essere tale. Una frontiera può essere anche una imposizione, uno schema mentale che ti porta al considerare “no, questo non posso farlo altrimenti poi…” e di poi in poi, via via diventi tu stesso il posto di blocco, il filo spinato e il muro della frontiera. E’ la vittoria del Grande Fratello, inteso come sistema totalitario orwelliano, ça va sans dire. E inavvertitamente diventi il controllore di te stesso, il censore e il bastone che limitano le tue possibilità.
Ecco quindi che si presenta l’urgenza di violare l’imposizione poliziesca, non tanto per quel frizzante gusto di trasgressione e ribellione, ma per necessità.
A Torino sono state più volte violate le assurde misure cautelari imposte dal tribunale (dagli obblighi di firma ai divieti di dimora, in qualche caso persino gli arresti domiciliari), ogni giorno centinaia di persone in movimento sfidano quel limen sempre più solido e impenetrabile rischiando la loro stessa vita, chi pone se stesso come ostacolo alle deportazioni e ai respingimenti viene allontanato dai luoghi caldi come Ventimiglia o il Brennero attraverso il foglio di via, addirittura chi cerca di impedire un respingimento coatto salendo su una torretta fuori pista a Malpensa viene arrestato per resistenza.
Ora che questa vicenda, la mia vicenda, è di dominio pubblico non mi aspetto mobilitazioni di massa o prese di coscienza. Mi auguro semplicemente ci sia un po’ più di attenzione, per affettare meno la realtà, per capire che mondo si nasconde dietro ad un titolo di giornale che riporta di numerosi fogli di via dalla città di Saronno.
Chiudo salutando i pochi che sono arrivati fino a qui nella lettura, vi ringrazio. Per finire una citazione che negli anni mi ha accompagnato e che credo racchiuda in sé una musica magica che una volta udita non ti abbandona più:
“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
Italo Calvino, Le città invisibili
3 settembre 2016
Matteo
(foto archivio: striscione esposto dai ragazzi del centro sociale Telos durante una manifestazione contro i fogli di via)
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Commenti
ritorniamo agli anni 60 con la battaglia contro i capelloni?
Caro Matteo,
io invece ti ringrazio…
Ho letto tutta la tua lettera di protesta e …. rido… rido…rido…
Sono 40 minuti che rido….
È non riesco a smettere.
Spero di leggerne altre… magari dei tuoi compagni….
Ma avete letto bene quello che scrive? “Una frontiera può essere anche una imposizione, uno schema mentale che ti porta al considerare “no, questo non posso farlo altrimenti poi…” e di poi in poi, via via diventi tu stesso il posto di blocco, il filo spinato e il muro della frontiera.” Secondo lui e secondo i suoi cari compagni di merende avere una normalissima morale civica ponendo quindi dei semplici limiti civili al proprio operato nel rispetto della convivenza sociale è come un processo di autocastrazione… Come fai a ragionare con individui che non conoscono o addirittura disconoscono l’ABC del convivere civile?? Ma ‘sta gente che cavolo di educazione ha avuto (o più probabilmente non ha avuto) dai genitori??
Se fosse per me gli darei non solo il foglio di via da Saronno ma anche il foglio di via dall’Italia, che vada a fare il pseudorivoluzionario in Corea del Nord che lì ne hanno molto bisogno….
Potreste occupare una proprietà a cavallo tra Saronno e Ceriano.
In questo modo il bimbo-coniglio (citaz. altro commento) potrebbe partecipare alla festa senza disobbedire al foglio di via.
Sono fiero della citazione
E cosa ti aspettavi? Una medaglia? Dura lex, sed lex.
Caro Matteo,
Io ti conosco di vista, purtroppo molti Saronnesi non conoscono il tuo volto….Peccato!!!
Sappi che se ti dovessi incrociare in qualsiasi via o piazza del Comune di Saronno NON esiterò a contattare le forze dell’ordine, ed all’occorenza farò anche da testimone se richiesto.
Cordiali Saluti.
Io ti seguo..tanto ho capito anche io chi è sto fenomeno
Solo 3 anni ? E i vari danni arrecati ? Su chi li socializziamo ?
Comunque rileggendo quanto scritto da questo “perseguitato” …..c’e’ da rabbrividire…
Ancora una volta bisogna riflettere sulla mancanza di fermezza che ha permesso a questi personaggi di creare scompiglio e disordini in una citta’.
Anche l’intransigenza deve essere intelligente.
Cordialita’
È un diritto protestare,ci mancherebbe, ma i “Telos”a Saronno hanno fatto parecchi danni, tra cui il fatto che spesso durante le loro manifestazioni hanno intralciato e spesso causato il mancato guadagno, ai commercianti di Saronno. Io consiglio loro di non ledere il prossimo con il loro fare,va da se che anche gli extra comunitari debbano tenere un comportamento consono sul nostro territorio senza delinquere.Non si può più accettare una simile situazione.
La volpe quando non arriva all’uva dice che è acerba
Il coniglio invece comincia a piangere
Applausi a scena aperta!
Grazie per il commento, sei un grande!
nessuno, dico nessuno che noti che un foglio di via viene dato dalla questura su richiesta del Sindaco e della Polizia locale senza avvallo della magistratura. Alla faccia del bicarbonato, e della Korea del Nord
“È una limitazione pesante della mia libertà che non sono disposto ad accettare” o poverino… e perchè io dovrei essere disposto ad accettare di vedere la mia città imbrattata di graffiti, di vedere vetrine di negozi e banche andare in frantumi per colpa di incivili come te senza il minimo rispetto di niente e di nessuno? di avere paura ad andare in giro per 4 delinquenti come voi???? era ora che il sindaco intervenisse! BASTA MORALISMI! gente come te merita i lavori sociali altro che foglio di via per tre anni! ma gente come te non imparerà mai…
Matteo Boia chi Molla!
Quante parole sprecate, nuovo grandissimo scoop dell’eccezionale redazione di IlSaronno
Matteo non ti stupire ovviamente il tuo caso al pari di quello sulla repressione dei carciofai serve, a mio parere, solo a mimetizzare l’incapacità politica leghista di governare al di fuori dei soliti discorsi rivolti alla pancia della gente, personalmente mi chiedo se agli evasori fiscali catturati nella nostra città sia stato applicato lo stesso trattamento…comunque ti ricordo che esiste un Tribunale Europeo a cui ti puoi rivolgere se ritieni che il provvedimento sia stato applicato arbitrariamente.
Gradirei che la Redazione pubblicasse questa mia.
Grazie
Ha occupato una proprietà di altri, ha bloccato il centro x tutta la giornata causato perdite economiche agli esercizi commerciali della zona ed inoltre a spese dei contribuenti ha impegnato forze dell’ordine e sè ricordo bene anche elicotteri dei carabinieri poiché delle ragazzine rivoluzionarie si erano arrampicate sui tetti.
Hai il coraggio di suggerire anche il ricorso al tribunale europeo?
Libero di farlo ma un po’ di dignità suvvia!Si ho questo coraggio e la dignità c’entra poco molto di più la Legge, se permetti questo tipo di provvedimenti andrebbero erogati da una Corte perché discrezionali come sono a mio parere assomigliano eticamente al confino, e il fatto che Matteo non riconosca la legge non fa cadere il discorso che la Legge lo protegge comunque.
A volte , permettimi, la FORMA È SOSTANZA
E non dimenticare di richiedere un cospicuo risarcimento per tutto quello che ti hanno fatto questi cattivoni quando ti rivolgerai al tribunale europeo !
MA VAI A LAVORAREEEE …
Che vi piaccia o meno cara la mia gente per bene non è la prima volta che l’Italia viene censurata per violazione dei diritti personali , che poi voi preferiate il,quieto vivere e il sonno dei luoghi comuni affari vostri
lascia stare Fabrizio… almeno per rispetto a chi nel mondo subisce “veramente” la violazione dei diritti personali!
già, e se anche il tribunale europeo confermerà il provvedimento puoi rivolgerti a quello africano
massimo rispetto matteo
Io invece saró sintetico caro Matteo, hai giocato a fare il piccolo rivoluzionario di sx e poi quando ti viene presentato il conto ti ritiene represso dalla società e dalle Istituzioni?
A 28 anni é il caso che incominci a pensare cosa fare da Grande e prendi esempio di tutti quei giovani che tentano di costruirsi un futuro anche andando all’estero.
Mi dispiace ma non riesco ad esserti solidale.
solidarizza con il figlio di Bossi che è meglio !!
quindi o si sta col “represso” Matteo o col figlio di Bossi, secondo il tuo illuminato pensiero.
In mezzo ci sarebbe qualche altro milione di esempi non ti pare?!?
Ben ti sta
E
Ricordati che se
Ti va di venire, ti posso offrire
Un bel caffè (in carcere non lo sanno fare)
Oppure
Lascia perdere tutto ..
OOOOPS….
Sei un grande comunque…
Posso darvi un consiglio ragazzi? La sintesi. Già, in genere non mi interessano le vostre presunte battaglie, se poi tocca anche leggere un canto di Dante…
e se ritorna, buttatelo in gattabuia per un pó. La lettera non la ho neppure letta perché il parere di un telos é inutile per me.
Un vero illuminato. Complimenti!
Bene, spero questo sia il primo passo. Mi aspetto lo stesso anche per gli africani che infestano la città
ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria…… Manifestare è un diritto, ma anche gli altri ne hanno. La tua libertà finisce dove comincia la mia. Sai quanto è costato a Saronno, sia in termini di immagine che di denaro,il tuo (vostro) contestare in questo modo? Sinceramente, più che il foglio di via, ti avrei condannato a tre anni di servizio sociale presso qualche comunità di persone non autosufficienti, così avresti potuto conoscere quali siano veramente le persone “private” di qualche cosa. Le tue sono tutte parole inutili
Povero cucciolo indifeso… Quei cattivoni non ti vogliono….. Direi candidato alla benemerenza … Attimi alla santità ….
Ma almeno un minimo di dignità non c’è l’hai… Piangina!
Che pena l’anarcoinsurrezionalista contro lo Stato… Che però ne usa tutti i servizi dalle scuole all’ospedale …. Quello non e’ Stato?
Pensa ora potrai vivere la Tua città a fondo… Potrai giocare lì a calcio…
Assistere li’gli anziani…Starai più vicino alla tua famiglia così portati rinsaldare questi importanti rapporti familiari…Potrai andare all’ Ospedale di Garbagnate… Potrai farti una bella biciclettata fino alla fermata delle nord di Caronno Pertusella per andare a Milano… Potrai frequentare i bar del Tuo paese e farti apprezzare…
Potrai occupare nella Tua città, imbrattare i suoi muri, scorrazzare liberamente senza scorta in cortei improvvisati… Sarete ovunque? Beh tu quasi ovunque!
Ps. Altri di Saronno hanno passato guai ben peggiori ma con molta più dignità .
La prossima volta invece di fare il pagliaccio con i tuoi amichetti durante le manifestazioni inutili che fate, stai a casa tua, e non rischi nessun foglio di via.
Sapete dove dovreste andarmene, vero??????
Di sicuro a fare un bel corso di italiano tanto per incominciare!!!
Per esprimere le Vostre idee non è necessario ostacolare la vita dei cittadini che da mattina a sera attraversano la città nello svolgimento delle attività quotidiane. E non sottovalutare il fatto che le forze dell’ordine, i vigili del fuoco (intervenuti per salvaguardare la Vs. incolumità, la polizia locale,……. vengono pagati con i soldi di quei cittadini che magari faticano a tirar sera…..
Rifletti caro Matteo e porta i Tuoi compagni d’avventura ad una riflessione civile,
Brava amministrazione leghista. Tutto questo a dimostrazione che le passate amministrazioni non facevano niente.
strano in questi trent’anni la lega ha solidarizzato con Previti, Berlusconi, Formigoni, e Bossi … perché non dovrebbe essere garantista ?
Era ora. La pacchia avuta con Porro è terminata!
Bravo sindaco Fagioli.
Ora via con tutti gli altri
Il foglio di via non basta, per questa gente ci vuole ben altro!
Da saronnese VERO (e non millantato), ovvero REALMENTE contribuente al benessere della MIA Città (e non solo nei confronti di coloro con cui faccio comunella), posso dire, tranquillamente, che persone di questo calibro e non saronnesi, possono tranquillamente starsene alla larga da Saronno: non ne sentirò, certo, la mancanza, né mi indignerò per tutta questa presunta “violazione di diritti umani”, sbandierata con tanta prosopopea.
Trovo, semmai, risibile tanta premura nel ricorrere agli organi di Giustizia ordinaria quando si evince, chiaramente, tutta l’intenzione a trasgredire quelle stesse regole, appena non fanno comodo. E con tanto di piagnisteo.
Per non parlare della mancanza di coerenza di giudizio: molta indignazione per le ipotetiche accuse subite, ma grande sicurezza nel fare illazioni sulla presente Amministrazione.
Ben fatto, Sig. Sindaco. Ben fatto Sig. Questore. Ora si tratta di far rispettare il provvedimento (poiché dubito basti il semplice ammonimento).
A 28 anni, forse è ora di crescere e di smettere di giocare al rivoluzionario. Magari, impegnando il proprio tempo verso qualcosa di più costruttivo, tipo imparare la punteggiatura e la separazione dei periodi, piuttosto che in fiumi di parole a metà tra farneticazione ed allucinazione.
Invece di un ringraziamento, mi sarebbe piaciuto ricevere 1 euro, per essere arrivato fino in fondo: d’altronde, uno che già riconosce lo scarso numero dei propri lettori, ammette la vacuità dei propri contenuti (salvo, forse, l’eccesso di umiltà del Manzoni). In questo modo avrebbero acquisito un valore.
Saluti (e resta a casa tua).
A 28 anni direi che forse sarebbe anche ora di andare a lavorare e contribuire al funzionamento dei servizi pagati con le nostre tasse!!
se parcheggio in divieto di sosta e vengo giustamente sanzionato, sono io il pirla non il vigile che mi ha fatto la multa
pensaci.
xche non occupate una di quelle cascine abbandonate che si vedono lungo le autostrade, li potete tenere la musica a tutto volume senza disturbare il prossimo?
A Saronno non sei ben accetto…
il 10 settembre faranno altra okkupazione, pronti per altri fogli di via???
Caro Matteo,
adesso capirai la differenza tra te italiano e gli immigrati IRREGOLARI con reati e foglio di via presenti a Saronno e in italia che voi dei centri sociali tanto difendete:
TU non potrai più stare nella tua amata Saronno.
LORO continueranno a stare a Saronno dove faranno collezione di fogli di via/espulsione ecc…
Portrai comunque trovare dimora nel bel parco delle groane tra spacciatori nordafricani e tossici italiani…le capanne ci sono già.
Divertiti…
ognuno sia consapevole che le proprie azioni portano a un risultato, se vi è legge legge sia, se si è anarchici in virtu della propria visione di vita ci si adegui senza piagnucolare, inutile avanzare scuse se si compie una azione contro la legge (occupazione,imbrattamento etc..) il conto arriva e non devono pagarlo solo gli altri e volerla farla franca.
RISORSA ..con foglio di via! FINALMENTE!
Chi è causa del suo male pianga se stesso! Date troppa attenzione a sti 4 debosciati
Oppure: CHI SPUTA IN CIELO IN TESTA GLI RITORNA…….
Si, ma i fogli di via non li regalano eh!
In quello stabile ci sei stato o no?
Chissenefrega se è abbandonato, la legge è stata infranta o no?
Fatevi una bella megacolletta, parlate col comune e Sistemate un’ambiente per voi.
Ma nel rispetto di tutti.
Senza imbrattamenti, casini per chi sta attorno a voi.
A volte basta un po di umiltà,altro che occupazione, lotta e altre idiozie.
poverino…….
Bene okkupa il parco delle groane adesso
Uno, cento, mille fogli di via.
Andate a fare gli anarchici lontano da Saronno.
certo, ha sbagliato !! ma spiegatemi perché questo accanimento terapeutico, mentre con le bande dello spaccio, Questura e Sindaco fanno gli impotenti, forse dello spaccio non gli interessa più di tanto ? Mentre il Telos è forse il loro nemico personale !
Così noi cittadini, che invece vorremmo un maggiore impegno contro le bande di extracomunitari ci troviamo ad avere paura degli extracomunitari mentre la Questura si dedica con vigore (persino esagerato) a questi e non fa nulla contro gli altri.Non è che se la legge italiana(che fa schifo) è impotente contro gli extracomunitari allora devono rimanere impuniti anche i delinquenti nostrani
Ma cosa sta dicendo? Se è un continuo portare la feccia spacciante in tribunale a Busto, poi il giudice li rimanda subito al lavoro.
ma va a lavurà…..
Chi sbaglia paga. Credevi di potr fare tutti quello che vuoi alla faccia dei saronnesi esausti da tutte le tue balle ?
Ben ti sto. Non mi mancherai nei prossimi 3 anni.