CasaPound: “Chi sfrutta l’immigrazione deve prendersi le proprie responsabilità”
UBOLDO – “Siamo qui per ribadire un concetto che deve essere chiaro: i flussi migratori giovano solo al business dell’accoglienza, in cui in troppi speculano”. A dirlo è stato il responsabile provinciale di CasaPound Italia Varese, Gabriele Bardelli, al termine della manifestazione che si è svolta questo pomeriggio a Uboldo, davanti la struttura che alla Cascina Regusella ospita 150 profughi.
“La società che gestisce la struttura è fra i soggetti che hanno partecipato a questo business e ora – ha proseguito Bardelli – vuole lavarsene le mani, costringendo il Comune a prendersi l’onere della pratica. Gli immigrati sono un fonte di reddito sicura per pochi, ma fonte di problemi sociali per moltissimi”.
“I 150 clandestini trasferiti qui – ha aggiunto l’esponente di Cpi – hanno alzato la voce e chiesto di essere regolarizzati. Una normativa, in vigore dall’anno scorso, permette anche a chi è richiedente asilo, dopo solo sei mesi di residenza sul territorio lombardo, di riceve la carta d’identità e di poter lavorare. A fronte di questo i controlli non solo non sono stati rafforzati, ma sono di fatto azzerati”.
“In una situazione di grave crisi, come quella in cui versa la nostra nazione, non possiamo permettere a chi sfrutta l’immigrazione di non rendere conto delle proprie responsabilità. E la società che gestisce la struttura di Uboldo – ha sottolineato – non fa eccezione”.
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01102016