Morti ospedale Saronno, ora il primario rischia l’arresto
SARONNO – Per il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, Nicola Scoppetta, l’appuntamento con i giudici è previsto martedì 10 gennaio: in quella data, infatti, è stata fissata l’udienza davanti al tribunale del riesame di Milano per discutere il ricorso della procura di Busto Arsizio, che vorrebbe metterlo agli arresti domiciliari. Proposta già a fine novembre formulata al giudice per le indagini preliminari, che l’aveva però respinta dando invece il via libera all’arresto del suo collaboratore, il medico “veterano” del pronto soccorso, Leonardo Cazzaniga, accusato di quattro omicidi in corsia; e dell’amante di quest’ultimo, l’infermiera Laura Taroni che secondo la procura assieme a Cazzaniga avrebbe avvelenato il marito di lei.
Intanto in procura l’altro giorno sono proseguiti gli interrogatori di medici e personale sanitario dell’ospedale di Saronno, ovvero di chi è stato denunciato per reati che vanno dal favoreggiamento personale a Cazzaniga, all’omissione di denuncia, al falso ideologico. Sono stati chiamati a confrontarsi con i magistrati due medici di reparti esterni al pronto soccorso; uno si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’altro ha invece risposto alle domande in procura.
17122016
Lascia un commento
Commenti
Tutto lo staff medico che sapeva e ha coperto i due killer è colpevole tanto quanto loro, quindi in galera e buttare via le chiavi
Però ai poveri angeli che sono stati uccisi dal Cazzaniga prima e dall’omertà dopo non é stato dato tempo. Giustizia subito per ritornare ad aver fiducia !
Solo il primario? Tutta la commissione deve essere arrestata.
TUTTA.