Colpa mia, colpa tua e il crossodromo non c’è più. Quale futuro per il Vallone?
CERIANO LAGHETTO – Tutto è cominciato con il bando del Parco delle Groane per l’affidamento della gestione del Crossodromo vinto da un’associazione sportiva di Caslino d’Erba, la New Mac. Negli ultimi trentacinque anni il crossodromo era stato gestito (dopo averlo anche costruito, curato e ampliato) dal Moto Club Ceriano che, però, a fronte di un’offerta economica spropositata da parte dei rivali, non ha potuto controbattere, come spiega il segretario dell’associazione Antonio Vavassori. «Stiamo parlando di un’offerta che ha superato di tre volte la base del bando di gara. Stiamo parlando di 30mila euro all’anno: una cifra assolutamente fuori portata. Oltretutto si tratta di un’associazione Asi, nemmeno di un’associazione legata alla Federazione motociclistica italiana. Rimaniamo con un pugno di mosche dopo che per oltre un quarto di secolo abbiamo speso energie e soldi per questa pista e questa struttura». Qui sorge un problema. Ovviamente il Parco delle Groane ha messo a bando la sua parte di territorio, ma c’è una porzione di proprietà del comune di Ceriano Laghetto che tuttora rimane affidata all’Mc. Altrettanto ovviamente, l’associazione aggiudicataria, per prendere possesso della pista dovrà apportare delle migliorie e fare dei lavori (leggasi abbattimento alberi e costruzione barriere all’interno di un’area naturale protetta) e oltretutto per farlo dovrà attraversare e sfruttare il passaggio dalla porzione affidata all’Mc. Inevitabili i contrasti.
La VERSIONE DEL PARCO – Chi cerca di smorzare i toni della polemica è il presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere: «E’ stata fatta una gara a evidenza pubblica, corretta, e si sono presentati più soggetti, sono state valutate le offerte e allo stato attuale il vincitore risulta essere un soggetto diverso da quello che storicamente ha gestito il crossodromo. Per quel che ci riguarda, in questo momento c’è un affidamento temporaneo. Dobbiamo svolgere tutta una serie di verifiche al termine delle quali trarremo le conclusioni dovute. Per il resto non ho nessuna dichiarazione particolare da fare anche perché i due consiglieri delegati che hanno seguito direttamente la questione non mi hanno evidenziato nulla di particolare. Va sottolineato che abbiamo garantito nelle more dell’aggiudicazione definitiva che l’associazione che attualmente gestisce il crossodromo possa portare a termine il calendario sportivo di gare richiesto per il 2017».
LE POLEMICHE POLITICHE – A Ceriano però la disfida è diventata politica: Orizzonte Comune contro Lega Nord. La lista civica d’opposizione attacca duramente: «Il crossodromo non sarà più gestito dal Moto Club Ceriano. Decenni di lavoro e impegno buttati alle ortiche, tutto nel più assoluto silenzio dell’amministrazione che tace e non commenta. Un’altra fetta di Ceriano è stata svenduta, evidentemente andrà bene così al sindaco. A noi no di certo».
Decisa la replica della Lega Nord: «La scelta scellerata dei politici democratici (democratici a parole o meglio quando si tratta di calpestare i cittadini) rischia di far morire lo storico impianto, portando ad uno spezzatino di fatto che metterebbe a rischio lo stesso sport che qui si pratica – dicono dalla sede del Carroccio. E’ questo forse l’obiettivo di chi più volte in passato aveva messo nel mirino questa attività? Cosa vogliono farne del crossdromo? Da non dimenticare che proprio nel cda dell’Ente Parco siede in maggioranza (quota Pd, tanto per cambiare) l’ex sindaco cerianese Antonella Ferrario: perché svendere un nostro fiore all’occhiello per quattro denari? Per fare del male a Ceriano e ai Cerianesi?». «Il rischio è duplice: far morire un impianto storico a livello regionale e non solo, ma anche consegnare quest’area alle attività criminali di spacciatori e tossici che già di fatto l’hanno circondata da tempo, nella sostanziale indifferenza di chi guida il Parco» – aggiunge il segretario leghista Daniel Micheli. “Un bando inaccettabile laddove non coinvolge il comune di Ceriano Laghetto, proprietario di parte dell’area. A meno che il loro obiettivo non sia veramente quello di levare di mezzo la pista e chi la gestisce, tornino sui propri passi» – rincara la dose il capogruppo consigliare Giuseppe Radaelli. Sul caso interviene anche il consigliere provinciale Andrea Monti: «Presenterò un’interrogazione urgente in Provincia, visto che anch’essa detiene una quota significativa in senso all’Ente Parco».
IL FUTURO DEL CROSSODROMO – Le gare per il 2017 sono state confermate, ma il Moto Club Ceriano ha un grande timore. «Al di là delle polemiche, al di là di come possano o non possano sostenere la loro offerta economica, al di là di dell’evidente danno ambientale che si recherà all’area nel corso dei lavori, la nostra reale paura è che crossodromo possa morire – dice ancora Vavassori. Dopo tutti questi anni di impegno e di lavoro, assistere alla morte del cross a Ceriano sarebbe la mazzata più grande».
09022017