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SARONNO – La pioggia e il vento che sabato mattina ha spinto gli organizzatori ad annullare la sfilata dei carri sono sparite nel primo pomeriggio lasciando spazio a mamme e papà che hanno portato le mascherine in centro.
Qualche critica, sui social ma anche telefonica al comune, c’è stata soprattutto per aver, in modo preventivo, annullato i due principali eventi del Carnevale cittadino in base alle previsioni. La principale “accusa” mossa dai genitori è stata quella di non aver pensato ad una location alternativa per il concorso di mascherine o di aver rinviato, a domenica o a settimana prossima (come fatto a Busto e a Varese) la sfilata.
Niente festa in città dunque i saronnesi si sono consolati in altre location.
Al Palaghiaccio ad esempio si sono divertite un centinaio di mascherine che hanno approfittato dell’occasione offerta da Saronno Servizi di entrare a titolo gratuito o con uno sconto. Giochi e persino uno spettacolo magico all’oratorio della Regina Pacis dove in attesa della cena di Carnevale nel pomeriggio grandi e piccoli si sono divertiti con il mago Pizza e con altre attività proposte dagli organizzatori.
(si ringrazia il nostro lettore Flavio per le foto dell’oratorio)
05032017
Farlo gestire a qualcun altro l’anno prossimo no?
… la pro loco di Ceriano Laghetto è disponibile!
Ma a Saronno la Proloco di Ceriano Laghetto cosa centra? mi sembra ridicolo che da altre città vengano a mettere il naso nella nostra città. Se avete voglia organizzatelo a casa vostra
Polemica ridicola, chiunque con un minimo di buon senso avrebbe annullato la sfilata, come è senza senso rinviarla… il Carnevale è finito.
difficile trovare qualcun altro in tgrado di gestire il maltempo. Il Buon Dio ha la gestione assoluta del tempo e se vuol far piovere non c’è verso di fargli cambiare idea. Tu saresti disponibile per andargli a parlare di persona?
Guardi che chi si impegna per gli altri come i volontari della Proloco, della Protezione Civile, delle Associazioni d’Arma che avrebbero fatto il servizio d’ordine, sono volontari che non prendono un soldo, anzi, ne mettono di loro per fornire servizi ai cittadini che se ne stanno tranquilli a casa loro fino a quando vanno a utilizzare quello che gli è stato regalato, per di più lamentandosi che non è stato fatto bene. Anche i dipendenti comunali si sono impegnati oltre il dovuto per organizzare l’evento. Se lei è disponibile basta che si faccia avanti, come tanti di noi volontari. Peccato che quando si precisa che non si becca un soldo, ma solo la soddisfazione di aver fatto una cosa buona, la maggior parte scappa.
Non si parla di “soldi” intesi come “stipendio”, ma di “rimborsi spese”. Ammontano a 7 euro ora per i “nonni amici” che fanno servizio fuori dalla scuole, per altro non ancora versati nella casse dell’associazione per tutto il 2016.
Saluti.
e cose c’entra col carnevale? Le associazioni che vi avrebbero partecipato non hanno neppure il “rimborso Spese”. Si informi prima
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