Profughi in arrivo: scintille sindaco-prevosto
NESSUNA COMUNICAZIONE TRA COMUNITA’ PASTORALE E COMUNE NE UFFICIOSA NE UFFICIALE
“Prendo atto che anche in questa occasione io sia venuto a conoscenza di certe notizie soltanto dalla stampa o dai pulpiti delle chiese, magari nel corso di funzioni religiose. Più volte, in passato, dalle stesse persone mi è stata chiesta collaborazione su diversi temi e situazioni e sempre ho dato la mia disponibilità. Ma in caso di eventi importanti come questo nessuno ha ritenuto opportuno avvisarmi, né in via ufficiosa e tanto meno ufficiale”.
COMUNICAZIONE CON IL PREFETTO
Prosegue il primo cittadino: “Questa mattina ho avuto la comunicazione del Prefetto: in sostanza la parrocchia ha messo a disposizione della cooperativa “Intrecci” un alloggio che può ospitare nove persone. A oggi non è dato sapere le loro generalità, probabilmente saranno soggetti di sesso maschile provenienti dall’area sub sahariana. Sarà compito della cooperativa che gestirà il servizio informare l’Amministrazione”.
DIVERSA DESTINAZIONE DEI LOCALI? E IL PROGETTO PER RAGAZZE MADRI?
Ci risulta che il prevosto di Saronno abbia chiesto, qualche mese fa, la possibilità di mettere a posto dei locali della canonica per ospitare madri con bambini in una situazione di difficoltà. Chiedo: si tratta per caso degli stessi locali? In caso affermativo, il progetto originario di accoglienza di queste famiglie in difficoltà che fine ha fatto? Ribadisco che la prima volontà di questa Amministrazione è aiutare i saronnesi, soprattutto quelli che versano in difficoltà e a noi si rivolgono per un sostegno. In ogni caso, eseguiremo dei controlli per capire se i locali affidati rispettino le attuali normative”.
SI AIUTI CON LE MISSIONI NON PORTANDO QUESTE SITUAZIONI A SARONNO
“L’Africa è un continente enorme, di grandi bellezze naturali e di civiltà millenarie ma dove, purtroppo ci sono situazioni di povertà e disagio. Chi desidera attivarsi per risolvere questi problemi, può recarsi in loco con il buon vecchio metodo della missione, anziché portare queste situazioni a Saronno. Sono anche disponibile a pagare un paio di biglietti di aereo di sola andata. Non metto certo in discussione la volontà di aiutare il prossimo ma non sia una solidarietà obbligatoria, per legge dello Stato, che a oggi è malamente governato in questa situazione, è impensabile asserire che l’Italia o l’Europa debbano farsi carico di questi flussi migratori. Le leggi della natura danno anche a noi saronnesi, lombardi, padani, italiani, europei, il diritto alla sopravvivenza e all’autodifesa”.
(foto archivio)
16052017