Isotta Fraschini, Tar contro Comune: sì all’Urban center commerciale
SARONNO – Ex Isotta Fraschini: il Tar ha dichiarato illegittime le limitazioni poste dall’allora Amministrazione che avevano impedito la realizzazione di un grande complesso commerciale. Il Tribunale amministrativo regionale di Milano al quale si era appellata l’immobiliare proprietaria dell’area, ha ritenuto che le disposizioni dell’ente locale non fossero rispettose delle normative europee.
La Galileo, società immobiliare che fa riferimento al gruppo Coimpredil di Brescia, anni fa – dopo il no del Comune – si era appellata al Tar, che ora le ha dato ragione, su questo punto. Ad assistere l’immobiliare la Dentons, il più grande studio legale del mondo, con il partner Federico Vanetti: in base al pronunciamento del Tar sono “cadute” le limitazioni urbanistiche era stano state imposte anni fa dal Comune. La Galileo aveva proposto di realizzare un “Urban center” con attività commerciali e ristorative ma il Comune aveva fermato tutto con il Piano di governo del territorio che vietava di insediare grandi strutture di vendita a “gestione unitaria”. Per il Tar ciò è illegittimo, e quindi è stata annullata quella parte del Piano di governo del territorio, che sarebbe contrario alle norme europee.
La sentenza è l’ultima puntata del confronto tra proprietà ed Amministrazione che dura da 10 anni. Ed ora, forse, partirà la riqualificazione dell’ex Isotta, la grande area di oltre 116 mila metri quadri che si trova lungo via Milano alle spalle della ferrovia.
07072017
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Commenti
Facciamo una bella cittadella dello sport!accentriamo tutto in un luogo piscina campo da calcio e palazzetto dello sport!
Buongiorno, mi presento ai più e saluto l’ex sindaco Gilli:
sono l’Airone Cenerino, da anni, giro sopra Saronno in attesa di un parco che mi era stato promesso tanto tempo fa, vedi lo stralcio di un articolo di varesenews del febbraio 2003:
Saronno, un polmone nell’area ex-Cemsa
Rispetto al piano regolatore del 1997 ridotta la cubatura delle nuove costruzioni nell’area ex-Cemsa. Un parco pubblico di 120.000 mq e altri interventi di riqualificazione urbana.
Una di queste grandi aree dismesse, che occupa circa 300.000 mq in gran parte lungo la statale Varesina, era utilizzata nel passato dalla Cemsa, dalla Isotta Fraschini e dalla GB, ed è oggi oggetto di un’importantissima riqualificazione che entro dieci anni, come ha spiegato l’architetto Paolo Riva, assessore all’urbanistica del Comune di Saronno, si relazionerà con il contesto urbano cittadino attraverso diversi interventi urbanistici e con un grande parco pubblico. L’assessore spiega le linee guida di intervento: “Su questa grande area, siamo riusciti a far ridurre la cubatura di circa 40.000 mc rispetto al piano regolatore approvato nel 1997. L’amministrazione si è impegnata, per quando sarà definitivamente approvato il piano attuativo, di realizzare il parco pubblico, sui 102.000 mq di aree che diventeranno di proprietà comunale, rispettando quanto indicato sul vecchio piano regolatore. Va detto anche che, compresi in quest’area, ci sono 5.000 mq di capannoni che saranno ‘salvati’ per testimoniare la memoria storica dell’attività produttiva saronnese. La destinazione finale è però ancora da definire e sarà la città a deciderlo”.
“Il parco – continua l’architetto Riva – sarà uno spazio ‘vissuto’ e attrezzato, con percorsi di diverso tipo e anche con luoghi per le manifestazioni. Deve essere anche, in sostanza, un ricongiungimento con il centro della città, che avverrà con percorsi pedonali e ciclabili. Per dare un’idea dello spazio che occuperà il parco, bisogna pensare a 14 campi da calcio uniti insieme. Tutto ciò deve essere ancora disegnato ma le idee ci sono già. La parte edificata sarà collocata solo sui bordi dell’intera area, in modo da ‘non disturbare’. L’ipotesi più realistica è che il progetto del parco pubblico comunale possa essere inaugurato entro pochi anni mentre gli altri progetti, che gravitano all’interno dell’area attualmente dismessa, saranno edificati privatamente seguendo le direttive del documento”.
E adesso cosa dire di questa ennesima scelta:
copio pari pari il commento che Fantozzi disse riguardo il film “La corazzata Potemkin”.
Meditate gente, meditate
Ma scusate un bel quartiere stile bosco verticale….ovviamente fatto in proporzione su saronno
Il centro nuovo lo possono costruire se ne beneficia anche il centro storico e le due entità riescono a convivere assieme. Un compromesso potrebbe essere ok si costruisce il centro commerciale, in cambio si riqualifica il centro storico per esempio creando un punto di interesse ristrutturando ex palazzo visconti con tasse sul nuovo centro commerciale. Solo così chi va al nuovo centro commerciale può pensare di andarsi a fare anche una passeggiata nel centro storico che è lì vicino e viceversa.
Urban Center? Cusa l’ė?
Io farei un bel centro di accoglienza per risorse
Quindi non dobbiamo pagare X una sconfitta al TAR ? Almeno quello
Da cittadino ricordo un progetto che ritenni interessante, prevedeva un terzo parco, un terzo residenziale e un terzo commerciale. Il commerciale rivitalizzerebbe la zona e il residenziale renderebbe più sicuro il parco che altrimenti diventerebbe un centro di spaccio. Non diciamo sempre NO, spezzo una lancia a favore dei centri che di fatto sono accoglienti centri di aggregazione frequentatissimi dalle famiglie tutto l’anno perchè freschi d’estate caldi d’inverno, sicuri per i bambini e con buoni rapporti di qualità e prezzo. Occorre quindi un compromesso fra gli interessi della proprietà e quelli della città altrimenti fra qualche anno il WWF la dichiarerà area protetta perchè zona speciale libera e spontanea per animali e piante.
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Perchè secondo te le “risorse spaccianti” si farebbero dei problemi per la presenza di abitazioni?
Dai forza chiudete sto benedetto portone…
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Il commento migliore (seriamente)!
La mia Amministrazione non ha ricevuto alcuna richiesta di provvedimento edilizio per l’area in questione, né ha emesso provvedimenti urbanistici impugnati dalla società Galileo davanti al Tar. Il ricorso al Giudice amministrativo riguarda provvedimenti urbanistici successivi al 2009. Considero comunque preoccupante questa decisione del Tar, che spinge ad un riuso compromettente di questa vasta, essenxiale area.
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In effetti, c’è anche chi ha provato a costruirci dei grattaceli, poi rimasti come ruderi incompiuti…
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Rettifico: “grattacieli”.
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E fare un bel parco giochi, non deve essere necessariamente come Gardaland, per lasciar fuori all’aria aperte i propri figli, senza chiuderli in questi tristi Centri Commerciali?
Fate in modo anche, che oltre a tenerli aperti tutti i giorni 7 su 7 per 365 giorni, di aprirli anche di notte.
Strano sul sito delle aste per fallimento l’area è in vendita a 11 milioni l’annuncio è apparso settimana scorsa
tar istituto da abolire, fà solo danni
Abbiamo bisogno di aree verdi e centri di aggregazione dove fare sport, camminare stare all’aria aperta ascoltare musica vedere spettacoli e disintossicarsi da questa vita frenetica.
Invece sembra che l’unica soluzione sia cementificare e fare altri negozi, come se i soldi piovessero dal cielo.
Comunque sempre meglio che avere aree dismesse manco fossimo in un post bombardamento.
Il rischio sempre maggiore è di imbottigliare Saronno che non brilla per scorrevolezza del traffico.
Ma un parco?
Ci sono già le mura….ad una certa viene chiuso e riapre la mattina, abbiamo i vigili, si prende la vigilanza come nei grandi complessi residenziali.
Un parco intendo non solo alberi ma un vero e proprio centro di interesse culturale sportivo artistico.
Questo è un modo per esempio di rendere sicura la città.
Ma questa è solo la mia personale opinione
Per ora alcuni sveglioni riposano, poi daranno la colpa all’attuale amministrazione.Grandi.
wow !! ci voleva un altro centro commerciale….è proprio quello che serve per questa città—- bravi ….complimenti !!!!! visto che ci siete fate pure un casino, un burger king e cosi siamo arrivati al livello massimo dello splendore…bravi !!!!
Bah, se non altro, non si potrà parlare di “ulteriore consumo del territorio”, dal momento che si ri-impiega un’area intollerabilmente dismessa e abbandonata…
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che genio che sei
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Grazie caro.
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Rabbrividisco nel leggere i commenti che lasciate, sempre a polemizzare su tutto e tutti, la polemica (spesso senza senso) è ormai lo sport comunale per eccellenza.
Ammesso che l’articolo sia veritiero e non di parte come il 98% delle volte, leggiamo nelle ultime righe una frase importante “La sentenza è l’ultima puntata del confronto tra proprietà ed Amministrazione che dura da 10 anni” quindi l’amministrazione in “causa” è quella di Gilli e non di Porro e nemmeno di Fagioli.
La diatriba è basata esclusivamente su COME, DOVE e QUANDO costruire, non su chi paga ora le multe o altre castronate e anche se si dovessero pagare multe o penali la colpa ricadrebbe sull’allora amministrazione Gilli (DX) non su Porro (SX) o Fagioli (DX).
Ritengo che la restrizione urbanistica sia stata una cosa giusta per difendere le piccole attività commerciali del saronnese che, se questo progetto imbarazzante dovesse partire, finirebbero col chiudere e lasciare deserto e desolazione in TUTTA Saronno e non solo nel centro storico.
L’attuale amministrazione, se e dico SE, dovesse cambiare il PGT in favore della Proprietà dell’Isotta lo farà per obbligo di una sentenza e non per sua spontanea volontà, il fatto gravissimo è che ci troveremo un’immensa area quasi centrale completamente invasa da cemento e centri commerciali aumentando esponenzialmente il declino commerciale di Saronno e l’aumento di inquinamento.
Prima di sparare a zero su tutto e tutti sarebbe ora che i saronnesi imparassero a usare il cervello che il buon Dio ci ha donato.
Attenzione però a “cantar vittoria”. Leggendo tra le righe mi sembra di capire che il TAR ha dichiarato illegittime quelle che erano le disposizioni urbanistiche (o limitazioni) chieste dall’allora amministrazione. Ma ci sono anche altre norme e regole da evidenziare, soprattutto per la grande distribuzione. Vero che si parla si un’area in disuso (quindi non un consumo di territorio verde), ma sulla grande distribuzione ci sono più regole adesso. Vedremo.
Figurati se non danno un permesso del genere a una società edile. Tra l’altro x un centro commerciale in una zona trafficata con un grosso problema di viabilità. Vivi complimenti per la sentenza. Ps. Non c’è qualcuno che vuol dare la colpa all’attuale amministrazione? In queste pagine è lo sport più praticato….
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Questa amministrazione non ha colpe ma oggi ha la responsabilità di decidere se permettere la realizzazione di un grande centro commerciale in pieno centro, con rischi enormi per tutti i negozi di saronno, o se cercare di frenare il fenomeno in tutti i modi possibili, come fatto la precedente amministrazione.
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Vabbè, che l’Amministrazione dell’ex-assessore Barin avesse in mente il freno tirato, non è un mistero (ironico).
Saluti
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un bel centro commerciale. ahh. ne avessimo pochi!!! e poi vi lamentate che il centro è morto. e i pochi negozi che ci sono lasciano il tempo che trovano. continuate ad andare nei centri commerciali dai, che tra poco in centro venderanno solo droga le risorse
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Visto che veniamo pagati tutti milioni di euro al mese in effetti perché andare al centro commerciale a comprare a 5 quello che in centro ti venderebbero a 10
Imparate a contare : se il confronto dura 10 anni NON E’ la giunta precedente
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Discutono da dieci anni ma la vicenda che ha generato il ricorso è la modifica del Pgt fatta dalla giunta porro
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in realtà la questione è tecnica, tutti i tecnici che hanno contribuito a stendere il PGT sono responsabili, in quanto con le nuove leggi si è passati da un Piano Regolatore Generale ad un Piano di Governo del Territorio, le regole dei PGT le sanno gli urbanisti che vengono pagati apposta per stendere i Piani, sono quelli che dovrebbero pagare.
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In semper lur!!!
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Cronistoria: la società proprietaria attuale acquista la ex Isotta Fraschini. Presenta un progetto per un mega centro commerciale ma il PRG (Piano Regolatore) di allora non lo permette. Allora chiede una variante del piano che viene negata, anzi la giunta precedente elabora un PGT che vieta su tutto il territorio comunale la costruzione di “grandi strutture di vendita” (e non lo poteva fare), confermando il divieto anche in quella area. Ora il TAR annulla quella parte di PGT (quindi ora per quella zona vale il PRG precedente, che comunque ne vieta la costruzione).
Ora la palla passa alla attuale amministrazione che dovrà decidere come aggiornare questa parte di PGT che ripeto per ora vieta Centri Commerciali in quella area.
Purtroppo un brutto presentimento mi assale su come si giocherà la palla ora.
Mettiamo nomi e cognomi e andiamo a chiedere i soldi di chi ha sbagliato….articolo incompleto!
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Non ti preoccupare che a fare quello ci penserà già l’immobiliare
PGT sbagliato dalla giunta precedente.
Pronto a scommettere che la revisione del PGT che farà questa giunta permetterà di costruire di tutto, altro che parco urbano.
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Lei vuole un’altro centro commerciale? Lo vuole nell’unica area verde di Saronno? Complimentoni per la lungimiranza e grazie al TAR che farà aumentare traffico ed inquinamento a casa mia/nostra.
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Io no. Ma probabilmente l’attuale giunta si.
Risolverebbe il problema parcheggi vicino a stazione e centro, porterebbe un po’ di commercio moderno, creerebbe un’area feste vicina al centro senza consumare quel poco suolo verde del Matteotti, potrebbe esserci un Cinema all’altezza di Saronno e magari anche un teatro con adeguato numero di spettatori per finanziarsi da solo. Concerti ed eventi invece che in piazza dove i residenti potranno quindi riposare tranquilli senza chiamare i Carabinieri alle 23:00.
Il Corso, la Piazza e San Cristoforo sono comunque già deserti e frequentati solo da pensionati. Forse qualche giovane potrebbe anche spendere i suoi soldi nel mio bel comune invece di emigrare a Milano o Legnano per un po’ di “movida”.
Non si dovrebbe avere paura del progresso ma, si sà, l’età media Saronnese si aggira sui 50 e più.
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Saronno deve crescere come popolazione come ha fatto Legnano che da 45000 abitanti e’ passato in pochi anni a 60000, solo cosi’ possiamo rivitalizzare il commercio e fare la voce grossa con Varese e Busto.
Chi decide non vede i numeri di tutto il comprensorio saronnese, ma solo della città di Saronno, una visione miope o, peggio, in cattiva fede.
Non so però se costruire nuove case sia la strada maestra, perché di case vuote ce ne sono migliaia a Saronno, basterebbe incentivare le persone a tornare a vivere in centro dove ci sono molte case abbandonate.-
enorme stupidata, che solo i costruttori saronnesi appoggiano.
Legnano ha un territorio di 17,72 kilometri quadrati, Saronno ne ha 10,86.
Legnano ha circa 61.000 abitanti, Saronno circa 40.000 (e sono cinque anni che non aumentano)
Legnano ha una densità per Kmquadrati di 3.337 abitanti, Saronno già oggi ha una densità di 3.600 abitanti.
C’è bisogno di aggiungere altro ?
Chi ha sempre detto che Saronno deve avere 50000 abitanti (il PGT attuale lo sostiene, i PRG degli anni settanta/ottanta dicevano anche 60.000) non vuole bene ai Saronnesi.
C’è da aggiungere altro ? -
60.000 abitanti a Saronno come Legnano? Ma lo sa quant’è la superficie del territorio saronnese rispetto a quella di Legnano? 60.000 abitanti una vera follia!!!
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Forse di centri commercilai o simili, ne abbiamo un po’ troppi. MANCANO LE AZIENDE che danno lavoro. Se non mi dai i soldi da spendere, puoi aprire tanti negozi, risoranti ecc. alla fine non risolvi il problema del commercio. E poi forse a Saronno non siamo già in troppi? Vuoi aumentare la popolazione come Legnano, di conseguenza aumenti le auto… le strade sono sempre quelle e non puoi cambiarle! Poi mi spieghi tu come gestire il traffico?
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Crescere così tanto significa avere servizi adeguati e al momento Saronno ha a malapena servizi per la popolazione attuale. Il traffico è già elevato e ci sono svariati problemi. Non è necessario crescere per “fare la voce grossa”, ma gestire al meglio quello che si ha. E investire in miglioramenti
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Quanto ci costa….. chi paga …. chi era il sindaco?
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due sono i candidati… O Porro o Gilli….
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Leggendo la sentenza.
2011-12 sindaco Porro
Nessun risarcimento previsto, quindi non paga nessuno.La bonifica dell’area non può essere scomputata da quanto dovuto ed essere legata alla redditività dell’area anzi il comune può effettuarla rivalendosi poi sul proprietario dell’area che era consapevole di acquistare area ex Industriale e PRG vigente.
Non si possono coinvolgere FNM o enti terzi in decisioni.
Non si può vietare di costruire Centri Commerciali su tutto il territorio del comune con generiche giustificazioni di aumento di traffico, ma vanno motivate con prove caso per caso.
Li comunque non poteva e non può sorgere un Centro Commerciale a meno di rivedere il PGT attuale in senso favorevole.