Referendum, Nigro: “Ecco perchè votare no”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’ex assessore Giuseppe Nigro in merito al referendum del 22 ottobre.
Il referendum indetto per il 22 ottobre e intitolato all’autonomia regionale, si fonda sul comma 3 dell’art. 116 della Costituzione, che chiama in causa i concetti di diversificazione e di decentramento.
Sul primo tema della diversificazione: il ritornello leghista riguarda il tema della ricchezza e il residuo fiscale. I famosi 54 miliardi che finiscono allo stato e non rientrano in Lombardia.
Far credere che la crescita sia un merito soltanto regionale è una mistificazione teorica: nel mondo la crescita non si distribuisce uniformemente sul territorio e gli studi più recenti dimostrano che è più elevata nelle grandi agglomerazioni. Persino in Lombardia la crescita è diversificata e vi sono province che crescono meno di altre. Non è casuale quindi, se per assecondare la crescita, si sia recentemente favorito, seppure in modo maldestro, la formazione delle Città metropolitane (agglomerati).
In Italia le differenze di Pil pro capite, quelle che producono le differenze del gettito fiscale sono da ricondursi, in modo prevalente, ai livelli occupazionali delle diverse aree del paese. Dire che c’è un saldo fiscale positivo in Lombardia, non è dire tutto, quindi.
Far credere che il trasferimento di tutte le competenze previste dall’art. 117 della Costituzione (le materie concorrenti) porti con sé il trasferimento di tutte le risorse (ancorché residuo fiscale) è una fantasia. Il residuo fiscale è il risultato di somme algebriche, la differenza fra spesa pubblica approssimativamente uguale sul territorio nazionale ed entrate tributarie differenti. Si è già detto, però, quanto pesa l’occupazione e di conseguenza gli imponibili su questo argomento.
Ulteriore questione: come calcolare il residuo fiscale in rapporto alla spesa per interessi sul debito è fatto piuttosto controverso. Come si differenzia questa spesa?
Sul secondo tema del decentramento. È quasi scontato che regioni come la Lombardia rivendichino, per sviluppo economico, il “commercio estero”. Tutto questo è già previsto dall’art. 117, comma 3 della Costituzione. Se nulla è accaduto fin qui, è perché le regioni non si sono attrezzate adeguatamente e/o per carenza di risorse.
Se trascuriamo i sindaci del Pd che si schierano per il Sì, alimentando confusione e ambiguità intorno al referendum della Lega, gran parte del mondo della sinistra lombarda ha assunto in questa vicenda una posizione agnostica. Ha preferito scegliere l’astensione e perdere l’occasione per rilanciare una discussione sulla riforma dello stato.
C’è un dato preoccupante nel dibattito pubblico, piuttosto scarso, a dire il vero, di questi giorni sul referendum ed è l’assenza di parole come solidarietà, coesione, comunità (territoriale, nazionale). Mentre invece, in un momento di forte aumento delle disuguaglianze territoriali e fra le persone , avremmo bisogno di sottolineare e rilanciare politiche pubbliche di assistenza, di sostegno ai cittadini in difficoltà.
Voto No! Perché la questione settentrionale si risolve soltanto in chiave federale, mentre il referendum di Maroni adombra separatismo e frantumazione, una deriva i cui esiti non sono calcolabili.
Voto No! Perché astenersi è una posizione ambigua. Perché il federalismo che andrebbe perseguito è una forma avanzata di solidarietà fra individui, comunità e territori.
Voto No! Perché la sinistra ha il dovere di fare chiarezza, in Lombardia, in particolare, per quello che rappresenta nel contesto nazionale, dove le prossime elezioni regionali non possono ridursi a mere alleanze tattiche contro il centrodestra.
17102017
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Commenti
Nessun tipo di censura anzi più parlano ed esprimono o loro pensieri e più accorciano la loro durata…..sinistra adios!
Un altro motivo per andare a votare e votare Si….non se ne può più di sentire parlare i sinistri clericali…
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Io andrç a votare e non considero la cosa una farsa; ciò detto sarebbe ora di smetterla di voler chiudere la bocca agli altri; io voglio sentire tutte le campane; se tu non vuoi sentire i “sinistri clericali” (?) mettiti i tappi nelle orecchie o emigra in Turchia.
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Chi ha detto che non possono parlare….parlino pure, ho solo detto che le loro ipocrisie hanno stancato….
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io devo ricordare solo una opera degna di tal nome dei governi delle destre (che più clericali di loro non si può): il disastro economico al quale stiamo assistendo è in larga parte dovuto ai governi Berlusconi (di cui la Lega era sodale)
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Non diciamo sciocchezze il punto più basso lo abbiamo toccato alle ultime elezioni con la ciliegina sulla torta del governo Renzi….basta essere ipocriti!
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E’ implicito nel ragionamento di Nigro che comunque, a suo parere, vale la pena di andare alle urne e votare. Sì, No, Scheda Bianca. E su questo concordo. Se vado alle urne perché vogliono che decida io cittadino su come certe trivelle in Puglia debbano essere smantellate a fine operatività (una totale assurdità) perché non dovrei andare alle urne per decidere qualcosa circa la mia regione?
Ciò detto, lasciando perdere i motivi 2 e 3 opposti da Nigro (motivi tutti interni al Manuale del Perfetto Uomo di Sinistra), votare No perché c’è odore di separatismo davvero ingigantire la questione. Io considero positivo conferire alla Lombardia più competenze e più risorse. Milano e la Lombardia giocano partite determinanti sul piano internazionale, ad esse (certamente non solo ad esse) è affidato il compito di opporsi allo strisciante declino del paese. Giusto dare poteri e mezzi.
Anche l’Emilia Romagna sta pensando a qualcosa del genere. Il referendum quindi è meno apocalittico di quanto Nigro sembri ritenere. Negativo non lo è, al massimo è inutile.
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L’Emilia Romagna sta seguendo la via ufficiale per farlo, quella amministrativa.
Costo per i cittadini per le analoghe richieste? ZERO
Chissà come mai noi in Lombardia dobbiamo spendere decine di milioni di euro.
Andare a votare per me equivale ad autorizzare questa spesa assolutamente inutile e anche grave dal mio punto di vista. Non essendo un referendum ufficiale, bastava una consultazione online, o come ho detto in precedenzal, almeno una consultazione online per chiedere se volevamo spendere decine di milioni di soldi pubblici per fare questo “referendum”.
L’importante è esprimere il voto per capire dove si vuole andare!
Se Nigro vota no allora un motivo in più per votare sì !!!!
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Si è più volte tentato di accorpare il Referendum con altre consultazioni passate o future per risparmiare gran parte della spesa, ma il governo centrale Italiano ha sempre risposto di NO, evidentemente si voleva farlo fallire a priori per la mancanza di fondi per farlo svolgere, fortunatamente non è avvenuto ed ora il VERO popolo, non i loro ambigui (alcuni impresentabili) rappresentanti, si esprimerà.
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Curioso che tra i partiti che si sono sempre opposti all’accorpamento dei referendum c’è proprio la Lega Nord. Stesso partito che addirittura ha impedito lo svolgimento di un referendum in Piemonte, abrogando una legge e presentandone una peggiorativa.
Quando le cose interessano la si pensa diversamente?
Non direi “fortunatamente”, perché lo paghiamo e profumatamente, per un quesito dall’esito scontato e un esito che non avrà alcun valore.
Sfido chiunque a votare NO se non per partito preso.
Ma i sinistri dopo tutto quello che hanno fatto continuano a pontificare….ma basta avete ridotto l’Italia ad uno stato pietoso ora fate fare ad altri e poi potrete giudicare…
io non capisco perché quando il celeste Formigoni andò a Roma a cercare proprio questa autonomia fu bocciato proprio da Bossi&co (e c’era anche Maroni nella combriccola)
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Affermazione priva di reale riscontro. Buttata li come si fa su un qualunque social, privo di contraddittorio.
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Non volevano che l’autonomia fosse raggiunta da un presidente della regione non Leghista e lo bloccarono…
Un’insalata di concetti stravaganti e poco chiari per non stare sul pezzo, per non rispondere alla domanda centrale di questo referendum semplice semplice: chiedere maggiore autonomia regionale nella gestione delle materie concorrenti è un bene o un male? Votare no significa che è un male, quindi che le cose stanno bene come stanno. Che dietro ad un riformista si nasconda un conservatore mi stupisce, non mi stupisce che si voti contro a prescindere. Per come si considera l’avversario politico, non per quel che vale la sua proposta. Pensaci bene: dal votar sì non può derivare niente di male. Anzi….
Buah ah ah ah
Quando la Lega proponeva il Federalismo era razzista e ignorante. Poi divennero tutti federalisti.
Quando la Lega proponeva le tre macroregioni idem con patate. Poi divennero tutti macroregionalisti.
Quando la Lega proponeva la secessione idem con patate. Poi arrivarono i processi penali.
Quando la Lega proponeva la devoluzione si arrivò alla riforma costituzionale. Poi votarono gli italiani da nord a sud e la riforma fu bocciata (dagli elettori del sud) e promossa (dagli elettori del nord).
Oggi la Regione Lombardia, non la Lega, propone un referendum per chiedere più risorse e competenze per gestire al meglio il proprio territorio…. arrivano i socialisti.
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Non mascheriamoci, il referendum è proposto dalla Lega Nord non dalla regione.
Lo stesso partito che non ha consentito lo svolgimento del referendum in Piemonte sull’attività venatoria, anzi ha abrogato la legge allora in vigore, proponendone una pure peggiorativa. E sappiamo poi che fine ha fatto quella amministrazione regionale…
Quindi la Lega è interessata solo ai referendum che propone lei, usando però i fondi di tutti e questa è una cosa che deve far rifletere.
La richieste di autonomia, peraltro considerando che le regioni hanno già molte autonomia, può essere fatta tranquillamente per via legislativa senza alcuna necessità di una consultazione che non è referendaria. Quindi è evidente il costo inutile, e sfido chiunque anche il tifoso più tifoso della Lega a considerare questo costo come davvero utile (e spero di non vedere mai più la tifoseria in politica, brutta cosa, di cui quasi tutti i partiti sfoggiano brutti esempi).
La politica è chiamata a GESTIRE LA COSA PUBBLICA, ad amministrare per i cittadini, quindi l’utilizzo di soldi pubblici deve essere sempre oculato e nell’interesse di tutti i cittadini. I milioni di euro spesi per questa consultazione potevano essere investiti in ben altro, c’è veramente abbondanza nel scegliere. SEmmai, prima di questo “referendum” potevano organizzare una consultazione online chiedendo alla maggior parte dei cittadini se erano d’accordo nell’usare decine di milioni di euro per fare questo “referendum”. Quella sarebbe stata la via quanto meno corretta.-
Voi saccenti di sinistra avete fatto un referendum sull’accoglienza dei migranti….solita ipocrisia sinistrorsa….
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Primo NON sono di sinistra
Secondo non mi risultano referendum sull’accoglienza ai migranti-
Infatti si chiama democrazia….per voi sconosciuta!
…..nessun referendum per i migranti….sarebbe stato corretto proporlo visto che si ospitano persone sul nostro territorio….
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Beh, che dire… se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi, dopo questo intervento illuminante da uno dei “grandi padri” del socialismo saronnese (sic…) , andrebbe a rimpinguare la parte dei SI.
Anche i sindaci del PD sono per il sì…. ma se ne rende conto quest’uomo completamente fuori dal contesto storico-sociale?
Il problema è che la sinistra ha distrutto il suo principio, spero tanto in una destra forte contro poteri vili e costruiti da portare la nostra nazione nel caos totale. Non si può più vivere di ricordi, la sinistra non c’è più e non ha diritto di continuare dopo quello che ha dimostrato in questi anni, come si può parlare di cambiamenti dopo quello che ha detto parte del vostro partito contrario alla maggior parte delle scelte. Direi di smettere di dire fantasie che poi non siete capaci di mantenere.
Astenersi, perché è un referendum inutile e per non farsi coinvolgere dalla propaganda leghista, becera e sprecona.
L’unica cosa corretta è che la sinistra deve fare chiarezza…si ma su troppe cose….
Per i Kumunisti basta dire NO.
NoTav – NoTax – NoVax – No…… – No……
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Anche su no tax ti vedo confuso, al più sarebbe uno slogan del centro destra
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Non mi risulta che i novax siano tutti comunisti…
non generalizziamo, mai.-
Compagno sei sempre molto attento
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Questo è il classico esempio di come la politica non deve essere, il tifo.
Per cui automaticamente, chi non la pensa come te su un argomento, deve essere “bollato” con un aggettivo.
Mi spiace ma sbaglia proprio direzione.
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Secondo me più che votare NO, è meglio manifestare il proprio dissenso per l’enorme costo di questa consultazione priva di valore effettivo, non andando a votare.
Vedere e constatare ogni giorno la mancanza di fondi in ogni realtà, dalla scuola, alla sicurezza, all’ambiente e poi sapere che per una simile consultazione (che ricordo non essere un vero referendum) sono stati spesi tutti quei milioni di euro), fa capire molto bene come in realtà non ci sia la mimina idea dei veri obiettivi. C’erano altre strade, meno onerose per i cittadini per chiedere maggiori autonomie. E i fondi a disposizione è bene usarli direttamente sul territorio.
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Il costo del referendum dello scorso dicembre invece andava bene….seite fantastici…fate quello che vi dico non fate quello che faccio….tipico pensiero della sinistra clericale….ormai il vostro contratto è a termine!
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Assolutamente no, i referendum vanno accorpati insieme (più quesiti) per non spendere troppo o al massimo accorpati alle elezioni tradizionali (cosa che NESSUN PARTITO vorrà mai fare). Rifletta su questo. Si può risparmiare se si vuole.
E non sono né di sinistra né di destra, la politica è amministrazione, non tifo!-
Cosa voleva cambiare….la costituzione…vedo che lei si dichiara non schierato e poi si allinea con il pensiero sinistro…rimango allibito che avrebbe voluto un finto cambiamento per alla fine non cambiare nulla…solite ipocrisie sinistre!
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Quel referendum era previsto dalla costituzione (abrogativo) ed in quanto tale, si e svolto in tutta Italia. Questo ha valenza ZERO e costa 50 milioni…. Veda lei
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Voi sinistri siete di una ipocrisia, sapevano tutti che il referendum sarebbe stato inutile quindi per cui soldi buttati…ci vuole solo un po’ di onestà intellettuale a prescindere dagli schieramenti!
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Questo finto referendurm invece non sono soldi buttati? Così, giusto per chiedere.
Il referendum di cui parla era quanto meno ufficiale e con una vittoria del sì si potevano cambiare diverse cose (a prescindere dallo schieramento politico). Ma indovini un po’ cosa ha votato la Lega Nord a quel referendum?
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