Alleanza con Fi? Fagioli chiede la benedizione degli alleati
Le puntate precedenti sono tristemente note: alle ultime elezioni Fi e Lega nord non trovano la quadra sul candidato e corrono divise. Dopo una campagna elettorale senza esclusioni di colpi, al ballottaggio, si riunificano con un accordo segreto, sempre smentito dal Carroccio e reso noto da una mano anonima. La Lega fa “pagare pegno” a Forza Italia che resta all’opposizione. Con il savoir faire di Agostino De Marco, e malgrado le continue stoccate di Lara Comi sulla gestione Telos, gli azzurri riescono da subito a ritagliarsi i propri spazi. Fi inizia ad essere presente ad alcune riunioni di maggioranza, difficilmente vota contro l’amministrazione e anche nel dibattito in consiglio ha sempre una parola buona per il primo cittadino Alessandro Fagioli e la sua giunta.
S’inizia a parlare, in modo sempre più pressante, di un rimpasto di Giunta ma il sindaco, pur ansioso di fare entrare i forzisti per equilibri provinciali e non solo, non si decide. Dopo le feste il nome dell’assessore da “sacrificare” è di pubblico dominio così come quello della sostituta e, complice la doppia tornata elettorale, Fagioli rompe gli indugi. Ieri in una bella intervista rilasciata al giornalista Marco Raimondi de “La Prealpina”, il sindaco annuncia con un titolo cubitale “Porte aperte a Forza Italia” anzi per la precisione “l’invito alle segreterie di maggioranza a lavorare insieme affinché si possa valutare il passaggio di Forza Italia dall’opposizione alla maggioranza”.
Il progetto del sindaco Alessandro Fagioli di riunire l’intero centrodestra, per equilibri
Insomma tornando alla metafora della lovestory sono mesi che Forza italia si fa bella per coronare il sogno d’amore e quando finalmente il promesso si presenta sotto casa invece di portare i fiori annuncia “eh ma devo sapere se i miei amici sono d’accordo”.
“Amici” dei quali il sindaco non si è mai curato molto. E’ noto, dal Municipio alla piazza, come tutte le decisioni (dalla querelle dei profughi con Prefetto e Prevosto, alla cancellazione del 2 giugno, i ripetuti pasticci con la giornata della memoria, senza dimenticare la gestione del teatro e dell’abbattimento dei ponticelli) vengono prese direttamente dal primo cittadino o al massimo in casa Lega con evidenti imbarazzi dei partiti della coalizione che spesso faticano persino ad essere informati.
La scelta di fare un po’ di caro vecchio “scaricabarile” da parte di Fagioli è comunque comprensibile visto che l’inchiostro dell’intervista al quotidiano non si era ancora asciugato che già i mal di pancia della base Lega e di molti attivisti delle liste di maggioranza si facevano sentire in piazza e con la stampa.
Difficile dimenticare gli scontri della campagna elettorale e le divergenze che hanno portato alla scelta di correre da soli premiata poi dagli elettori saronnesi.
E che dire di Forza Italia? Secondo i ben informati anche lì gli scontenti (malgrado sia pronto il nome del nuovo assessore) non mancano. Basti citare il putiferio creato, qualche settimana fa, da un post su Facebook decisamente pro Amministrazione.
Dunque in queste ore si gioca una partita decisiva per il centrodestra saronnese: la coalizione tirerà fuori il carattere e, ricordando il mandato elettorale avuto dai saronnesi, prenderà una posizione netta e forte o ancora una volta scatterà sull’attenti e darà il benvenuto al nuovo alleato?
(foto di copertina: la riunione del consiglio comunale di dicembre tenuta in Municipio con il consigliere di Forza Italia Agostino De Marco casualmente già seduto in mezzo alla maggioranza)
04022018